domenica 20 febbraio 2011
Commissione statuto Uninsubria - Prove tecniche di democrazia?
Giovedì 17 febbraio scorso SA e CdA hanno provveduto a designare i componenti della commissione che dovrà occuparsi nei prossimi mesi della revisione del nostro statuto, per adeguarne i contenuti alla legge 240/10, cosiddetta di "riforma" dell'università.
I componenti designati sono i seguenti:
* Emanuele BOSCOLO
* Laura CASTELVETRI
* Simona DALLA VALLE
* Giuseppe DI BIASE
* Nicoletta LANDSBERGER
* Anna MARENZI
* Franca MARINO
* Fabio MINAZZI
* Andrea PENONI
* Andrea POZZI
* Simone VENDER
* Paolo ZUDDAS
A questi vanno aggiunti i due rappresentanti designati dagli studenti, e precisamente Giuseppe D'AQUARO e Federico GILARDONI, già rappresentanti degli studenti il primo in CdA e il secondo in SA, nonchè il Rettore Renzo DIONIGI, il quale avrà anche il compito di presiedere la commissione.
I componenti designati sono stati tutti scelti tra il personale di ruolo dell'Ateneo e la composizione finale della commissione vede quindi 5 PO, 3 PA, 3 RU, 2 PTA e 2 studenti, il che evidentemente non rappresenta propriamente il migliore risultato auspicabile, anche rispetto a quanto richiesto con la petizione per la costituzione della commissione per lo Statuto sottoscritta da ben 223 persone (corrispondenti ad oltre un terzo del personale dell'Ateneo, escludendo i PO che come di consueto hanno complessivamente preferito in larghissima maggioranza affidarsi ad altre "logiche"). In particolare, il terzo punto della petizione impegnava SA e CdA "a designare i membri maggiormente votati, rispettando altresì la pari rappresentanza tra le fasce e la presenza del personale tecnico e amministrativo."
La pari rappresentanza è stata rispettata dunque unicamente per la fascia dei ricercatori e almeno nominalmente degli associati, tra i quali però figurano solo due nomi dei quattro designati dall'assemblea, in quanto il criterio "dominante" delle scelte è stato ancora una volta quello della ripartizione tra facoltà, evidentemente "comodo" per raccogliere consenso specie in SA ma certo sempre più distante dalle reali esigenze dell'Ateneo (e anche dalla realtà della sua composizione, se si pensa che i PO sono al momento 110, tanti quanti i PA, ma certo destinati nel breve periodo a ridursi ulteriormente, venendo di conseguenza a costituire una componente "minoritaria" dell'Ateneo).
Nonostante questo, ben sette dei dodici componenti designati (Dalla Valle, Di Biase, Landsberger, Marino, Penoni, Pozzi e Zuddas) corrispondono ai nominativi indicati a larghissima maggioranza in libere assemblee e votazioni da parte di ricercatori, personale amministrativo e tecnico e professori associati (in quest'ultimo caso, i quattro nominativi indicati godevano addirittura dell'approvazione unanime di tutta l'assemblea, il che rimarca ulteriormente - se mai ce ne fosse bisogno - le frequenti difficoltà, ormai "storiche", degli organi di governo ad essere effettivamente in sintonia con l'Ateneo).
In ogni caso, considerando anche i due rappresentanti degli studenti, questa commissione ha una netta maggioranza di componenti che godono dell'esplicita fiducia della comunità accademica e di conseguenza di un mandato estremamente solido. Va dato quindi nonostante tutto merito a Rettore, SA e CdA di aver alla fine conseguito un risultato complessivo molto migliore di quello di tanti altri Atenei ben più grandi e "importanti" del nostro, che si stanno invece "spaccando" su soluzioni spesso addirittura contrastanti con il libero e trasparente orientamento delle comunità accademiche di riferimento.
Non si può quindi che augurare "buon lavoro" alla neodesignata commissione, auspicando confronto e condivisione ampi e partecipati dei lavori. Ognuno di noi si impegni da subito a fornire tutto il supporto e la collaborazione necessari.
Marco Cosentino
(Rappresentante dei Professori di II fascia
della sede di Varese nel Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo)
Nota bene: il testo esprime opinioni personali dell'autore, in nessun modo riconducibili alle posizioni di APeR sullo specifico tema.
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