lunedì 25 ottobre 2010

Il mito delle "120 ore"


In questo periodo, diversi professori universitari che avevano a suo tempo manifestato l'intenzione di attenersi ai compiti didattici previsti per legge hanno ricevuto in varie forme indicazioni dai propri Atenei secondo le quali il numero di ore di didattica frontale comprese nei compiti didattici dei professori così come definito dalla Legge 230/2005 (ovvero, 120 ore all'anno per i professori a tempo pieno e 80 ore per quelli a tempo definito) varrebbe per tutti i professori attualmente in ruolo.


Tale interpretazione non è sostenibile, in primo luogo in quanto la medesima Legge al comma 19 dell'unico articolo di cui è composta precisa che "i professori possono optare per il regime di cui al presente articolo", col che evidentemente implicando che in assenza di opzione i professori rimangono soggetti al quadro normativo previgente. Riguardo a quest'ultimo, si rimanda per un approfondimento ad un estratto di un documento ADRAT-CNU dell'Università di Pavia, redatto da Piero Milani e Giovanni Cordini (scarica il testo in pdf - 19,0 kb).

Diverso potrebbe configurarsi il caso dei professori che abbiano esplicitamente optato per il regime ex L. 230/2005 (come alcuni hanno fatto prevalentemente a fini pensionistici). Ad essi (e solo ad essi!) potrebbe in effetti applicarsi l'obbligo in principio ricordato. Va tuttavia notato come il comma 16 della medesima Legge, nell'indicare il numero di ore di didattica frontale, aggiunga che "le ore di didattica frontale possono variare sulla base dell'organizzazione didattica e della specificità e della diversità dei settori scientifico-disciplinari e del rapporto docenti-studenti, sulla base di parametri definiti con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca." Un tale decreto non risulta emanato, il che rende di applicazione quanto meno ardua la previsione di compiti didattici contenuta nella L. 230/2005 anche a coloro che per un tale regime avessero esplicitamente optato.

Infine, va considerato il caso dei professori che risultino aver preso servizio dopo l'emanazione della L. 230/2005. Va notato a tal proposito che le procedure di reclutamento previste da tale Legge non sono mai state applicate, prevalentemente a causa della mancanza (ancora una volta) dei necessari decreti attuativi. Ad oggi, dunque, nessun professore può dirsi in servizio secondo il regime previsto dalla L. 230/2005, dato che le norme e le procedure per il reclutamento risultano tuttora quelle previgenti, continuamente prorogate. Anche per questi professori valgono quindi gli obblighi previsti dalla normativa già richiamata in precedenza.

In conclusione, si sollecitano gli Organi di governo degli Atenei ad una più corretta interpretazione della normativa vigente, tanto più in un momento nel quale il suo rispetto sta rappresentando un cruciale elemento di civile e democratica manifestazione pubblica di dissenso nei confronti della politica di Governo, riconosciuta da più parti come gravemente dannosa e penalizzante per l'università e la ricerca. La copertura (per di più "a costo zero") di eventuali esigenze didattiche sopravvenute a causa delle legittime iniziative di molti ricercatori e professori non può certo essere trovata attraverso una forzatura non sostenibile di una Legge, peraltro nei fatti mai applicata e disattesa addirittura dalla stessa parte politica che a suo tempo se ne fece promotrice.

giovedì 21 ottobre 2010

LA RIFORMA DELL'UNIVERSITA' IN UN CLICK


LA RIFORMA DELL'UNIVERSITA' IN UN CLICK: UN INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA A DISPOSIZIONE DI STUDENTI E CITTADINANZA


In questa fase particolarmente critica del confronto politico sul ddl Tremonti-Gelmini di riforma dell'universita', i docenti universitari della Rete 29 Aprile Uninsubria mettono a disposizione degli studenti e della cittadinanza un indirizzo di posta elettronica tramite il quale:
* ottenere informazioni e documentazione sui reali contenuti del disegno di legge di riforma;
* conoscere le iniziative di critica e le proposte alternative;
* richiedere informazioni e aggiornamenti sulle iniziative locali e sulle loro eventuali conseguenze per l'attivita' didattica;
* in generale, ricevere notizie sullo stato dell'universita' e della ricerca e dialogare "in diretta" con ricercatori, professori, "precari", e con tutti coloro che nell'universita' stanno in questi mesi esprimendo un forte dissenso nei confronti di una riforma da piu' parti ritenuta deleteria per l'universita' pubblica, formulando al contempo proposte migliorative e alternative.

L'indirizzo e-mail e': r29ainsubria@googlegroups.com.

Le richieste dovranno pervenire con firma nominativa e recapito telefonico (che saranno mantenuti rigorosamente riservati) e riceveranno risposte complete del riferimento nominativo di chi le avra' stilate. Il servizio e' svolto unicamente su base volontaria e al di fuori delle attivita' istituzionali di ricerca e insegnamento, di conseguenza le risposte potranno essere formulate non prima di alcuni giorni.

I promotori dell'iniziativa ritengono di importanza fondamentale promuovere e garantire un'informazione precisa, aggiornata e documentata e piu' in generale una fattiva e concreta apertura del mondo dell'universita' e della ricerca a studenti e cittadini, allo scopo di avviare anche in queste forme un dialogo per troppo tempo trascurato o affidato a canali di comunicazione talora necessariamente troppo sommari e unidirezionali.

R29A ­ Insubria
http://r29ainsubria.wordpress.com/

venerdì 15 ottobre 2010

Strengthening Education, Not Cutting It


The White House - President Barack Obama


October 09, 2010

The President explains that even as we focus on creating jobs immediately, we must also ensure the economy is better for our children by investing in education – not cutting it by 20% as Congressional Republicans propose.

Weekly address - link to the video

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"L'altro giorno stavo parlando di istruzione con alcune persone nel cortile di una casa di Albuquerque, e qualcuno ha posto... una domanda che mi è rimasta impressa. Ha chiesto, se non abbiamo una casa a cui tornare, a che serve un'educazione? Era una domanda che veniva dal cuore, una domanda che potrebbe essere posta da chiunque abbia perso la casa o il lavoro in questa recessione.

Perché se sei senza lavoro, o se stanno per pignorarti la casa, tutto ciò che conta davvero è un nuovo lavoro. Tutto ciò che conta veramente è un tetto sopra la testa. Tutto ciò che conta sul serio è rimettersi in piedi. È per questo che sto combattendo ogni giorno: per far ripartire la creazione di posti di lavoro nel settore privato, per aiutare i nostri piccoli imprenditori a crescere e ad assumere, per ricostruire la nostra economia in modo che risollevi una classe media che è stata martoriata per tanto tempo.

Ma anche mentre ci concentriamo sul fare tutto ciò, anche mentre lavoriamo per accelerare la nostra ripresa economica, sappiamo che, quando si tratta di posti di lavoro, di opportunità e prosperità nel ventunesimo secolo, nulla è più importante della qualità della vostra formazione. In un tempo in cui la maggior parte dei nuovi posti di lavoro che vengono creati richiede un qualche tipo di istruzione superiore, quando i paesi che educano meglio di noi oggi ci sorpasseranno domani, dare ai nostri figli la migliore educazione possibile è un imperativo economico.

Ecco perché, fin dall'inizio della mia amministrazione, abbiamo lottato per offrire a tutti i ragazzi di questo paese una formazione al più alto livello mondiale - dalla culla alla classe, dall'Università alla carriera. All'inizio di questa settimana, ho annunciato una iniziativa "Nuove competenze per il futuro dell'America" che aiuterà le piccole Università e i datori di lavoro a far corrispondere ciò che è insegnato in classe con ciò che è necessario nel settore privato, in modo da poter connettere gli studenti in cerca di lavoro con le imprese che cercano di assumere.

Stiamo eliminando decine di miliardi di dollari in inutili sovvenzioni per le banche che amministrano i prestiti agli studenti, e usiamo il denaro per rendere l'Università più accessibile per milioni di studenti. E abbiamo lanciato una "Corsa verso l'alto" nei nostri Stati per assicurarci che i nostri studenti, tutti, escano dal liceo pronti per l'Università - in modo da poter raggiungere il nostro obiettivo di laureare una percentuale di studenti più alta di tutti gli altri paesi del mondo entro il 2020.

E tuttavia, se i Repubblicani del Congresso raggiungessero i loro obiettivi, diventerebbe molto più difficile ottenere questo risultato. Diventerebbe molto più difficile offrire ai nostri figli la migliore educazione possibile. Perché vorrebbero che tagliassimo le spese per l'istruzione del venti per cento - tagli che ridurrebbero gli aiuti finanziari per otto milioni di studenti; tagli che lascerebbero le nostre piccole Università, così importanti e sottovalutate, senza le
risorse necessarie per preparare i nostri laureati per i mestieri del futuro.

Ora, è vero che, per quanto riguarda il nostro bilancio, abbiamo delle vere e proprie sfide con cui confrontarci. E se vogliamo seriamente rimettere in ordine i nostri conti, abbiamo bisogno di fare delle scelte difficili. Io sono pronto a fare quelle scelte. Ma quello che non sono disposto a fare è tagliare l'educazione dei nostri figli. Quello che non sono disposto a fare è danneggiare il loro futuro economico, il vostro futuro economico, o il futuro economico degli Stati Uniti d'America.

Nulla sarebbe più dannoso per le nostre prospettive di successo dei tagli sull'istruzione. Relegherebbero l'America ai secondi posti in questa economia globale fortemente competitiva. Ma la Cina e l'India non stanno giocando per il secondo posto. La Corea del Sud e la Germania non stanno giocando per il secondo posto. Stanno giocando per il primo posto - e così dovrebbe fare l'America.

Invece di essere miopi e imbrogliare i nostri figli, dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per loro. Dobbiamo dare ad ogni ragazzo in America la possibilità ottenere il massimo dalla sua vita, la possibilità di realizzare il suo potenziale innato. Dobbiamo lottare per essere leader dell'economia globale in questo secolo, come lo siamo stati nel secolo scorso. E questo è quello per cui continuerò a combattere nei mesi e negli anni a venire. Grazie a tutti quanti, e passate un buon weekend.

giovedì 14 ottobre 2010

DdL Tremonti-Gelmini - Il documento dell'Assemblea dei Professori Associati a Uninsubria


I sottoscritti Professori Associati riuniti in assemblea il 13 ottobre 2010, dopo aver approfonditamente esaminato e discusso il disegno di legge governativo di riforma dell'Università Pubblica (c.d. ddl Tremonti-Gelmini), anche alla luce dei recenti provvedimenti di legge gravemente penalizzanti per l'università nel suo insieme e per i professori, i ricercatori e tutto il personale che in essa opera nonché per gli studenti (L. 133/08, L. 1/09, L. 122/10 ex D.L. 78/10), considerano con estrema preoccupazione le previsioni normative in esso contenute, soprattutto per quanto riguarda il governo delle Università.


Ritengono in particolare molto critici i seguenti aspetti:
- la precarizzazione definitiva del ruolo base di Ricercatore, che avrà come inevitabile conseguenza la perdita di autonomia e indipendenza e la sottomissione a logiche clientelari;
- l'accessibilità delle cariche accademiche ai soli Professori Ordinari;
- la cancellazione del principio di rappresentanza delle componenti accademiche a tutti i livelli;
- la consegna totale del potere al Rettore e a un Consiglio di amministrazione tra i cui componenti esterni potranno facilmente trovar posto neopensionati Ordinari "eccellenti", se non anche politici e funzionari di partito.

In sintesi, concludono che questo ddl, presentato come "anti-baronale" e "meritocratico", è in realtà al contrario - nella sua forma presente - un testo la cui attuazione consegnerebbe definitivamente le Università proprio nelle mani di quei pochi Ordinari "baroni" che - per aver fino ad oggi influenzato in prevalenza le sorti degli Atenei - sono tra i principali responsabili delle disfunzioni dell'Università in Italia.

Si richiede pertanto:
- la modifica sostanziale del ddl Tremonti-Gelmini in modo da garantire il mantenimento dei principi di democraticità nelle Università e in particolar modo una formazione su base elettiva degli Organi di governo, nonché una composizione prevalentemente rappresentativa dei Professori e dei Ricercatori con una presenza significativa degli studenti e del personale tecnico amministrativo;
- l'abolizione del sottofinanziamento all'Università e in particolare dei tagli all'FFO ex L. 133/08 e L. 1/09, nonchè tempi certi nell'erogazione dei finanziamenti disponibili (ad oggi non risulta ancora assegnato l'FFO 2010, e non si hanno notizie dei fondi PRIN 2009!);
- l'eliminazione delle penalizzazioni previste per i Professori e Ricercatori e per il personale tecnico e amministrativo in base al D.L. 78/10 convertito in L. 122/10.

In assenza di un adeguato riscontro a tutte queste richieste, si ritiene che l'unica risposta possibile da parte dei Professori Associati non possa che essere l'indisponibilità allo svolgimento dei carichi didattici non previsti dalla legge, e invitano, pertanto, tutti i Colleghi Associati, i Professori Ordinari e i Ricercatori dell'Ateneo a esprimere la medesima indisponibilità o a mantenerla nel caso già l'avessero espressa.

Infine, invitano il Magnifico Rettore, nella sua qualità di Rappresentante dell'Ateneo, a farsi interprete nelle sedi istituzionali, presso i mezzi di informazione e la cittadinanza tutta del dissenso e della critica nei confronti del ddl nonché dell'esigenza di profonde modifiche al testo allo scopo di salvaguardare la natura pubblica, libera e aperta dell'Università e della ricerca in Italia.

Como/Varese, 13 ottobre 2010

mercoledì 13 ottobre 2010

ANSA: slittamento ddl Gelmini


ROMA - Manca la copertura finanziaria e l'approvazione alla Camera del ddl di riforma dell'universita' slitta di un mese: il testo doveva approdare in aula domani, per avere una ''corsia preferenziale'' prima della sessione di bilancio. Ma poi e' stato calendarizzato venerdi', appuntamento che slittera' visto che, in una riunione, governo (Tremonti e Gelmini) e maggioranza (ha partecipato anche Fli) hanno deciso di lasciare in stand by per un mese il testo, che non cambia, in attesa di risorse che si e' determinati a trovare. E poco importa una eventuale ''bocciatura'' della commissione Bilancio che ha rinviato a domani l'esame del testo, perche', secondo chi ha partecipato all'incontro, c'e' la volonta' politica di trovare i soldi. Volonta' che lo stesso premier ha assicurato al ministro Gelmini, la quale, preoccupata e contrariata per lo stop ricevuto, l'ha chiamato ad Arcore. Dove Berlusconi ha incontrato in mattinata lo stesso Tremonti, con in agenda anche il tema riforma atenei. Anche il sottosegretario Gianni Letta ha dato il suo impegno per il reperimento delle risorse per i ricercatori italiani e per la riforma. "Accolgo positivamente - ha detto Gelmini - il fatto che il centrodestra ritenga l'università una priorità. Arrivati a questo punto, ha ragione la maggioranza quando chiede di legare e contestualizzare le riforme alle risorse. Il Miur ha presentato una riforma, moderna e innovativa, che ha l'ambizione di rilanciare l'università italiana. Ora tocca al Parlamento approvarla e al ministero dell'Economia valutarne la copertura".

Quello che pesa sono le corpose modifiche apportate in commissione Cultura, in particolare quella che prevede l'assunzione di 9 mila ricercatori: un ''peso'' talmente forte secondo il Tesoro, che potrebbe determinare ''effetti finanziari negativi tali da pregiudicare la stabilita' dei conti di finanza pubblica''. Con la Ragioneria della Stato che ha espresso analoghi rilievi.

La Conferenza dei Rettori ha espresso immediatamente ''disappunto e vivo allarme'' per la concreta ipotesi di slittamento del voto a dopo la sessione di bilancio del voto in aula alla Camera del Ddl di riforma dell'Universita''', in pratica il rinvio di almeno un mese (il tempo presumibile che sara' dedicato all'analisi dei conti dello Stato). Secondo la Crui, in primo piano c'e' piu' che mai ''la questione delle risorse'', ribadendo ''con forza l'esigenza di assicurare al piu' presto i finanziamenti indispensabili''. Ma da Viale Trastevere si fa notare che in realta' si tratta di uno slittamento dovuto ad un nodo tecnico-politico che potrebbe portare all'approvazione della riforma Gelmini anche entro la fine di novembre, in ogni caso in tempo visto che la legge entrera' in vigore il prossimo anno accademico, il 2011/2012. Certo, viene sottolineato sempre da Viale Trastevere, le risorse necessarie vanno trovate, altrimenti la strada diventerebbe piu' complessa.

Mentre il Pd plaude per il rinvio e parla di ''inaffidabili promesse del governo'' che va in tilt, il Pdci parla di ''fallimento'' della Gelmini, chiedendone le dimissioni. Con Francesco Rutelli che sottolinea l'incapacita' del governo a fare le riforme. Umberto Bossi, da parte sua, ricorda che qualsiasi cosa ''quando arriva a Tremonti se non ci sono i soldi finisce li'. O diamo i soldi all'universita' o alle bombe per gli aerei'' in Afghanistan. ''Si tratta di una bella scelta'', aggiunge, spiegando che pero' lui preferisce certo ''la ricerca''. Fli ha definito ''determinante'' per il provvedimento la norma riguardante i ricercatori universitari. ''Abbiamo deciso - sottolinea il 'finiano' Fabio Granata, presente alla riunione governo-maggioranza - di non forzare i tempi e di andare a dopo la sessione di bilancio in modo da garantire le coperture''. ''Il gioco delle tre carte della Gelmini e di Tremonti - afferma Domenico Pantaleo, Segretario Generale della Flc-Cgil - e' stato svelato. Adesso puntiamo ad aprire una grande e partecipata discussione pubblica sul futuro dell'universita' Italiana''. E domani il sindacato con le associazioni degli studenti, sara' davanti a Montecitorio proprio per protestare contro le riforma.

Il ministero del Tesoro ha espresso dunque ''parere contrario all'ulteriore corso'' di una serie di norme che ''presentano profili di criticita' sotto l'aspetto economico finanziario per le quali si rende necessario, quale condizione imprescindibile perche' il provvedimento possa proseguire il suo iter'' una serie di modifiche o ''la loro soppressione''. Tra i punti 'critici' anche il piano di concorsi per 9mila ricercatori universitari tra il 2011 e il 2016. ''L'emendamento - si legge nel testo - prevede l'istituzione di un Fondo per la valorizzazione del merito accademico con dotazione di 90 milioni di euro per l'anno 2011, 263 milioni di euro per l'anno 2012, 400 milioni di euro per l'anno 2013, 253 milioni di euro per l'anno 2014, 333 milioni di euro per l'anno 2015, 413 milioni di euro per l'anno 2016 e 480 milioni di euro per l'anno 2017. Il fondo e' finalizzato alla chiamata di 1.500 professori di seconda fascia per ciascuno degli anni compresi nel periodo 2011-2016 e a valorizzare il merito dei professori e ricercatori universitari inquadrati nella prima progressione economica''. ''Circa la copertura
utilizzata si fa presente che le risorse iscritte sul Fondo per gli interventi strutturali di politica economica'' sono ''interamente destinati all'attuazione della manovra di bilancio relativa all'anno 2011''. Si aggiunge infine che il citato Fondo risulta ''incapiente a decorrere dall'anno 2012, rispetto agli oneri indicati nell'emendamento''.

Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!


Spigolando tra gli emendamenti...


"Le università possono altresì riconoscere quali crediti formativi, entro il medesimo limite, il conseguimento da parte dello studente di medaglia olimpica o paralimpica ovvero del titolo di campione mondiale assoluto, campione europeo assoluto e campione italiano assoluto nelle discipline riconosciute dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano o dal Comitato Italiano Paralimpico. "
14. 2. Di Centa, Carlucci.
(Approvato)

Che dire? Da ciascuno secondo le proprie possibilità, a ciascuno secondo le proprie necessità...

martedì 12 ottobre 2010

DDL: fermatevi!


ADI, ADU, ANDU, ANDU, CISAL, CISL-Universita', CNRU, CNU, FLC-CGIL, LINK-Coordinamento Universitario, RDB-USB, RETE 29 APRILE, SNALS-Docenti Universita', SUN, UDU, UGL-Universita' e Ricerca, UILPA-UR



Roma, 11 ottobre 2010


Anche il testo del DDL approvato dalla Commissione Cultura della Camera non accoglie nessuna delle principali proposte di modifica avanzate dalle Organizzazioni universitarie e dal movimento di protesta che sta sempre piu' coinvolgendo tutto il mondo universitario (professori, ricercatori, precari, tecnico-amministrativi, studenti).

Al contrario, risulta confermata l'intenzione di scardinare il Sistema nazionale dell'Universita' pubblica, attraverso;

= la drastica riduzione delle risorse e l'ulteriore divaricazione fra pochi Atenei 'eccellenti' e tutti gli altri;
= la scarsa considerazione delle esigenze della ricerca;
= il ridimensionamento della già ridotta autonomia degli Atenei;
= il drastico ridimensionamento dei docenti di ruolo, con la costituzione di una 'base' amplissima di precari, senza reali prospettive di accesso alla docenza;
= la messa ad esaurimento dei ricercatori, ai quali non si riconosce neppure il ruolo docente effettivamente svolto;
= lo svilimento della figura dell'associato;
= il ridimensionamento del ruolo del personale tecnico-amministrativo;
= lo snaturamento del diritto allo studio con la delega al Governo e l'introduzione del Fondo per il Merito che eroga prestiti e premi, sostituendo le borse, con criteri che non considerano le condizioni economiche degli studenti.

E' sempre più evidente che si vuole abbandonare l'idea stessa di una Universita' pubblica, autonoma, democratica, di qualita' e aperta a tutti.

Chiediamo al Governo e al Parlamento un atto di responsabilita': si sospenda l'iter del DDL e si apra finalmente un serio e ampio confronto con l'Universita', evitando di interloquire esclusivamente con chi non la rappresenta e con chi ha l'interesse a monopolizzare la gestione delle risorse pubbliche destinate alla ricerca e all'alta formazione.

Si invitano tutte le componenti universitarie a continuare e a intensificare la protesta e, in particolare, a partecipare alla manifestazione del 14 ottobre 2010 davanti alla Camera, a partire dalle ore 10.

lunedì 11 ottobre 2010

Lettera al Ministro Gelmini


Caro Ministro Gelmini,


sono una ricercatrice di Cà Foscari, insegno sociologia.

Mai avrei pensato di scriverle sino ad oggi, ma la situazione è grave.

Mi perdoni se per un istante le parlo apertamente.

Ho due anni meno di lei e sono rientrata in Italia nel 2008 dopo aver trascorso il resto degli anni 2000 negli Stati Uniti. Quand'ero un Ph.D. student negli States con molti docenti c'era un rapporto di amicizia. Nel mio Dipartimento c'erano molte donne, young faculty, associate o full professors. Il reclutamento di nuovi docenti era un processo in cui erano coinvolti tutti, anche i graduate students avevano potere decisionale. Tra le tante cose che valutavamo c'era l'età del candidato, perchè più l'Università è giovane e più è viva, dinamica, propositiva, proliferante di sapere. Ricordo che al mio arrivo come studente di dottorato al primo anno avevo trovato ad attendermi all'areoporto il direttore del Dipartimento. Mi aveva ospitata a casa sua per circa un mese. Amava gli studenti perchè credeva rappresentassero il futuro e voleva che fossimo tutti nelle condizioni migliori per lavorare. Ricordo che a lezione gli undergraduates non avevano timore di porre domande, che c'era complicità tra studenti e docenti, che si respirava un'orizzontalità a me sino ad allora sconosciuta.

Nel 2008 sono rientrata in Italia. Non era mio desiderio, ma la vita a volte fa strani scherzi. Ricordo con opacità un concorso con altri sei colleghi. Due di noi avevano trent'anni, gli altri ne avevano più di quaranta. Discutevano di candidati interni o esterni, del numero di concorsi tentati e destinati ad altri, di anni di ricerca e di didattica precaria, di corsi di didattica frontale retribuiti con circa 2 mila euro netti l'anno. Parlavano di famiglie e di figli, di bollette, di una passione messa a dura prova dalla precarietà e dalla svalutazione del sapere.

All'epoca sapevo poco dell'università italiana. Non sapevo che cosa significasse essere un ricercatore, sapevo che il mio stipendio entrante negli Stati Uniti era tre volte lo stipendio che prendo ora. Non mi sono stupita ovviamente quando nessuno è venuto a prendermi all'areoporto, mi sono stupita quando mi sono accorta di avere poche colleghe donne, quando ho conosciuto colleghi che avevano due volte e mezza i miei anni, quando ho realizzato che durante le riunioni ufficiali i ricercatori difficilmente parlavano. Negli anni mi hanno colpita anche altre cose, ad esempio il fatto che l'autonomia di pensiero venisse a volte considerata non tanto come una conquista sublime ma come un segno di arroganza precoce; che in Università come in strada esistessero parole come protettore e tradimento, e che la giovane età non fosse un pregio bensì un difetto: i giovani del resto non hanno un nome, non hanno capitale, non hanno reti di conoscenza già intessute, non hanno potere politico. I giovani non esistono se non in potenza, perciò devono avere pazienza, e prima o poi se hanno fortuna qualcuno li aiuterà.

Capirà con quanta meraviglia abbiamo vissuto questi mesi, quant'è stato travolgente vedere migliaia di ricercatori mobilitarsi a partire dal senso di stima di sé, dalla responsabilità per il futuro, dall'entusiasmo, dall'amore per il sapere. Capirà con quanta energia abbiamo cominciato a parlare negli atenei della sua riforma e quant'è stato rigenerante scoprire che potevamo cambiare le cose in meglio. Ci siamo accorti che l'Università pubblica può essere riformata anche senza mutilazioni, che basterebbe invertire un pò la piramide ordinari-ricercatori per ridurre di molto i costi, per aumentare la democrazia interna, per dare un significato onesto al concetto di meritocrazia. Ci siamo resi conto anche che la sua riforma non va in questa direzione, accentra il potere verso l'alto piuttosto che distribuirlo verso il basso, esclude ancora una volta i più giovani e i precari ed attribuisce il potere decisionale maggioritario ad un Consiglio di Amministrazione esterno ed al Rettore, a scapito addirittura di organi interni sino ad oggi importanti quali il Senato Accademico. Ci siamo resi conto che la sua riforma vorrebbe tagliare i corsi di laurea “inutili”, ma che la definizione di inutilità è sempre un po' ambigua, del resto anche le dittature sudamericane la utilizzavano per mettere al bando i corsi di filosofia e di sociologia. Infine ci siamo dovuti arrendere al fatto che lei non pensa ai giovani, anzi propone il blocco delle assunzioni di nuovi ricercatori a tempo indeterminato, cosa che non solo spingerebbe i migliori di noi all'esodo, ma che data l'età media del corpo docente italiano spingerebbe nel medio periodo l'Unversità pubblica al collasso. Non entro nel merito degli effetti congiunti del suo DdL e dei tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario all'Università, perchè se lo facessi dovrei concluderne che il governo ha in mente un progetto antropologico regressivo per il popolo italiano. Voglio piuttosto dire che tutti noi siamo preoccupati: ricercatori, precari, studenti, professori associati, professori ordinari e presidi.

Siamo preoccupati perchè ci sembra che stiate per votare con semplicismo ed irresponsabilità un DdL di estrema importanza. Siamo preoccupati perchè ci sembra che vi interessi di più il bene di pochi che il bene di tutti, e che Confindustria abbia più diritto ad entrare nella Governance dell'Università di quanto quei giovani “capaci, meritevoli ed anche privi di mezzi” di cui parla la Costituzione abbiano diritto di studiarvi. Siamo preoccupati perchè ci sembra che un disegno di legge di questa portata non andrebbe votato in notturna con la fretta che caratterizza le fughe dei ladri ma alla luce del sole, in aperta collaborazione con tutti coloro che desiderano anteporre ai propri interessi l'amore per il futuro. Siamo preoccupati perchè crediamo che in questo quadro fosco fatto di crisi economica, di precarietà e di crisi di governo non abbia senso dare prove di forza o perseguire un voto politico, come ci sembra stia accadendo. Crediamo che il diritto all'istruzione in Italia sia in pericolo, e che sia nostro dovere proteggerlo oggi domani e sempre, sino a quando riusciremo a creare un'università aperta, orizzontale e di tutti.

Francesca Coin
Università Cà Foscari
Rete 29 Aprile

venerdì 8 ottobre 2010

Il Rettore UnivAQ contro DdL e provocazione


Da: Magnifico Rettore Università dell'Aquila [mailto:rettore at cc.univaq.it]

Inviato: venerdì 8 ottobre 2010 11:10
A: 'segreteriacrui at crui.it'
Cc: RETTORI
Oggetto: Sulla richiesta della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero

Caro Presidente Decleva,

tutti noi rettori stiamo fronteggiando nei nostri Atenei una situazione molto difficile e complessa, sospesi tra la legittima protesta dei ricercatori da un lato e preoccupati, dall'altro, per l'altrettanto legittima aspirazione dei nostri studenti a far valere il loro diritto allo studio.

Questa situazione - come apertamente e ripetutamente ho avuto modo di dichiarare in Assemblea CRUI per ultimo il 25 febbraio u.s. - è un portato inevitabile dei contenuti del ddl Gelmini, che di fatto non risolve i veri problemi dell'Università italiana.

Ad aggravare questa difficile situazione, esasperando il clima politico generale che rischia di impedire quel sereno e costruttivo dibattito da tutti noi auspicato e perseguito, si aggiunge ora quella che definirei una gratuita e inutile provocazione da parte della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali che ci chiede, in merito al personale in servizio nel ruolo di ricercatore, di sapere. "quali attivita' tale personale si rifiuti eventualmente di svolgere e se tale rifiuto consista nel manifestare preventiva indisponibilita' all'assunzione degli incarichi di docenza...".

Questa richiesta - per i suoi contenuti, per le modalità e per i tempi con cui ci è pervenuta - rappresenta un attacco inaccettabile all'Autonomia di tutto il sistema universitario che come rettori, e quindi per legge primi garanti di tale Autonomia, non possiamo non denunciare e respingere con forza.

Ti chiedo pertanto di assumere, a nome dei rettori delle Università italiane, ogni possibile iniziativa per salvaguardare l'Autonomia del sistema universitario, presupposto indispensabile per garantirne la sua sopravvivenza.

Cordiali saluti

Ferdinando di Orio

giovedì 7 ottobre 2010

I ricercatori non stanno scioperando, stanno applicando regole disattese da anni


Il comunicato stampa di risposta della Rete 29 Aprile al
l'iniziativa della commissione di garanzia sugli scioperi che ha chiesto ai rettori una sorta di informativa sui ricercatori che stanno protestando in queste settimane contro i contenuti del ddl di riforma dell'università.

Scarica il comunicato in pdf


ANSA) - ROMA, 7 OTT - La Flc-Cgil critica l'iniziativa della commissione di garanzia sugli scioperi che ha chiesto ai rettori una sorta di informativa sui ricercatori che stanno protestando in queste settimane contro i contenuti del ddl di riforma dell'università. "Le legittime azioni di lotta di questi mesi, a partire dall'indisponibilità dei ricercatori a svolgere compiti didattici che esulino da quelli definiti dalle norme come 'integrativi dei corsi di insegnamento ufficiali' (art.32 DPR 382/80), hanno portato a un rallentamento dell'iter del ddl. In questo senso - afferma il segretario generale, Mimmo Pantaleo - lascia sgomenti l'iniziativa della commissione di garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici essenziali che chiede ai rettori di 'conoscere, con riferimento al personale in servizio nel ruolo di ricercatore, quali attività tale personale si rifiuti eventualmente di svolgere e se tale rifiuto consista nel manifestare preventiva indisponibilità all'assunzione degli incarichi di docenza, o piuttosto consista in una mera astensione dall'attività didattica. E' singolare - osserva il sindacalista - che proprio durante la massima pressione da parte di Confindustria, governo e parte dei rettori per una rapida approvazione del disegno di legge arrivi questa missiva. Appare come l'ennesimo atto intimidatorio. Anche per questa ragione - conclude Pantaleo - auspichiamo la piena riuscita della manifestazione/presidio del 14 ottobre a Montecitorio per riportare la discussione sulla riforma universitaria in un ambito accettabile, che veda il coinvolgimento di tutte le componenti universitarie, e una vera e attenta discussione parlamentare. Vanno rispediti al mittente tutti i tentativi di bloccare la protesta, compresi quelli della commissione di garanzia". (ANSA).

mercoledì 6 ottobre 2010

Milano 8 ottobre 2010 – GIORNATA DI MOBILITAZIONE degli ATENEI LOMBARDI


Milano 8 ottobre 2010
dalle ore 8.30

GIORNATA DI MOBILITAZIONE
degli ATENEI LOMBARDI, degli STUDENTI
E dei LAVORATORI DELLA CONOSCENZA

Per dire

NO

al DDL Gelmini
ai tagli Tremonti
alla demolizione dell’intero sistema di ricerca e formazione pubblico



8:30 - 9:30: Picchetto in Via Festa del Perdono
9:30 - Piazza Cairoli: partenza del CORTEO
12:30 - 13:00: arrivo in via Festa del Perdono
13:00 - ASSEMBLEA in via Festa del Perdono

Scarica il manifesto della giornata - power point (157 kb)

Documento ufficiale su Università e Ricerca della Società Chimica Italiana


La Società Chimica Italiana (SCI) esprime viva preoccupazione per il perdurante stato di grave sottofinanziamento delle Università con risorse assegnate in modo inadeguato, discontinuo ed incerto: ciò inevitabilmente produce una progressiva dequalificazione della formazione scientifica e dell' istruzione pubblica ed una riduzione delle potenzialità scientifiche.


Un elevato livello dei corsi universitari ed il buon funzionamento dei laboratori didattici e delle biblioteche scientifiche sono prerequisiti fondamentali per la formazione di chimici competenti e, di conseguenza per un avanzamento della ricerca che si traduce in una crescita economica: se l'Italia vuole restare nella lista dei Paesi avanzati l'Università deve essere sostenuta e la ricerca nel suo complesso incentivata. Il sottofinanziamento delle strutture didattiche si aggiunge ad un grave e perdurante stato di sottofinanziamento anche della ricerca. L'impoverimento dei laboratori di ricerca in termini di strumentazione, personale, fondi di funzionamento riduce la competitività internazionale dei nostri laboratori e allontana dalla ricerca, e troppo spesso anche dal Paese, molti ricercatori, con un doloroso spreco di preziose risorse umane.

Il blocco del turn-over, conseguenza delle limitatissime risorse e di vincoli spesso farraginosi e inutili, contribuisce ulteriormente a questa fuga di cervelli. Fino a pochi anni fa molti laureati perfezionavano la loro formazione all' estero, riportando poi in Italia le competenze e la qualificazione acquisite. Ora avviene tutto il contrario, un sempre crescente numero di ricercatori nel pieno della loro produttività scientifica e maturità professionale sta abbandonando il nostro Paese
sentendosi dimenticato e tenuto in nessuna considerazione. Questi ricercatori, formati nei nostri Atenei, sono accolti nelle più prestigiose Università internazionali e nei centri di ricerca all' estero, dove contribuiscono ad arricchire il Paese ospite. La fuga dei cervelli, oltre ad impoverire la nostra società, svuota i laboratori di ricerca e le Università di un' ntera generazione. Questo gap generazionale impedisce il trasferimento di conoscenze e competenze preziose e spesso uniche, determinando la chiusura di scuole di ricerca di lunga e prestigiosa storia.

Il continuo ed ingiustificato svilimento dell'Università in tutte le sue componenti è un' altra fonte di preoccupazione. I tagli agli stipendi ne rappresentano solo un aspetto: le dichiarazioni da parte di Ministri del nostro Governo che, invece di valorizzare il personale che con dedizione e competenza opera nelle nostre università, lo sottovaluta e accusa in modo generalizzato ed indiscriminato, è forse il segnale più drammatico del solco profondo che si è voluto aprire fra il sistema delle università italiane ed il Paese.La giusta lotta ai casi di malcostume e di gestione irresponsabile non può costituire un alibi per togliere le risorse
necessarie a chi fa il suo dovere.

Negli ultimi anni la chimica con le sue caratteristiche preminenti di flessibilità, creatività, carattere induttivo delle conoscenze è divenuta base, frontiera e fertile terreno di incontro per le scienze della vita (biologia, farmacologia e applicazioni biomediche), la creazione di materiali innovativi (ingegneria molecolare e nanotecnologie) nonché per la sostenibilità ambientale e la sicurezza e qualità alimentare. Le competenze del chimico di oggi - ed ancor più quelle del chimico del prossimo futuro - devono estendere a tali ambiti le più recenti conquiste della ricerca chimica.

L' offerta di una formazione superiore ai massimi livelli e di avanguardia è un imprescindibile requisito per lo sviluppo del Paese. L' Unesco ha proclamato il 2011 Anno Internazionale della Chimica per celebrare il contributo determinante di questa disciplina al benessere dell' umanità, alla tutela dell'ambiente e allo sviluppo economico del quale è riconosciuto indicatore, nonché il suo ruolo centrale nella soluzione dei molti problemi che affliggono il pianeta: "La chimica: la nostra vita, il nostro futuro". Senza formazione di giovani chimici la ricerca chimica si ferma - l'inquinamento, le malattie, la deprivazione delle risorse ambientali no.

La SCI, un organismo trasversale che raccoglie gran parte dei chimici italiani, provenienti dalle università, dalla scuola, dall' industria, dagli enti di ricerca pubblici e privati, dalla professione condivide ed appoggia le istanze già presentate dagli operatori scientifici (professori, ricercatori, tecnici, precari) contro il progressivo impoverimento e la dequalificazione delle università italiane e, all' interno di esse, delle facoltà e dei dipartimenti scientifici. La formazione tecnico-scientifica e la ricerca scientifica di base ed applicata rappresentano gli unici veri volani di ripresa per un Paese che, come l' Italia, voglia definirsi avanzato. I tagli alla ricerca e alla formazione superiore e più in generale alla scuola e alla cultura minano il futuro del Paese e lo spingono inevitabilmente in una spirale di depressione e di caduta nella scala internazionale.

La SCI concorda sul fatto che la situazione richieda un utile e necessario momento di riforma, razionalizzazione e valorizzazione del mondo accademico, ma questo viene purtroppo trasformato in un drammatico scontro che non vedrà vincitori, ma solo vinti. Assistiamo cioè sgomenti alla proposta di una riforma non condivisa né concordata, che penalizza soprattutto le componenti più giovani del corpo docente (ovvero i ricercatori, che finora hanno sempre svolto su base volontaria e con dedizione, la faticosa e preziosa attività di docenza) che rischia di strangolare le università pubbliche, e che pone delle gravi ipoteche al diritto allo studio.

Con particolare riferimento alla Chimica la SCI non può non ricordare al Ministro che il 2011 è stato proclamato Anno Internazionale della Chimica e che se si proseguirà con questo comportamento punitivo verso la chimica e le scienze in genere sarà per il nostro Paese una ben misera celebrazione.

Pertanto la SCI:
- condivide i contenuti delle proteste in atto nelle università italiane e appoggia con forza la volontà di pervenire ad una fase di concordata e meditata riconsiderazione di alcuni punti chiave della iniziativa legislativa per l'Università
- chiede con forza un immediato rifinanziamento delle università e della ricerca scientifica - a partire da fondi impegnati in annualità passate e non assegnati - per consentire attività di didattica e di ricerca di livello adeguato ad un paese avanzato.
- invita tutti i soci, tutti i chimici italiani e tutti coloro che hanno a cuore l'educazione superiore a riflettere sulla attuale situazione delle università e dei centri di ricerca italiani e ad attuare tutte le iniziative possibili in ogni sede per rafforzare la ricerca scientifica e la formazione superiore
- quale organizzazione trasversale che opera per lo sviluppo e la diffusione della cultura scientifica, chiede che sul disegno di legge per l'Università venga aperto un tavolo di confronto con il Ministro esteso a tutte le componenti del mondo accademico, che raccolga le esigenze della formazione scientifica superiore offrendo il proprio impegno per aggregare le componenti interessate a tale confronto, alla conseguente discussione ed alla presentazione di proposte sui temi cruciali dell'educazione superiore tecnico-scientifica e della ricerca.

martedì 5 ottobre 2010

Lettera aperta al Presidente della Camera Gianfranco Fini


Torino, 5 ottobre 2010


Gentilissimo On. Fini,

mi perdoni se la disturbo: sono un ricercatore universitario, uno dei coordinatori nazionale della Rete 29 Aprile dei ricercatori universitari (www.rete29aprile.it) che protestano contro l'approvazione del Ddl "Gelmini" di riforma dell'Universita'.

Lei sapra' che ormai da molti mesi i ricercatori universitari, insieme a molti professori, hanno deciso di rinunciare a tutta l'attivita' didattica non obbligatoria per legge.

Lo fanno non perche' tutto ad un tratto si sono stufati di insegnare, ma per attirare l'attenzione sui moltissimi problemi che l'approvazione della legge Gelmini provocherebbe al sistema universitario pubblico, alla ricerca, alla didattica e alle sue componenti piu' giovani e dinamiche: ricercatori strutturati, ricercatori precari, studenti.

Nel mondo universitario solo la CRUI rimane favorevole al DdL, e il motivo e' presto spiegato: le norme sul governo di ateneo aumentano a dismisura il potere dei Rettori, che diventano l'unico organo accademico con poteri reali e con un mandato elettivo (per quanto non pienamente democratico).

Purtroppo, negli anni i rettori NULLA hanno fatto per meritare un simile premio, ed anzi in moltissimi casi e' stata proprio la loro gestione fallimentare che ha aggravato il baronato e le consorterie accademiche, oltre a provocare irresponsabili dissesti finanziari.

Inoltre, l'ulteriore precarizzazione dei giovani ricercatori (oltre 13 anni di precariato... altro che entrare in ruolo a 30 anni!) e' un altro grande regalo ai peggiori professori ordinari, che potranno sventolare per moltissimo tempo la prospettiva di un posto a tempo indeterminato come arma di ricatto verso i giovani.

Invece di rendere i giovani ricercatori indipendenti e liberi di perseguire la ricerca, li si rende precari e schiavi degli umori di professori che avranno ancora piu' tempo per sfruttarli per i loro personali interessi. Questo non potra' che incentivare ulteriormente il tragico fenomeno della fuga dei cervelli, rendendo l'emigrazione l'unica prospettiva seria per i nostri scienziati piu' brillanti.

I ricercatori universitari NON protestano per chiedere per se' posti da professore associato, lasciando al contempo che l'universita' venga smantellata e consegnata nelle irresponsabili mani dei rettori. Chiedono invece una vera riforma che valorizzi i piu' bravi e li faccia partecipare al governo degli atenei, che offra ai giovani percorsi definiti e certi, che renda pienamente condivise e democratiche le scelte strategiche degli atenei in materia di didattica e ricerca.

In moltissimi atenei italiani in queste ore si tengono assemblee e incontri che registrano interesse e partecipazioni mai viste, a testimonianza del momento cruciale che gli atenei stanno attraversando: le aule strapiene testimoniano che siamo agli albori di una grande mobilitazione per una nuova universita', che promette di essere ben piu' diffusa e determinata del movimento dell'Onda.

Il gruppo di Futuro e Liberta' ha in questo frangente una responsabilita' enorme: migliaia di ricercatori e centinaia di migliaia di studenti universitari seguono minuto per minuto l'evolversi della situazione e le mosse del vostro gruppo parlamentare, e sperano che la discussione della legge venga rinviata in modo da consentire un ampio dibattito che coinvolga tutti i soggetti interessati e non solo i Rettori.

Avete un grande potere, e quindi una grande responsabilita': un rinvio sarebbe accolto con grande gioia, un'accelerazione con profondissimo disappunto e delusione. Spero di tutto cuore che abbiate il coraggio di fare la scelta giusta, nell'interesse non solo dell'Universita' ma del futuro della societa' tutta.

Non lasciate che la fretta e l'avidita' di potere della CRUI porti all'approvazione di una riforma che per moltissimi versi peggiora ulteriormente lo stato attuale delle cose.

Riaprite i termini del dibattito, e invitate i ricercatori, i precari e gli studenti a portare le loro idee per un'universita' davvero moderna e all'altezza delle difficili sfide che il futuro prospetta alla nostra societa'.

Cordiali saluti,

Alessandro Ferretti

Ricercatore del Dipartimento di Fisica Sperimentale
Portavoce del Coordinamento UniTo dei ricercatori dell'Universita' di Torino
Membro della Giunta Nazionale della Rete 29 Aprile - ricercatori per un'universita' libera, pubblica e aperta.

**************************************
ATTENZIONE - PER SOTTOSCRIVERE: http://presidente.camera.it/760

[esempio di testo]

Gentilissimo Onorevole Fini,

desidero manifestarLe la mia personale e integrale condivisione della lettera aperta indirizzataLe dal Collega Alessandro Ferretti dell'Universita' di Torino, Ricercatore universitario e Coordinatore nazionale della Rete 29 Aprile dei Ricercatori universitari (www.rete29aprile.it) che protestano contro l'approvazione del Ddl "Gelmini" di riforma dell'Universita' (il testo integrale della lettera
e' reperibile qui: http://aperinsubria.blogspot.com/2010/10/lettera-aperta-al-presidente-della.html).

Mi unisco di conseguenza alle migliaia di Professori, Ricercatori e studenti nonche' a tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell'Universita' pubblica per chiederLe di riaprire i termini del dibattito sul Ddl, per consentire di contribuire al miglioramento di un testo che - nella forma attuale - rischia invece di infliggere un colpo mortale alla parte migliore di questa nostra Universita'.

La ringrazio e confido nel Suo autorevole intervento,

[nome e cognome]
[ruolo]
[ateneo]



Ddl Gelmini-Tremonti e manovre finanziarie: il dissenso dei Professori Associati di UniPA


L'Assemblea dei Professori Associati dell'Università di Palermo, riunitasi il 29 settembre, ribadisce ancora una volta che il dissenso nei confronti del DDL 1905 in discussione alla Camera e delle manovre finanziarie che penalizzano fortemente il sistema universitario italiano attraversa indistintamente tutte le fasce delle docenza.


I professori associati stigmatizzano in particolare le previsioni normative che tendono a ridimensionarne ulteriormente il ruolo limitandone fortemente il peso in tutti gli organi rappresentativi negli atenei.

I firmatari del presente documento ritengono altresì del tutto inaccettabili i tentativi, condotti a livello ministeriale e auspicabilmente non supportati da analoghi orientamenti in Ateneo, di barattare il consenso dei ricercatori ad una riforma fortemente penalizzante per l'intero sistema universitario (spingendoli così al ritiro delle manifestate indisponibilità allo svolgimento di attività didattiche) con promesse di generalizzati passaggi alla fascia degli associati. Tali promesse, la cui effettiva onorabilità in termini economici rimane peraltro tutta da verificare, perdono inoltre qualunque capacità di persuasione (anche laddove qualche ricercatore fosse stato tentato dall'aderirvi) nella misura in cui il ruolo degli associati viene al contempo ridimensionato ed indebolito.

I sottoscritti professori associati dell'Università di Palermo ritengono che la mancanza di qualunque risposta alle richieste di:
• sostanziale modifica del DDL 1905 nella direzione concordemente indicata dalla quasi totalità degli organi accademici italiani;
• completo ed effettivo ritiro dei tagli al FFO previsti nella L. 133/08 (come modificata dalla L. 1/09);
• eliminazione delle penalizzazioni previste per i docenti universitari dal DL 78/10 (convertito in L. 122/10)
impedisce di prendere in considerazione il ritiro delle manifestazioni di indisponibilità allo svolgimento dei carichi didattici non previsti per legge.

I professori associati riuniti in assemblea il 29 Settembre invitano quindi tutti i colleghi di ruolo, i professori ordinari ed i ricercatori dell'ateneo che hanno già espresso tali indisponibilità a mantenerle invariate fino a quando non giungeranno risposte adeguate da parte del Governo e del Parlamento, monitorando al contempo quanto avverrà negli altri atenei italiani.

Invitano altresì tutti gli altri colleghi dell'ateneo a:
• aderire convintamente a tale legittima e responsabile forma di manifestazione del proprio dissenso, ritirando le disponibilità a svolgere compiti didattici non obbligatori;
• non dare seguito ad alcuna richiesta di svolgere i corsi attualmente scoperti per le indisponibilità dei colleghi;
• rifiutare decisamente qualunque ipotesi di avvio dell'anno accademico in condizioni non compatibili con il necessario rispetto della qualità dell'offerta didattica (modifiche del calendario che contraddicano le necessarie propedeuticità, affidamenti dei corsi a docenti non qualificati, accorpamento di corsi con superamento delle numerosità massime previste dalle norme).

I sottoscritti professori associati ritengono che l'assunzione di responsabilità nei confronti degli studenti, da più parti e sempre più pressantemente richiesta a quanti aderiscono all'attuale mobilitazione, richiederebbe da parte degli organi apicali dell'Ateneo e delle Facoltà precise e determinate prese di posizione, a partire dalla remissione del proprio mandato. Tali dimissioni, accompagnate da denuncie pubbliche e clamorose dell'impossibilità di avviare l'anno accademico per il rifiuto delle forze politiche di governo di avviare adeguate interlocuzioni con il mondo dell'università, contribuirebbero in maniera determinante a porre in maniera chiara a tutta l'opinione pubblica italiana la necessità di un ripensamento radicale delle attuali politiche sull'università e sulla formazione superiore. In questo senso, i firmatari del presente documento ritengono altresì indispensabili precise prese di posizione dei candidati alla carica di Preside che in diverse Facoltà dell'Ateneo si propongono per lo svolgimento di questo ruolo cruciale.

Seguono firme

http://www.forumunipa.it/

http://associati.kaloscam.com/

domenica 3 ottobre 2010

UNINSUBRIA - ASSEMBLEA GENERALE DI ATENEO il 7 ottobre 2010


7 ottobre 2010

ore 14.30
ASSEMBLEA GENERALE DI ATENEO


in videoconferenza
Aula Magna di Via Dunant – Varese
Aula V4.14 – Como
Aula B2 – Busto Arsizio

Il ddl Gelmini-Tremonti:
CONTRO-RIFORMA!


La continua riduzione dei finanziamenti,
il blocco di fatto dei concorsi
e di conseguenza del ricambio generazionale,
il susseguirsi di leggi e norme che soffocano l'attività amministrativa,
e ora un disegno di riforma "baronale" che rottama i Ricercatori,
emargina gli Associati e consegna tutto il potere
nelle mani di pochi Ordinari "eccellenti":
la condizione dell'Università pubblica
si va facendo insostenibile
e a pagarne le conseguenze saranno gli studenti
e la società nel suo complesso, dato che si rischia il fallimento
del sistema della ricerca e della formazione

L'assemblea farà il punto sulla situazione nazionale e locale,
e darà spazio all'espressione e al confronto dei punti di vista
delle diverse componenti della Comunità Accademica:
Ricercatori, "Precari", Studenti, Professori e Personale dell'Università

E' prevista una discussione conclusiva
con interventi liberi dei partecipanti

Interverrà
Alessandro Ferretti - UniTO e Rete 29 Aprile

Il manifesto dell'assemblea in pdf
- link 1 (63.1 kb)
- link 2 (58.4 kb)

venerdì 1 ottobre 2010

Le notizie di Settembre

  • 30 set '10 - http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=121005&sez=HOME_SCUOLA&ssez=UNIVERSITA - *Ddl università slitta al 14, Gelmini irritata* *Rettori preoccupati, ricercatori respirano* I ricercatori tirano il fiato. «La nuova calendarizzazione - dicono - rappresenta una preziosa occasione per dare vita a una riforma partecipata». Non solo. Il ddl verrà portato in discussione, alla vigilia dell'inizio della sessione di bilancio. «*Non potrà quindi essere votato - osserva la Rete29aprile - se non al termine della sessione di bilancio stessa (dicembre, nella migliore delle ipotesi). Non si tratta, quindi, solo di un rinvio di dieci giorni (dal 4 ottobre al 14) bensì di una pausa di riflessione che consentirà evidentemente di inserire nel provvedimento anche correttivi di tipo finanziario*».*http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-09-30/prime-aperture-governo-ricercatori-184759.shtml?uuid=AYzuNGVC* - *Brusco stop per la riforma dell'università. Discussione in aula rinviata al 14 ottobre* pubblicato il 30 settembre 2010 alle ore 19:15. - Per ora è solo una brusca frenata, ma rischia di diventare uno stop - visti i tempi tecnici e la situazione politica - il rinvio al 14 ottobre della discussione in aula del ddl di riforma dell'università. Lo slittamento è stato deciso oggi dalla Conferenza dei capigruppo dopo l'appello rivolto ieri dal presidente dei deputati del Pd Dario Franceschini, al presidente della Camera, Gianfranco Fini, affinchè il dibattito sul provvedimento non venisse strozzato (i tempi inizialmente previsti, infatti, erano strettissimi: entro oggi la consegna degli emendamenti e ddl in aula il 4 ottobre). *Il ministro Mariastella Gelmini non ha preso bene la decisione e neanche i rettori.* Uno spiraglio di speranza si apre, invece, per i ricercatori. Soddisfatta ovviamente l'opposizione. - http://www.italianews.it/italianewsm/post/202?url=AYzuNGVC- *Prime aperture del governo sui ricercatori universitari * 30/09/2010 19:53 - Mariastella Gelmini apre uno spiraglio per lo sblocco dei concorsi per associato: il ministro Tremonti ha garantito le risorse e «*ora mi auguro che ci possa essere un emendamento che offra una soluzione ai ricercatori*», ha detto intervenendo in commissione Cultura alla Camera, dove è all'esame la riforma degli atenei. Parlando davanti al presidente, la piediellina Valentina Aprea, il ministro Gelmini ha chiesto ai parlamentari di trovare una soluzione «*che valorizzi il merito» e che risolva pure il problema degli scatti d'anzianità (attualmente bloccati dalla manovra d'estate fino al 2013) «soprattutto - ha aggiunto - per evitare una penalizzazione per i giovani*». Ora, ha detto, «che c'è più tempo a disposizione per discutere della riforma - visto che l'arrivo in aula alla Camera del provvedimento è stato posticipato dalla capigruppo al 14 ottobre per la discussione generale - penso ci sia la possibilità di trovare un accordo».
  • 29 set '10 - Di particolare interesse - http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-09-28/ricercatori-universitari-contro-riforma-185540.shtml?uuid=AYRY4VUC<http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-09-23/crui-confindustria-premono-varo-192441.shtml?uuid=AYeSppSC&fromSearch> dove è alle battute conclusive l'esame della riforma degli atenei. Il Governo per ora prende appunti e attraverso la relatrice al Ddl, Paola Frassinetti (Pdl) risponde che la via maestra per sbloccare la situazione dei ricercatori, che a causa della riforma rischiano di rimanere incastrati in questo ruolo a vita, passi attraverso i concorsi, che però in molti atenei sono bloccati per via della carenza dei fondi <http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-09-22/tremonti-annuncia-finanziamento-riforma-190211.shtml?uuid=AYX0sYSC&fromSearch>. Ma non è escluso, ha aggiunto Frassinetti, che presenterò emendamenti al provvedimento, concordati con il ministro Gelmini", probabilmente direttamente in aula, dove il testo dovrebbe approdare il 4 o il 5 ottobre. Del resto, ha aggiunto, la discussione sul provvedimento è stata «ampia e approfondita e ha visto prender parte agli interventi anche diversi deputati di altre commissioni». Saranno emendamenti «poco significativi», hanno commentato i rappresentati della Rete 29 aprile, Guido Mula e Alessandro Ferretti e «diciamo "no" pure ai concorsi contentino», che non risolveranno il problema delle università, ma serviranno solamente, rincarano la dose, «a mettere a tacere un dissenso che coinvolge più di 40 atenei e circa 10mila ricercatori che si sono rifiutati di fare didattica». «La riforma Gelmini è una legge importante», ha evidenziato il coordinatore del Cnru, Marco Merafina, ma ci deve essere «un segnale di apertura alle nostre istanze, che non sono solo i concorsi». Per sistemare 15-16mila ricercatori, la platea che secondo il Cnru ha i requisiti per passsare in seconda fascia, evidenzia Merafina, «ci vorrebbe almeno un miliardo". La nostra proposta è più conveniente: attribuire l'abilitazione ad associato solo ai più bravi e che «hanno fatto didattica certificata dalle facoltà per almeno sei anni e che mostrano di essere attivi nella ricerca superando i requisiti minimi scientifici già definiti dal Cun». Anche l'Adi, l'Associazione dottorandi e dottori di ricerca, in un documento presentato alla commissione parlamentare, ha avanzato alcune proposte di emendamento, come «l'introduzione di una rappresentanza dei dottorandi negli organi di vertice dell'Ateneo» e «la valorizzazione del titolo di dottore di ricerca». L'associazione 20 maggio critica aspramente, invece, «la precarizzazione della figura del ricercatore» prevista dal Ddl: «i nuovi contratti a tempo determinato - spiegano dall'associazione- non ha nulla a che vedere con la tenure track dei paesi anglosassoni, casomai dovrebbe essere chiamata tenure trash. Si produrrà un più numeroso e incerto precariato». Preoccupazione condivisa, questa, anche dall'Air, l'associazione della ricerca, che chiede piani di assunzioni certi «che indichino in prospettiva i numeri di quanti dovranno essere gli ordinari, gli associati e i ricercatori». Università/ Ricercatori in audizione Camera: fermate ddl Gelmini Rete 29 Aprile: governo ignora dissenso espresso oltre 40 atenei - Roma, 28 set. (Apcom) - Interrompere l'iter parlamentare del ddl Gelmini per aprire un'ampia discussione che coinvolga tutti i componenti universitari: a chiederlo alla VII commissione della Camera sono stati i ricercatori Guido Mula e Alessandro Ferretti, delegati della Rete 29 Aprile, in occasione dell'audizione parlamentare alla sulla riforma dell'università. I ricercatori - che hanno riaffermato l'indisponibilità a svolgere la didattica non obbligatoria - sostengono che i problemi che deriverebbero dall'approvazione del ddl Gelmini non riguardano soltanto "lo stato giuridico dei ricercatori strutturati, ma in egual misura anche il problema dell'allungamento del precariato pre-ruolo, la verticalizzazione degli organi di governo degli atenei, la mancanza di seri interventi in materia di diritto allo studio e non ultimi i finanziamenti al sistema". "Purtroppo - continuano i ricercatori - la relatrice del ddl on. Frassinetti, ha affermato che la discussione a suo parere c'è già stata a sufficienza, e quindi ci aspettiamo una rapida accelerazione del dibattito per approvare al più presto il ddl alla Camera, con qualche emendamento poco significativo". Secondo la Rete 29 Aprile l'intenzione del governo è "mettere a tacere un dissenso che coinvolge più di 40 atenei e 10.000 ricercatori, oltre che a molti precari della ricerca, studenti e professori". http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/09_settembre/28/universita_ricercatori_in_audizione_camera_fermate_ddl_gelmini,26265656.html?pmk=rsshttp://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno/notizie/scuola/2010/28-settembre-2010/universita-prof-ricercatori-vogliono-bloccare-lezioni-1703846891584.shtml; Università, prof e ricercatori vogliono bloccare le lezioni - Oggi incontro con Pasquino. Facoltà pronte allo sciopero - SALERNO — La protesta dei docenti e dei ricercatori contro la Finanziaria e la riforma Gelmini, dopo lo stop estivo degli esami e delle lezioni, riparte anche a Salerno. Oggi un gruppo di ricercatori in rappresentanza di tutte le facoltà dell’Ateneo si incontrerà con il rettore Raimondo Pasquino per discutere dell’attuale situazione universitaria e per verificare la possibilità di avviare un calendario di iniziative di protesta. Compresa l’ipotesi di rinvio dell’inizio dell’anno accademico a Salerno. Dopo la decisione di rinviare l’inizio delle attività alla Facoltà di Lettere e Filosofia, anche i corsi di Chimica della facoltà di Scienze potrebbero subire dei ritardi non rispettando, quindi, il calendario. Iniziative analoghe, inoltre, sono state già prese dalle università di Napoli (Federico II), Roma (Sapienza), Palermo e Bologna. A chiedere un rinvio dei corsi anche i ricercatori della facoltà di Ingegneria. Nei giorni scorsi, un gruppo di 60 componenti del consiglio di facoltà, ha inviato una lettera al preside Vito Cardone per chiedere di posticipare l’avvio dei corsi che, come da programma, sono partiti ieri. Sono già alcune settimane che, presso la facoltà di Ingegneria, serpeggia l’ipotesi di rinviare l’inizio delle attività didattiche ma, sino ad oggi, la questione non è stata presa in considerazione perché non è stato ancora convocato il consiglio di facoltà. Consiglio di facoltà che si terrà giovedì e in cui l’ipotesi di rinviare l’inizio delle attività didattiche sarà sicuramente affrontata. I ricercatori della facoltà di ingegneria, così come un buon numero di studenti rappresentati dall’Associazione Primavera e dal Gruppo Zenit, credono che sia il caso di fermarsi e riflettere sulla reale situazione in cui quest’anno prenderà il via l’attività. Nella lettera inviata al preside Cardone, infatti, si evidenzia come alcuni corsi sono stati rimandati al II semestre perché non ci sono docenti che possono svolgere le lezioni. Ma i professori, a quanto dicono i ricercatori e gli studenti, mancherebbero anche per dei corsi che devono partire già dal primo semestre. L’invito è di fermarsi per alcune settimane per decidere come affrontare queste criticità. *Carlo Gravina - 28 settembre 2010* http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=149831&v=2&c=1489&t=1 L'UNIONE SARDA - Cultura e istruzione : Stop alle lezioni per solidarietà con i ricercatori - 28.09.2010 - Niente lezioni fino a nuovo ordine. I corsi delle Facoltà di Agraria, Scienze politiche, Veterinaria, Scienze matematiche, fisiche e naturali non partono: i presidi e i Consigli di Facoltà hanno deciso di sospendere l'inizio delle lezioni per spalleggiare la protesta dei ricercatori, messi all'angolo dalla riforma universitaria targata Gelmini. Le quattro Facoltà, disattendendo l'appello del rettore, Attilio Mastino, a congelare la protesta per non compromettere il normale andamento della didattica, hanno deciso di mettere in stand by gli insegnamenti. Aspettano di ricevere buone notizie dal Parlamento, dove è in discussione la riforma universitaria. Se arriveranno riposte convincenti, le lezioni partiranno il 18 ottobre, con un ritardo di due settimane sul consueto tabellino di marcia. Se invece la riforma sarà approvata relegando i ricercatori a un ruolo di ultimissimo piano, l'Università di Sassari non sarà in grado di garantire il regolare svolgimento dei corsi. Altre Facoltà potrebbero aderire in questi giorni al blocco delle lezioni. Per oggi è in programma un'assemblea con ocenti, ricercatori e studenti della Facoltà di Lingue, e anche qui tira aria di sospensione dei corsi. I ricercatori dell'Ateneo sassarese tengono in piedi, come docenti, circa un quarto dei corsi attivati con l'offerta formativa delle Facoltà. In tutto all'Ateneo di Sassari sono 250 i ricercatori: tutti in stato di agitazione. La protesta ha trovato l'appoggio di molti professori, che hanno deciso di non coprire i corsi lasciati vacanti dai ricercatori. Il Consiglio di Facoltà di Agraria è stato il primo a delibare, all'unanimità, per il blocco temporaneo dei corsi: «Non si può sempre far finta di nulla», spiega il preside, Pietro Luciano, «quello che subirebbero i ricercatori secondo quanto previsto dal disegno di legge Gelmini sarebbe un'autentica ingiustizia. L'offerta formativa dell'università si basa sul loro apporto. Sono fondamentali, indispensabili e svolgono a tutti gli effetti funzioni di docenti». La solidarietà ai ricercatori in lotta era arrivata anche dal Senato accademico, anche se stemperata dalla successivo appello del rettore, che pur condividendo in pieno le ragioni della protesta, aveva chiesto di non paralizzare l'attività didattica dell'Ateneo. VINCENZO GAROFALO - http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/09/28/sapienza-slitta-anno-accademico-ferme-anche-psicologia.html; Sapienza, slitta l'anno accademico ferme anche Psicologia e Scienze - Repubblica — 28 settembre 2010 pagina 5 sezione: ROMA - FACOLTÀ dopo facoltà dilaga la protesta nelle università capitoline. Una rivolta contagiosa contro tagli e riforme che sta bloccando la didattica. Alla Sapienza si fermano ora anche Psicologia 1 e Scienze. Nella giornata di ieri i rispettivi Consigli di Facoltà hanno approvato il rinvio delle lezioni che sarebbero dovute partire proprio questa settimana. Tutto rimandato al 18 ottobre a Scienze, la mega Facoltà che comprende dipartimenti importanti come Fisica, Matematica, Biologia, Chimica, Informaticae Geologia. Sine die, invece, ovvero a data da destinarsi la ripresa dei corsi a Psicologia 1 votata quasi all'unanimità con un solo docente contrario e un astenuto. Una cosa è certa: tra i banchi non si tornerà comunque prima di metà ottobre quando si conoscerà il destino e il contenuto definitivo del progetto di riforma dell'università firmato dal ministro Gelmini che dovrebbe approdare alla Camera, in anticipo, il 4 ottobre. Una decisione estrema in linea però con il documento approvato nell'ultimo Senato Accademico della Sapienza giovedì scorso in cui docenti, presidi e ricercatori denunciavano: «In tali condizioni non saremo in grado di far partire l'anno accademico 2010-2011». E subito rilanciata dal rettore Luigi Frati nel suo ultimatum al governo: «Senza fondi non si parte». Prima di Scienze e Psicologia 1 sono entrate in mobilitazione Ingegneria, Lettere e Filosofia, le due Facoltà di Architettura Quaroni e Valle Giulia e Scienze delle Comunicazioni. Una rivolta contro i tagli al Fondo di finanziamento ordinario degli Atenei e in sostegno alla protesta dei ricercatori indisponibili a salire in cattedra se prima non verrà riconosciuto loro lo status giuridico ed economico di docenti ed una reale possibilità di carriera universitaria. Già da oggi, poi, partirà la prima settimana di proteste fuorie dentro gli atenei. Stamattina a Fisica si svolgerà l'assemblea studentesca per decidere le forme di lotta: lezioni in piazza, di domenica porte aperte all'università e cortei. Il 30 toccherà a Ingegneria, poi sarà la volta di Filosofia. Il 4 ottobre, invece, nella Facoltà di Architettura Quaroni il preside Renato Masianiei professori spiegheranno alle matricole le ragioni della protesta, mentre ricercatori e collettivi studenteschi assedieranno Montecitorio. - /VIOLA GIANNOLI/ <http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/salerno/notizie/scuola/2010/28-settembre-2010/universita-prof-ricercatori-vogliono-bloccare-lezioni-1703846891584.shtml> http://www.repubblica.it/scuola/2010/09/28/news/altra_riforma_gelmini-7522082/ "Riforma Gelmini non emendabile" ecco la contro-proposta degli studenti - Link, il coordinamento degli studenti universitari nato dall'Onda, ha presentato "Altra riforma", la sua idea di scuola discussa oggi in commissione Cultura alla Camera dei deputati. Elaborata dopo mobilitazioni, dibattiti e assemblee /di GIULIA CERINO/ *ROMA* - "La riforma Gelmini non è emendabile". Ne serve una diversa, completamente nuova. Insomma, un'"AltraRiforma ^1 <http://www.wikisaperi.netsons.org/mediawiki/index.php?title=AltraRiforma>" costruita dal basso, costruita sulla base dei suggerimenti e delle proposte raccolte lungo il percorso di iniziative, mobilitazioni, dibattiti e assemblee inaugurato a settembre dell'anno. Come quella presentata da Link, il coordinamento degli studenti universitari ^2 <http://www.coordinamentouniversitario.it/> nato dall'Onda, e discussa oggi in commissione Cultura alla Camera dei deputati. A esporre il contenuto della contro-proposta è stato Claudio Ricci, ex studente dell'università di Bari ora fuori sede a Roma e portavoce del coordinamento. Ad ascoltarlo i rappresentati della maggioranza e dell'opposizione: da Valentina Aprea (Pdl) a Giovanni Bachelet (Pd), da Ferdinando Latteri (Mpa) a Renzo Lusetti (Udc). "Hanno tentato di rassicurarci - spiega Ricci - Ma la verità è che la legge Gelmini è prossima all'approvazione. Ecco perché abbiamo chiesto di essere ricevuti ora. Perché non possano dire di 'non aver avuto alternative all'approvazione'". L'alternativa per Link c'è. Ed è tutta contenuta nelle tre pagine dell'Altrariforma, suddivise per temi: "Diritto allo studio", "Governance, rappresentanza e partecipazione", "Finanziamenti e contribuzione studentesca". Per ogni argomento, gli studenti hanno individuato i punti corrispondenti contenuti nella legge Gelmini e li hanno "emendati". Uno ad uno. Riga per riga. *"Merito e non onore"*. Partendo dalle borse di studio che "stando alla legge Gelmini - spiega Ricci - dovrebbero tramutarsi in 'prestiti d'onore'. In altre parole, invece di usufruire del denaro pubblico - che tra l'altro viene dalle tasse che pagano le nostre famiglie - gli studenti sono chiamati a chiedere un 'prestitò in denaro da restituire dopo sei anni dalla laurea. Una previsione, questa, da fermare prima che il denaro messo a disposizione per le borse di studio venga prosciugato". Nel 2009 i fondi per le borse erano di 246 milioni di euro. Oggi sono di 99 milioni. "Nel 2011 - continua Ricci - si prevede che scendano a 76 milioni". Per questo, Link, alla voce "diritto allo studio", ha avanzato una proposta: la copertura delle borse mediante un incremento dei trasferimenti statali alle regioni. Per raggiungere l'obiettivo, l'università non dovrebbe fare altro che investire la cifra stimata - pari a 100 milioni di euro - e coprire gli oltre 30 mila studenti che per legge avrebbero diritto ad accedere ad una borsa ma che in pratica non la ricevono. E non è finita. Raggiunto questo obiettivo, gli studenti puntano all'ampliamento degli idonei a ricevere borse e premi, alla completa abolizione del prestito d'onore "in ogni forma che preveda l'indebitamento perché l'incentivazione al merito va perseguita con opportunità di formazione di qualità e non con mance monetarie". *Erasmus*. Per facilitare l'accesso, il diritto allo studio e alla conoscenza Link ha previsto che agli studenti venga fornita una carta di cittadinanza studentesca per l'accesso gratuito ai contenuti culturali. Perché teatro, arte, e musica sono elementi formativi. Come lo è anche l'Erasmus. "Per i progetti di mobilità europea, l'integrazione ministeriale va aumentata". La quota versata ai vincitori di borsa varia infatti tra i 120 e i 230 euro al mese. Una cifra irrisoria confrontata con il costo della vita in occidente, tanto più se si considera che "la concessione del denaro è sempre a posteriori. Quindi noi chiediamo che almeno una parte venga versata al momento della partenza, prevedendo una differenziazione a seconda del costo della vita del paese di destinazione". Il tutto corollato, al punto 13, da una dichiarazione di guerra da parte di Link all'evasione fiscale nella contribuzione universitaria. "Un obiettivo raggiungibile - dicono - solo se accompagnato da un sistema di tasse equo". *Quoziente e rispetto delle soglie*. Rispetto della soglia del 20 per cento come quota di bilancio, restituzione agli studenti dei fondi prelevati in eccesso dagli atenei che negli ultimi anni hanno superato il limite di tassazione massima consentita per legge, dure sanzioni per quegli atenei che nei prossimi anni lo supereranno, aumento dei controlli sulle dichiarazioni dei redditi e firma di una convenzione tra università e Guardia di Finanza perché "chi evade le tasse ruba la borsa di studio a un altro studente". Il piano sulla contribuzione studentesca preparato da Link è rigoroso. In tema, si propone una vera e propria rivoluzione da compiere "tramite la creazione di sistemi di tassazione a fasce più ampie delle attuali o con l'utilizzo di coefficenti specifici che incidano in maniera sempre minore sui redditi più bassi". A questo, va accostata la proposta di ridurre i contributi studenteschi per quelle famiglie con più di un figlio iscritto all'università, stabilendo di fatto un quoziente familiare universitario. Link ha pensato a tutto. Anche a quelle famiglie che vedono modificarsi la propria condizione economica rispetto all'anno precedente: "Richiediamo l'istituzione di un fondo specifico integrativo chre copra le tasse di chi che non può pagarle ma vuole andare studiare". *"Siamo d'accordo ma..."*. Per Ricci, la legge 'epocale' in esame al Parlamento non è tutta da buttare. "Ci sono tre punti condivisibili - spiega - Peccato che siano positivi ma ininfluenti". Secondo la Gelmini, bisogna porre un limite al mandato dei rettori. "Bene, ma mi dispiace dirlo, questa regola c'è già. Anzi. A Bari il rettore può solo essere eletto due volte per massimo tre anni. Nella legge Gelmini, invece, si prevede che il mandato sia di massimo quattro anni per massimo due elezioni. In altre parole, oltre a non cambiare la sostanza, invece di accorciarsi la carica si allunga". Poi c'è il codice etico, punto di riferimento per regolare le corrette relazioni sia interne che esterne all'Università. Per la Gelmini ci vogliono delle sanzioni tali da evitare che qualcuno lo violi. "Noi siamo d'accordo - spiegano da Link. Ma il problema è che nella legge non si spiega quali e in cosa consistano le sanzioni". E non è finita. Con l'approvazione della riforma dell'università voluta dal ministro, gli organi decisionali degli atenei saranno composti da un importante numero di rappresentanti degli studenti. "Anche su questo punto siamo ovviamente d'accordo. Ma ci dispiace dirlo, nelle università italiane questo già avviene. Tant'è vero che si vota per i rappresentanti alle elezioni". *Governance*. Piuttosto - spiega Ricci - si tratta di abolire il Consiglio nazionale degli studenti universitari, sostituendolo con una conferenza nazionale studenti-Miur (ministero dell'Istruzione e dell'Università) da finanziare con il budget attualmente destinato ai gettoni di presenza del Cnsu. Infine, per Link la presenza degli studenti nei nuclei di valutazione deve diventare "obbligatoria, nel senso che per legge dobbiamo essere presenti al momento di prendere decisioni sui temi che ci competono". Senza che qualcuno - magari esterno all'istituto - possa scavalcarli. "Dico questo - puntualizza Ricci - perché presto, accanto a noi nei consigli, ci saranno i privati, che di solito decidono in pochi". Quindi, per evitare che gli atenei italiani diventino "esamifici", Link fa tre ultime proposte: dare spazio agli strumenti di democrazia diretta, come il referendum studentesco, adottare uno statuto dei diritti degli studenti e istituire delle assemblee di facoltà periodiche ed ufficiali. Non per protestare contro tutto e andare sempre contro tutti, "come credono in molti", ma per rafforzare le relazioni tra studenti e rappresentanti. (28 settembre 2010) - http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/09/28/statale-solidarieta-di-medicina-ai-ricercatori.html - Statale, solidarietà di Medicina ai ricercatori Repubblica — 28 settembre 2010 pagina 6 sezione: MILANO - SOLIDARIETÀ e appoggio alla protesta dei ricercatori. Anche la facoltà di Medicina della Statale, riunita ieri in consiglio, ha espresso «preoccupazione» per alcuni punti della riforma Gelmini e si è dichiarata in linea con le posizioni dei ricercatori. L' anno accademico è iniziato, ma gli insegnamenti a loro assegnati sono stati spostati al 15 ottobre «in attesa che si definiscano i contenuti del Ddl». Il consiglio, con un secondo documento, chiede inoltre al governo di «conservare il ruolo delle facoltà, in particolare quella di Medicina, raccordo con il mondo ospedaliero». © RIPRODUZIONE RISERVATA - /(l.d.v.)/ http://www.studenti.it/universita/riforma/adi-camera-deputati-proteste-ddl-gelmini.php - L'ADI alla Commissione Cultura della Camera: "Il DDL Gelmini non serve a risolvere i problemi" - L'audizione è stata l'occasione, dicono i dottorandi, "per denunciare la brusca accelerazione dei tempi parlamentari, che rischia di svuotare di qualsiasi significato il confronto con le diverse componenti dell'Università". Il DDL secondo l'ADI non risolve il problema della proliferazione delle forme contrattuali precarie e non prevede alcuna tenure track per i ricercatori - I ricercatori universitari contro la riforma Gelmini: «O cambia o proseguiremo la protesta» di Claudio Tucci - I ricercatori universitari chiedono alla Camera di modificare il Ddl Gelmini e annunciano battaglia: «se non avremo risposte positive, continueremo a dichiararci indisponibili alla didattica, l'unico strumento di protesta che abbiamo», hanno sottolineato ieri in audizione alla commissione Cultura di Montecitorio, Università/ Ricercatori in audizione Camera: fermate ddl Gelmini - Rete 29 Aprile: governo ignora dissenso espresso oltre 40 atenei - Roma, 28 set. (Apcom) - Interrompere l'iter parlamentare del ddl Gelmini per aprire un'ampia discussione che coinvolga tutti i componenti universitari: a chiederlo alla VII commissione della Camera sono stati i ricercatori Guido Mula e Alessandro Ferretti, delegati della Rete 29 Aprile, in occasione dell'audizione parlamentare alla sulla riforma dell'università. I ricercatori - che hanno riaffermato l'indisponibilità a svolgere la didattica non obbligatoria - sostengono che i problemi che deriverebbero dall'approvazione del ddl Gelmini non riguardano soltanto "lo stato giuridico dei ricercatori strutturati, ma in egual misura anche il problema dell'allungamento del precariato pre-ruolo, la verticalizzazione degli organi di governo degli atenei, la mancanza di seri interventi in materia di diritto allo studio e non ultimi i finanziamenti al sistema". "Purtroppo - continuano i ricercatori - la relatrice del ddl on. Frassinetti, ha affermato che la discussione a suo parere c'è già stata a sufficienza, e quindi ci aspettiamo una rapida accelerazione del dibattito per approvare al più presto il ddl alla Camera, con qualche emendamento poco significativo". Secondo la Rete 29 Aprile l'intenzione del governo è "mettere a tacere un dissenso che coinvolge più di 40 atenei e 10.000 ricercatori, oltre che a molti precari della ricerca, studenti e professori".
  • 29 set '10 - Consueti aggiornamenti dall'ANDU: 1. Dimissioni contro il DDL. A Torino dimissioni dalle cariche contro il DDL. Per leggere l'articolo cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/04/03/a-torino/ 2. Assembea nazionale dei precari. A Bologna l'8 ottobre 2010 Assemblea nazionale dei precari della ricerca e della docenza. Per leggere la notizia cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/04/12/a-bologna/ 3. Nuova intervista all'ANDU su DDL e CRUI. Intervista di Ustation.it al coordinatore nazionale dell'ANDU. Per ascoltare l'intervista cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/ 4. "Se i ricercatori non insegnano piu'". Lettera al Sole 24-ore dove, tra l'altro, e' scritto che il DDL "estende notevolmente il gia' troppo diffuso precariatoa, restringe gli spazi di democrazia e mette a esaurimento il ruolo dei ricercatori.". Per leggere la lettera cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/04/03/a-torino/ 5. A Messina. Assemblea Ateneo e SA contro DDL. Il 30 ottobre 2010 alle 16 Assemblea di Ateneo dei Docenti aperta agli studenti. Il SA rinvia l'inizio delle lezioni. Per leggere l'avviso dell'Assemblea e l'articolo sul SA cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/01/17/a-messina/
  • 28 set '10 - Consueti aggiornamenti dall'ANDU: 1. "Rettori, dimettetevi dalla CRUI". I ricercatori pugliesi chiedono le dimissioni dei Rettori dalla CRUI e invitano a estendere e a intensificare la mobilitazione contro il DDL. L'ANDU ricorda che i Rettori sono eletti dagli Atenei. L'ANDU ritiene che i Rettori che non condividono le proteste degli Atenei dovrebbero dimettersi volontariamente dalla carica di rettorre, altrimenti dovrebbero essere costretti alle dimissioni. Per leggere i documenti dei ricercatori pugliesi cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/06/15/a-bari/ 2. Aggiornamento. A Messina Assemblea Ateneo. Il 30 settembre 2010 alle ore 16 si terra' l'Assemblea di Ateneo dei docenti (ordinari, associati, ricercatori, precari) aperta agli studenti. Per leggere la 'locandina' aggiornata dell'Assemblea cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/01/17/a-messina/
  • 27 set '10 - Di particolare interesse - Perché uno studente protesta nell'università della Gelmini e di Tremonti - http://www.bresciapoint.it/informazione/977-perche-uno-studente-protesta-nelluniversita-della-gelmini-e-di-tremonti.html
  • 27 set '10 - Di particolare interesse - Ricercatori agli studenti: “Ecco perché la protesta interessa anche voi” - http://www.universita.it/blocco-didattica-ricercatori-scrivono-studenti/
  • 27 set '10 - Protesta all'Università di Cagliari: posticipato di 10 giorni l'inizio dei corsi - http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/197531
  • 27 set '10 - Gli indisponibili - dal 1 ottobre in tutte le facoltà d'Italia, la sfida del 2010 - http://www.uniriot.org/uniriotII/index.php?option=com_content&view=article&id=1884:gli-indisponibili-inizia-lanno-accademico-2010&catid=86:speciali&Itemid=288
  • 27 set '10 - All’UniCal una nuova associazione studentesca pro beni Culturali - http://www.amanteaonline.it/amantea/html/AllUniCal-una-nuova-associazione-studentesca-pro-beni-Culturali-794738.html
  • 27 set '10 - UNIVERSITÀ: RICERCATORI A STUDENTI, AIUTATECI A DARVI FUTURO - http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=55497&idsezione=1
  • 27 set '10 - Università, scure sui ricercatori, Ma Bergamo è in controtendenza - http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/157065_universit_scure_sui_ricercatori_ma_bergamo__in_controtendenza/
  • 26 set '10 - LA NOTA - Università: merito, qualità, valutazione... - http://www.altromolise.it/notizia.php?argomento=universita&articolo=44727
  • 26 set '10 - Università, al Centro-Nord le migliori: Torino, poi Trento, Bologna e Camerino - Nella Capitale Roma Tre davanti a Tor Vergata e Sapienza - http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=120402&sez=HOME_SCUOLA
  • 26 set '10 - Università/Ricercatori a studenti:ddl Gelmini danneggia pure voi - http://www.apcom.net/newscronaca/20100926_204624_4cf5b46_98340.html
  • 26 set '10 - La riforma Gelmini - Tagli, le lauree all’aperto «Università su una strada» Padova, clamorosa protesta a Scienze matematiche: dottori in Informatica sotto la pioggia. Studenti divisi: «Che scomodo». «No, giusto così» - http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/universita/2010/25-settembre-2010/tagli-lauree-all-aperto-universita-una-strada-1703830152292.shtml
  • 26 set '10 - Università/ Ricercatori non seguono Gelmini: stop incarichi prof - http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/09_settembre/25/universita_ricercatori_non_seguono_gelmini_stop_incarichi_prof,26220092.html
  • 26 set '10 - La Lega vuole i Test di Ammissione su base etnica - http://www.universinet.it/test-di-ammissione/tg-ammissione/4333-la-lega-vuole-i-test-di-ammissione-su-base-etnica.html
  • 26 set '10 - SCUOLA E UNIVERSITA’: AUTUNNO CALDO PER LA GELMINI - http://www.mediapolitika.com/wordpress/archives/9569
  • 26 set '10 - UNIVERSITA' - Accordo tra Tor Vergata e Roma Tre contro i tagli, esami e corsi in comune - I due atenei siglano l'intesa contro la stretta economica. "Per gli iscritti lezioni in entrambi gli atenei. Crediti e voti saranno riconosciuti nella sede di appartenenza" - http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/09/25/news/tor_vergata-roma_tre_l_accordo_contro_i_tagli_esami_e_corsi_in_comune-7416382/
  • 26 set '10 - "Una settimana per il futuro dell'università" : delibera del Senato Accademico - http://www.magazine.unibo.it/Magazine/Notizie/2010/09/24/Delibera_del_Senato.htm
  • 26 set '10 - COORDINAMENTO NAZIONALE - La lotta dei precari: «No all'attacco contro l'istruzione pubblica» - Ricercatori e docenti insieme per creare “un coordinamento nazionale”. Appuntamento al 7 ottobre - http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/10_settembre_25/proteste-ricercatori-1703831868323.shtml
  • 26 set '10 - Di particolare interesse - Le dinastie di docenti nelle università siciliane. Un’inchiesta di Repubblica svela gli strani casi di omonimia - http://www.siciliainformazioni.com/giornale/103946/parentopoli-universit.htm
  • 26 set '10 - UNIVERSITA': PDL CONTRO PROPOSTA LEGA LOMBARDIA, DISCRIMINA - http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201009241548-eco-rt10222-universita_pdl_contro_proposta_lega_lombardia_discrimina
  • 26 set '10 - SCUOLA / Gelmini, il nuovo ordinamento dell’università italiana - http://www.direttanews.it/2010/09/25/scuola-gelmini-il-nuovo-ordinamento-delluniversita-italiana/
  • 26 set '10 - RETTORI: AMICI DELLA GELMINI, NEMICI DELL'UNIVERSITA' - http://www.coordinamentouniversitario.it/index.php?option=com_content&view=article&id=87%3Arettori-amici-della-gelmini-nemici-delluniversita&catid=34%3Acomunicati&Itemid=60
  • 26 set '10 - Di particolare interesse - INCHIESTA ITALIANA - Ecco parentopoli dei prof, le grandi dinastie degli atenei - Sorprendenti risultati di una ricerca sull'omonimia: in alcune università è 10 volte superiore alla media. Per arginare il fenomeno sono stati bloccati dei concorsi e i ricercatori protestano: a pagare sono i figli di nessuno. Dove ci sono maggiori intrecci la qualità della produzione è inferiore agli standard di DAVIDE CARLUCCI e GIULIANO FOSCHINI - http://www.repubblica.it/scuola/2010/09/24/news/parentopoli_atenei-7372673/?ref=HREC1-7
  • 26 set '10 - I RICERCATORI PRENDONO LA PAROLA: VOGLIAMO UN'UNIVERSITA' CHE AIUTI L'ITALIA A CRESCERE - http://normanno.com/articolo.php?id=AS2010-09-24-2810
  • 26 set '10 - Università/ Domani assemblea ricercatori, ultime 'mosse' anti ddl - http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/9_settembre/23/universita_domani_assemblea_ricercatori_ultime_mosse_anti_ddl,26188846.html
  • 26 set '10 - Sciopero dei ricercatori, l'Università pronta a precettare i "baroni" - La facoltà di medicina è pronta a precettare ordinari e associati perché tengano le lezioni, finora affidate ai ricercatori che in segno di protesta hanno rifiutato l’incarico. Questo è l’orientamento che, lunedì, potrebbe approdare nella seduta del consiglio di facoltà chiamato a pronunciarsi sui carichi didattici - http://bari.repubblica.it/cronaca/2010/09/23/news/sciopero_dei_ricercatori_l_universit_pronta_a_precettare_i_baroni-7368972/
  • 26 set '10 - Università: Roma, stop lezioni a scienze comunicazione - http://www.rassegna.it/articoli/2010/09/23/66788/universita-roma-stop-lezioni-a-scienze-comunicazione
  • 26 set '10 - Università/ Unione universitari: Gelmini non convoca studenti - http://www.tendenzeonline.info/apcom/view.php?s=20100923_000241.xml
  • 26 set '10 - Università, rinvio delle lezioni i rettori italiani isolano Bologna - Oggi la conferenza della Crui a Roma. Pur condividendo le preoccupazioni dei ricercatori, l'inizio dell'anno accademico non sarà rinviato come invece accadrà all'Alma Mater. La proposta di Dionigi ai colleghi non è stata accolta: "Necessario garantire agli studenti corsi regolari" - http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/09/23/news/universit_rinvio_delle_lezioni_i_rettori_bocciano_bologna-7363055/
  • 26 set '10 - La Lega in cattedra: "Test anti-meridionali in ogni università" - http://www.ilgiornale.it/milano/la_lega_cattedra_test_anti-meridionali_in_ogni_universita/universita_milano-lega_nord-test_anti_meridionali-universita-milano/24-09-2010/articolo-id=475521-page=0-comments=1
  • 26 set '10 - La Sapienza - Rinvio dell'inizio delle lezioni - http://www.comunicazione.uniroma1.it/testo.asp?id=4171
  • 26 set '10 - I segnali di fumo di Mariastella Gelmini e quelli di forza dei ricercatori - http://www.gennarocarotenuto.it/13919-i-segnali-di-fumo-di-mariastella-gelmini-e-quelli-di-forza-dei-ricercatori/
  • 26 set '10 - Il Senato Accademico dell’Università di Sassari, riunito in data 14 settembre 2010, preso atto che prosegue tra vivaci proteste il percorso parlamentare del Disegno di Legge Gelmini di riforma degli Atenei approvato dal Senato della Repubblica e ora in fase di discussione alla Camera; preoccupato... - http://www.uniss.it/documenti/resoconti/sa-14-sett-2010/ricercatori.pdf
  • 26 set '10 - Di particolare interesse - Da Rete 29 Aprile, lettera ai membri della commisisone della Camera - http://www.rete29aprile.it/forum/20-ddl-1905-cosiddetta-qriformaq-delluniversita/143-lettera-ai-membri-della-commisisone-della-camera.html#143
  • 26 set '10 - Di particolare interesse - Quando le parole sono bruscolini: i ministri Gelmini e Tremonti e la protesta dei ricercatori- http://www.rete29aprile.it/comunicati-stampa/quando-le-parole-sono-bruscolini-i-ministri-gelmini-e-tremonti-e-la-protesta-dei-ricercatori.html
  • 26 set '10 - Di particolare interesse - Conferenza stampa dei ministri Gelmini e Tremonti sui temi dell'Università - http://www.governo.it/GovernoInforma/Multimedia/dettaglio.asp?d=59915 - http://video.palazzochigi.it/gelminitremonti20100922.asx
  • 26 set '10 - Riforma Universitaria e risorse finanziarie: comunicato della Giunta CRUI - Roma, 22 settembre 2010 - http://www.rete29aprile.it/forum/20-ddl-1905-cosiddetta-qriformaq-delluniversita/142-comunicato-della-giunta-crui.html#142
  • 26 set '10 - Arriva la Notte dei Ricercatori - http://www.notiziarioitaliano.it/emiliaromagna/saluteetecnologia/52163/arriva-la-notte-dei-ricercatori.html
  • 26 set '10 - Università: i fuorisede spendono 7mila euro in più - http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=37524
  • 26 set '10 - Università/ Pd: Tremonti cominci a ridare il maltolto - Ghizzoni: Governo ha scippato 1,5 miliardi di euro ad atenei - http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2010/09_settembre/22/universita_pd_tremonti_cominci_a_ridare_il_maltolto,26174480.html
  • 26 set '10 - Università, l'ultima tentazione della Lega: "Precedenza ai giovani lombardi nei test" - Emendamento del Carroccio al Pirellone: si valuti la residenza invece del voto di maturità - Ma c'è di più: il partito di Bossi chiede anche una quota di programmi "padani" nelle scuole - http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/09/22/news/universit_l_ultima_tentazione_della_lega_precedenza_agli_studenti_lombardi_nei_test-7330113/
  • 26 set '10 - La Sapienza alla canna del gas, Il Rettore batte cassa al governo - Botta e risposta tra il ministro Gelmini e Frati che denuncia: conti in rosso, ci servono 70-80 milioni. Arriverà il commissario. - http://www.iltempo.it/2010/09/23/1203115-sapienza_alla_canna_rettore_batte_cassa_governo.shtml?refresh_ce
  • 26 set '10 - Ricercatori sul piede di guerra, anno accademico a rischio - http://www.bresciaoggi.it/stories/Cronaca/185616_ricercatori_sul_piede_di_guerra_anno_accademico_a_rischio/
  • 26 set '10 - Università Gelmini e Tremonti: a dicembre arrivano i fondi - http://www.ilgiornale.it/interni/universita_gelmini_e_tremonti_dicembre_arrivano_fondi/23-09-2010/articolo-id=475199-page=0-comments=1
  • 26 set '10 - Esami di Chimica di notte, Scienze in ammutinamento - Il Bo in trincea: per la prima volta il Consiglio della Facoltà non approva l’assetto didattico. Corsi al palo - http://corrieredelveneto.corriere.it/padova/notizie/universita/2010/21-settembre-2010/esami-chimica-notte-scienze-ammutinamento-1703801088589.shtml
  • 26 set '10 - Dimezzati i dipartimenti dell'università di Roma La Sapienza - I tagli della riforma Gelmini hanno dimezzato i dipartimenti dell'università di Roma La Sapienza. Da 23 passano a 11. Oggi il rettore ha espresso tutta la sua perplessità per i tagli. Servizio di Rita Cavallo - http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7912eee3-d334-47f7-98eb-e9e32863ad16-tg3.html
  • 26 set '10 - UNIVERSITA': GELMINI A RICERCATORI, DISCUTIAMO MA NO A STOP ATTIVITA' - http://www.asca.it/news-UNIVERSITA___GELMINI_A_RICERCATORI__DISCUTIAMO_MA_NO_A_STOP_ATTIVITA_-950950-ora-.html
  • 26 set '10 - UNIVERSITA': VITA, PROVENTI ASTA FREQUENZE DIGITALI FINANZINO RICERCA - http://www.asca.it/news-UNIVERSITA___VITA__PROVENTI_ASTA_FREQUENZE_DIGITALI_FINANZINO_RICERCA-950949-ORA-.html
  • 26 set '10 - ATENEI IN RIVOLTA - Frati: "Se non arrivano i soldi l'anno accademico non partirà" - Mi rifiuto di approvare il bilancio preventivo 2011 in rosso e di vendere gli immobili per fare cassa", ha detto il rettore della Sapienza pronto a dimettersi. L'appello alla Conferenza dei rettori: "All'università manca un miliardo. La politica è restia a tagliare se stessa e gli sprechi, bisogna farglielo capire" - http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/09/22/news/universit_frati-7312958/
  • 26 set '10 - Di particolare interesse - Decreto Ministeriale 22 settembre 2010 n. 17, Requisiti necessari dei corsi di studio - http://attiministeriali.miur.it/anno-2010/settembre/dm-22092010.aspx
  • 26 set '10 - 1. Un Rettore: "CRUI non autorevole". Il Rettore di Perugia sostiene che "la Crui non ha piu' quell'autorevolezza che le puo' consentire di mettersi in un confronto serio con il governo. Non ne ha la forza, anche perche' e' sostenuta da nessuno, e anzi e' stata delegittimata in parte dalla stampa e da interessi contrapposti: nord e sud, atenei privati e non ...". L'Assemblea della CRUI, nonostante la sua non "autorevolezza", ha confermato il sostegno al 'suo' DDL, invitando a interrompere la mobilitazione contro lo stesso DDL. In realta' la CRUI conta 'solo' perche' e' utile all'approvazione del DDL voluto dalla Confindustra e sostenuto di fatto da tutti i Gruppi parlamentari. Un DDL che consegna totalmente gli Atenei ai Rettori. E alla Camera si sta operando un 'golpe' con la decisone di accelerare l'approvazione del DDL, antipandone la discussione in Aula al 5 ottobre prossimo: questa e' la risposta provocatoria a un movimento sempre piu' grande e consapevole che si oppone alla definitiva demolizione dell'Universita' statale. I Rettori sono eletti dagli Atenei. I Rettori che non condividono le proteste degli Atenei dovrebbero dimettersi volontariamente, altrimenti dovrebbero essere costretti alle dimissioni. Per leggere l'intervista al Rettore di Perugia, la mozione della CRUI e un articolo cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/ 2. Documenti delle Assemblee nazionali dei Ricercatori. Il 17 e il 24 settembre 2010 si sono svolte le Assemblee nazionali dei ricercatori. Per leggere i documenti approvati cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/ 3. I nuovi "requisiti necessari per i corsi di studio". Il Ministero il 22 settembre 2010 ha emanato i nuovi "requisiti necessari per i corsi di studio". Per leggere il decreto ministeriale cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/04/20/fallimento-3-2/ 4. SA Palermo contro DDL. Il Senato Accademico dell'Universita' di Palermo contro il DDL rinvia l?inizio dell?Anno Accademico. Per leggere il documento del SA cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/03/18/a-palermo/ 5. A Messina Assemblea Ateneo. Il 30 settembre 2010 alle ore 16 si terra' l'Assemblea di Ateneo dei docenti (ordinari, associati, ricercatori, precari) aperta agli studenti. Per leggere la 'locandina' dell'Assemblea cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/01/17/a-messina/
  • 25 set '10 - Rassegna stampa da [Discussione RU]di oggi: Caos atenei, tutti contro le promesse del governo «Tra qualche giorno ci sarà un passaggio cruciale per la formazione della coscienza critica delle nuove generazioni: spiegare agli universitari perché il prof non c’è», dice uno studente. E allora saranno assemblee col megafono e riunioni, rabbia e striscioni più di
    adesso, perché ora nei corridoi si aggira solo chi deve fare esami. Intanto continua la mobilitazione nelle università italiane: diecimila ricercatori hanno deciso di non prestarsi alla docenza, l’inizio delle lezioni è a rischio in decine di atenei in tutta la Penisola e, mentre studenti e ricercatori (ieri la loro notte bianca su radio e tv web) annunciano sit in piazza Montecitorio contestualmente alla discussione del ddl Gelmini, l’università si prepara a tre giorni di mobilitazione negli atenei dal 4 al 6 ottobre. http://www.unita.it/news/scuola/103884/caos_atenei_tutti_contro_le_promesse_del_governo; Protesta dei ricercatori universitari: «I tagli sono una minaccia per il futuro» «Alla Sapienza su 223 bandi per corsi di concorso si sono avute 30 risposte». Timori per la fuga degli studenti http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_settembre_24/protesta-ricercatori-la-sapienza-universita-1703828143220.shtml; Atenei, continua protesta ricercatori - Ieri - 19.51 - http://it.notizie.yahoo.com/10/20100924/tso-atenei-continua-protesta-ricercatori-ecf2551.html; Atenei, continua protesta ricercatori ''Fino a quando non ci saranno risposte dalle istituzioni'' http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_spettacolo_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=369532&IDCategoria=2693; Università. La solidarietà degli studenti ai ricercatori: in gioco c’è il futuro dell’intero sistema universitario I giovani chiedono, però, che qualsiasi forma di agitazione venga prima discussa con le rappresentanze studentesche http://www.tempostretto.it/8/index.php?location=articolo&id_articolo=43941; Università, la protesta s'allarga niente corsi per 300 ricercatori - Repubblica — 24 settembre 2010 pagina 2 sezione: FIRENZE - OLTRE trecento ricercatori dell'università di Firenze quest'anno non terranno i corsi per protestare contro la riforma dell'università.http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/09/24/universita-la-protesta-allarga-niente-corsi-per.html; venerdì 24 settembre 2010 - L’università che si oppone - Parecchio tempo fa, quando ero studente, avevo partecipato a qualche assemblea della “Pantera“, un movimento studentesco che si opponeva alla riforma dell’università proposta dell’allora ministroRuberti. Quel progetto di riforma prevedeva una trasformazione in senso “privatistico” delle Università italiane (neanche lontanamente comparabile alla riforma Gelmini, Ruberti l’università la conosceva bene). La conoscenza della riforma da parte degli studenti era piuttosto confusa. Quando la discussione, tra i fisici, intraprese lo scivoloso versante su quali siano le ricerche pure e quelle applicate a fini militari lasciai stare e mi concentrai sulla tesi di laurea. L’altro giorno all’assemblea organizzata dalla Rete29 aprile, a cui hanno aderito quasi 15,000 ricercatori universitari (ovvero il 50% del totale), all’università la Sapienza di Roma, la discussione era piuttosto diversa e molto più interessante. C’era gente informata e preoccupata che, senza fare rivendicazioni legate ad interessi di “categoria“, sta portando all’attenzione generale i diversi problemi dell’università oltre che le specifiche situazioni che riguardano loro stessi e le loro prospettive di carriera. La loro posizione non è isolata ed anzi mi sembra che stia rompendo il muro dell’indifferenza all’interno dell’accademia…… - http://ricercatorialberi.blogspot.com/2010/09/luniversita-che-si-oppone.html; La protesta dei ricercatori continua, l'avvio delle lezioni è a rischio? - Scritto da Federico Leva - Venerdì 24 Settembre 2010 10:04 - ...Per i ricercatori il blocco dei concorsi per l'avanzamento delle carriere accademiche (unico incentivo per il merito nelle nostre università) è stato peggiorato dal DDL Gelmini, che li mette a esaurimento sostituendoli con i ricercatori a tempo determinato. Per questo iricercatori hanno dato voce ai problemi dell'università e hanno chiesto un riconoscimento del valore del proprio lavoro impugnando l'unica “arma” a disposizione loro e dell'università ignorata da tutti, cioè il rifiuto di fare lezione (l'attività didattica non è prevista dal
    loro contratto). È ancora peggiore la situazione dei precari, che coprono gli insegnamenti e svolgono ricerca senza nessun diritto, e che non avendo nessun modo per farsi sentire sono ignorati a tutti i livelli… - http://www.sinistrauniversitaria.net/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=80&Itemid=127

    Dr. Jekill & Mr. Hyde - Qualche giorno fa e’ apparso sul Tempo un curioso articolo intitolato “Non si sciopera gratis”. Lo scrive un Professore Ordinario di Napoli, il fisico Ezio Bussoletti, e parla della protesta dei ricercatori. La cosa bizzarra e’ che, come si capisce gia’ dal titolo, l’articolo parla esplicitamente di sciopero dei ricercatori. Si potrebbe pensare ad un malinteso, visto che subito dopo l’autore fornisce una descrizione fedele della situazione: i ricercatori, peraltro malpagati, si sobbarcano volontariamentecarichi didattici che, per legge, spetterebbero ai Professori. L’analisi continua spiegando che i Professori si defilano dall’insegnamento a causa dei loro “svariati interessi esterni” portando ad una situazione in cui il maggior peso del lavoro ricade sui piu’ giovani, costretti a subire nella speranza di un posto fisso o una progressione di carriera. Ma, solo poche righe piu’ sotto, avviene un’altro cambio di personalita’, e lo scienziato cede il passo all’uomo della strada: come se niente fosse parte una delirante serie di (s)ragionamenti fondati sulla premessa (sbagliata) che i ricercatori siano obbligati a tenere corsi; il Bussoletti arriva cosi’ a concludere che i ricercatoripretenderebbero di scioperare senza rinunciare allo stipendio. Follia pura, visto che i ricercatori sono pagati per fare ricerca……..Se dovessimo scrivere un articolo il titolo sarebbe certamente: Non si lavora gratis - http://unimediapisa.wordpress.com/2010/09/25/dr-jekill-mr-hyde/
    25 set '10 - I Precari della Ricerca e della Docenza delle Università italiane esprimono tutta la loro contrarietà rispetto ai contenuti della conferenza stampa del 22 Settembre 2010 dal Ministro dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca e da quello dell'Economia, e rilevano che: (*) il ricatto esplicitamente formulato "prima la riforma e poi i soldi" è inaccettabile, perché la presunta "riforma" altro non è che un gigantesco progetto di smantellamento dell'università pubblica, che peggiorerà la qualità della didattica, cancellerà l'autonomia della ricerca scientifica, impedirà l'accesso ai ricercatori precari ed alle nuove generazioni e imporrà tasse sempre più alte agli studenti, selezionando per censo l'ingresso all'università e privando fasce consistenti della popolazione, in particolare molti tra i giovani delle regioni meridionali, del diritto ad un'istruzione di qualità; (*) l'imposizione al Parlamento dell'approvazione in tempi rapidissimi della riforma (alla Camera il 5 ottobre) si configura come l'ennesima forzatura di una maggioranza che non intende prestare il minimo ascolto ai soggetti interessati dal provvedimento; (*) i ministri hanno chiarito che per molti anni non ci saranno nuove assunzioni nelle università (di per sé un'affermazione inconcepibile in quasi tutti i paesi del mondo) dando così compimento all'operazione di licenziamento dei precari, che ricordiamo sono tra 60000 e 90000 (dati MIUR 2009), che dalla scuola viene definitivamente estesa anche all'Università. (*) Governo (e rettori) chiedono quindi ai ricercatori strutturati di scambiare le proprie prospettive di carriera con il futuro dell'istituzione in cui lavorano. Noi precari, invece, auspichiamo che i colleghi strutturati indisponibili respingano uno scambio così indecente e continuino a schierarsi, come ribadito nell'assemblea nazionale a Roma il 17 Settembre 2010, a difesa dell'università pubblica, mantenendo ferma la loro protesta ad oltranza; (*) E' inaccettabile la doppiezza di molti Rettori che negli Atenei si sono dichiarati contrari al DdL, mentre la CRUI con la mozione del 23/9 si è pronunciata decisamente a favore della "riforma". La CRUI, anziché rendersi complice delle politiche della maggioranza, vigili piuttosto sul rispetto della legge 311/58 che, lo ricordiamo, consente ai rettori di proseguire il mandato oltre l'età della pensione solo se al momento dell'elezione si trovavano nella oramai abrogata posizione di fuori ruolo - Comunicato dell'assemblea nazionale in pdf: http://insubria-associazione-professori-ricercatori.pbworks.com/f/100925%20-%20Documento%20in%205%20punti%20assemblea%208%20ottobre-1.pdf
  • 25 set '10 - Da ANSA.it - UNIVERSITÀ: RIFORMA; CRUI E CONFINDUSTRIA PREMONO PER VARO POL S0A QBXB UNIVERSITÀ: RIFORMA; CRUI E CONFINDUSTRIA PREMONO PER VARO AVVIATO CICLO AUDIZIONI; PD, TROPPA FRETTA E MANCANO RISORSE (ANSA) - ROMA, 23 SET - La riforma dell'università è un treno che non va perso. Ne sono convinte sia la Crui sia la Confindustria che oggi, nel corso di un'audizione alla commissione Cultura della Camera, hanno espresso l'auspicio che il ddl venga approvato rapidamente. Una fretta non condivisa dal Pd per il quale, nonostante le rassicurazioni arrivate ieri da Tremonti, resta l'incognita «risorse». «Questa riforma deve passare come è uscita dal Senato» ha spiegato al termine dell'audizione il vice presidente di Confindustria per l'Education Gianfelice Rocca per il quale il ddl va approvato in aula entro metà ottobre, prima della sessione di bilancio. Confindustria teme che il testo licenziato dal Senato possa essere «peggiorato» per rispondere a «prevedibili richieste di natura corporativa». «Naturalmente potrebbero esserci piccoli miglioramenti - ha osservato Rocca - ma non va stravolto lo spirito riformatore del testo. C'è la necessità che il Paese su certi argomenti trovi una capacità di dialogo costruttivo». Quanto alle risorse, «Tremonti - ha sottolineato Rocca - ha detto che ci sono. E che voglia metterle in un contenitore nuovo, mi sembra una scelta giusta». Dal vice presidente di Confindustria anche una strigliata agli atenei: «dato il momento che stiamo vivendo, ognuno guardi in casa propria cosa può fare per il Paese». Anche la Conferenza dei rettori preme per una rapida approvazione del ddl. «Altrimenti - ha affermato il presidente della Crui, Enrico Decleva - c'è il rischio che il processo avviato si blocchi e ciò sarebbe negativo per tutto il sistema universitario». Sulla necessità di portare il ddl al traguardo è d'accordo anche il presidente del Cun, Andrea Lenzi, per il quale il nodo risorse resta tuttavia cruciale: «L'università vuole qualità ma per giudicare la qualità ci vogliono risorse. Il Fondo di finanziamento ordinario deve dunque essere almeno stabile». Sullo sfondo resta la questione «ricercatori», ma la relatrice del ddl in commissione, Paola Frassinetti (Pdl), assicura che da parte della maggioranza c'è l'impegno a trovare una soluzione. «La commissione ascolterà i ricercatori martedì e poi cercherà, compatibilmente con le risorse e nell'ambito di un impianto della riforma che non va stravolto, di andare incontro alle loro esigenze» ha detto Frassinetti facendo notare che in realtà il numero dei ricercatori da stabilizzare si attesterebbe intorno ai 9-10.000 e non 26.000 come si dice. Le perplessità del Pd restano e sono state espresse vivacemente anche durante l'audizione odierna. «Intanto - ha spiegato Manuela Ghizzoni - mancano le risorse sulle quali, al netto della dichiarazione di Tremonti, non abbiamo certezze. E poi a guardare il merito questo ddl è un annuncio di riforma perchè questioni importanti come la valutazione o il diritto allo studio vengono rinviate a una legge delega». Contrarietà anche sull'iter della legge, che dovrebbe approdare in aula il 5 ottobre: «liquidarla in due settimane - ha concluso - è lesivo del lavoro dei deputati». (ANSA).
  • 25 set '10 - Consueti aggiornamenti dall'ANDU: 1. La CRUI di Tremonti contro l'Universita': a. La conferenza stampa di Tremonti-Gelmini. Il finto Ministro dell'Universita' (Gelmini), accompagnato dal vero Ministro dell'Universita' (Tremonti), nella conferenza stampa del 22 settembre 2010 ha difeso la controriforma dell'Universita', voluta dalla Confindustria e, nella sostanza, sostenuta da tutti Gruppi parlamentari. La controriforma sara' discussa dall'Aula della Camera il 5 ottobre prossimo, nonostante la crescente protesta del mondo universitario che ne chiede il ritiro. b. L'adesione incondizionata della CRUI. La Giunta della CRUI (Conferenza dei Rettori) si e' precipitata ad aderire piattamente a tutto quello che hanno detto i due Ministri, accettando la vaga promessa di riduzione dei tagli e, soprattutto, confermando il totale sostegno della CRUI alla controriforma che demolisce l'Universita' statale e trasforma gli attuali rettori-padroni in rettori sovrani assoluti. c. Con chi stanno i singoli Rettori? In diversi Atenei i Rettori hanno espresso critiche anche pesanti al DDL. Non e' tollerabile che un Rettore abbia due 'versioni': nel proprio Ateneo critica il DDL e nella CRUI invece l'accetta totalmente; vanno chieste le DIMISSIONI di tutti quei Rettori che non si dissociano esplitamente e pubblicamente dalle posizioni espresse dalla CRUI. Per vedere la conferenza stampa e leggere il comunicato della CRUI cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/ 2. Precariato e ruolo unico: a. Precariato. Chi e' realmente contro il precariato e contro la cacciata dall'Universita' di quasi tutti gli attuali precari non puo' chiedere o accettare la messa ad esaurimento del ruolo dei ricercatori. Con la messa ad esaurimento, infatti, si istituzionalizzerebbe una docenza fatta da pochi docenti di ruolo e da una massa di precari. b. Ruolo unico. Il ruolo unico e' tale SOLO se il passaggio da una fascia all'altra dipende ESCLUSIVAMENTE da una valutazione (nazionale) dell'attivita' scientifica e didattica, e non anche da successive scelte locali che in realta' servirebbero solo a salvaguardare l'attuale potere di cooptazione personale (localismo, clientelismo, parentopoli). 3. 'Esterni' nel governo degli Atenei? La presenza, anche ridotta, di 'esterni' negli Organi di gestione degli Atenei (voluta ad ogni costo da Confindustria) porterebbe alla trasformazione in ASL delle Universita'. Gli 'esterni' potrebbero invece essere utili se inseriti, come a Camerino, in Organi consultivi.
  • 22 set '10 - IENE COSA SIGNIFICANO I TAGLI DELLE UNIVERSITA' - http://www.youtube.com/watch?v=9A4FuU3ilCE
  • 22 set '10 - Documento: i ricercatori rispondono ai rettori dell’Università di Sassari e di Cagliari (20 settembre 2010) - http://www.ilminuto.info/2010/09/documento-i-ricercatori-rispondono-ai-rettori-delluniversita-di-sassari-e-di-cagliari-20-settembre-2010/#more-5287
  • 22 set '10 - Oscurata dai telegiornali la protesta dei ricercatori - http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=126316&Edizione=1&A=20100922
  • 22 set '10 - I ricercatori universitari: verso quale futuro?- http://www.levanteonline.net/italia/cronaca/2402-i-ricercatori-universitari-verso-quale-futuro.html
  • 22 set '10 - Il prof protesta: "Gli esami? Sotto il ponte" - http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/333122/
  • 22 set '10 - A Bologna notte dei ricercatori all’insegna della protesta - http://www.telesanterno.com/protesta-ricercatori-bologna-0921.html
  • 22 set '10 - Università: bicchiere mezzo pieno per gli studenti di Ragusa, chiesti più servizi - Ci sono carenze in laboratori, mezzi didattici, biblioteca, assistenza per l’avviamento al mondo del lavoro - http://www.corrierediragusa.it/articoli/attualit%C3%A0/ragusa/10529-universita-bicchiere-mezzo-pieno-per-gli-studenti-di-ragusa-piu-servizi.html
  • 22 set '10 - Università, costa 7 volte in più per i fuori sede - http://www.libero-news.it/news/492934/Universit%C3%A0__costa___volte_in_pi%C3%B9_per_i_fuori_sede.html
  • 22 set '10 - UNIVERSITA': BOLOGNA AVVIA SETTIMANA CONFRONTI SULLA RIFORMA - http://www.agi.it/bologna/notizie/201009211858-...-rt10383-universita_bologna_avvia_settimana_confronti_sulla_riforma
  • 22 set '10 - Università, nasce la nuova Sapienza, ecco la rivoluzione delle Facoltà - La riforma varata dal Senato accademico in vigore dal 1° novembre: 11 macro aree invece di 23, maxi polo di Medicina, accorpamento per Architettura. E oggi l'ultimatum del rettore: "No ai tagli o blocco la didattica" - http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/09/22/news/rivoluzione_la_sapienza-7301969/
  • 22 set '10 - Il lodo Dionigi convince i presidi, niente lezioni per una settimana - Fino al 5 ottobre nelle facoltà si discuterà della riforma. Il rettore: "Una mobilitazione nei giorni in cui Roma decide il futuro dell´università" - http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/09/22/news/il_lodo_dionigi_convince_i_presidi_niente_lezioni_per_una_settimana-7303689/
  • 22 set '10 - Indisponibili. I ricercatori e l'autunno caldo dell'università italiana - http://frascati.virgilio.it/notizielocali/Indisponibili-I-ricercatori-e-lautunno-caldo-delluniversita-italiana-26139240.html
  • 22 set '10 - Zaccaria fa il legislatore: "Ecco come cambiare la riforma Gelmini" - Il rettore del Bo Giuseppe Zaccaria ha messo in fila una serie di emendamenti al disegno di riforma dell'università del ministro Gelmini e li ha consegnati ai dodici parlamentari veneti che si sono presentati ieri all'incontro organizzato in ateneo. In cortile la protesta dei ricercatori - http://mattinopadova.gelocal.it/dettaglio/zaccaria-fa-il-legislatore:-ecco-come-cambiare-la-riforma-gelmini/2388027
  • 22 set '10 - Atenei, via al blocco della didattica, corsi sospesi e prof "indisponibili" - Sapienza e Tor Vergata: "Pronti al rinvio dell´anno accademico". Lezioni rimandate a metà ottobre, tanti pensionamenti e ricercatori a braccia conserte. Protesta trasversale, ma Azione Universitaria (Pdl) attacca: "Garantiremo il diritto allo studio" - http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/09/21/news/blocco_didattica-7268382/
  • 22 set '10 - L’Anno accademico non deve iniziare» - http://www.step1.it/index.php?id=6605-l-anno-accademico-non-deve-iniziare
  • 22 set '10 - Alla scuola militare - Con un accordo Gelmini-La Russa via a un corso che prevede la divisione degli studenti in "pattuglie", lezioni di tiro con la pistola ad aria compressa e percorsi "ginnico-militari". - http://www.famigliacristiana.it/Informazione/News/articolo/la-scuola-militare.aspx
  • 22 set '10 - Roma 17 ottobre 2010 - La crisi unisce, l'università chiama - http://www.uniriot.org/uniriotII/index.php?option=com_content&view=article&id=1868:roma-17-ottobre-2010-assemblea-di-movimento-la-crisi-unisce-luniversita-chiama&catid=85:comunicati&Itemid=279
  • 22 set '10 - Il Politecnico fa lezione sotto i ponti - http://torino.repubblica.it/cronaca/2010/09/21/foto/il_politecnico_fa_lezione_sotto_i_ponti-7279347/10/
  • 22 set '10 - Il futuro dell’Università si decide nelle prossime settimane - http://www.unimi.it/news/45036.htm
  • 22 set '10 - Documento. Stato di agitazione dei ricercatori universitari. La lettera aperta dei rettori di Cagliari e Sassari - http://www.ilminuto.info/2010/09/documento-stato-di-agitazione-dei-ricercatori-universitari-la-lettera-aperta-dei-rettori-di-cagliari-e-sassari/
  • 22 set '10 - Università, test tra le proteste - http://www.telereggio.it/news.php?id=18314
  • 22 set '10 - Rinvio anno accademico per i ricercatori in lotta - Sembra per fortuna che non sarà attuata la sostituzione di docenti precari con altri docenti precari, la cui unica colpa sarebbe stata quella di bloccare le lezioni per manifestare contro la riforma Gelmini. Il Rettore propone così il rinvio dell'anno accademico. - http://www.mainfatti.it/Universita/Rinvio-anno-accademico-per-i-ricercatori-in-lotta_023988033.htm
  • 22 set '10 - Università, Ingegneria Roma rinvia inizio anno contro manovra - http://it.reuters.com/article/italianNews/idITLDE68J10C20100920
  • 22 set '10 - Università, codice per i dirigenti, multe e anche il licenziamento - Entrano in vigore disposizioni rigorose per coloro che non fanno il proprio dovere con sanzioni pecuniarie da 200 euro e nei casi più gravi c'è il licenziamento. Il direttore amministrativo: "Un atto dovuto" - http://bari.repubblica.it/cronaca/2010/09/20/news/universit_codice_per_i_dirigenti_multe_e_anche_il_licenziamento-7265425/
  • 20 set '10 - Di particolare interesse - Università, ricercatori uniti: "Stop agli anni accademici" - Dalla grande assemblea delle Rete 29 aprile alla facoltà di Chimica della Sapienza di Roma esce un documento che chiede profondi cambiamenti alla riforma Gelmini. "La marcia indietro del rettore di Bologna è stata la nostra prima vittoria" - http://www.repubblica.it/cronaca/2010/09/17/news/universit_ricercatori_uniti_stop_agli_anni_accademici-7181009/ - "Stop all'anno accademico in Statale", Ricercatori in rivolta contro la Gelmini - I vertici dell'ateneo decideranno le modalità con cui affrontare il blocco della didattica, Un documento a Senato accademico e cda. In fermento anche Politecnico e Bicocca - http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/09/18/news/stop_all_anno_accademico_in_statale_ricercatori_in_rivolta_contro_la_gelmini-7212496/ - "Statale, stop all'anno accademico", I ricercatori in rivolta scrivono a Senato e cda, Domani i vertici dell'università decideranno come affrontare il blocco della didattica. In fermento anche il Poli e la Bicocca. "Sospendere ufficialmente l'avvio dell'anno accademico". È questa la richiesta dei ricercatori della Statale che sarà presentata domani al Senato accademico e al consiglio d'amministrazione, per protestare contro il ddl di riforma dell'Università del ministro Gelmini. Una richiesta che arriva dopo la riunione dell'assemblea nazionale della "Rete 29 aprile" e a qualche settimana dalla dichiarazione di indisponibilità ad effettuare le lezioni frontali annunciata ad inizio settembre. "La riforma è un ricatto irricevibile" - http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/09/19/news/statale_stop_all_anno_accademico_i_ricercatori_in_rivolta_scrivono_a_senato_e_cda-7217598/
  • 20 set '10 - Di particolare interesse - Università, ricercatori: stop alla didattica - Studenti solidali con la protesta - http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=119268&sez=HOME_SCUOLA
  • 20 set '10 - Di particolare interesse - Insubria - Insubria, gli studenti comaschi contro il rettore:"Qui è un muro" - http://www.ciaocomo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=15912&Itemid=40 - Insubria di Como, adesso c'è voglia di secessione - Nei giorni scorsi è circolata la voce della proposta di un docente dell’università dell’Insubria, Paolo Bernardini, ordinario di Storia moderna alla facoltà di Giuriusprudenza, di una scissione tra Como e Varese - http://www.ilgiorno.it/como/cronaca/2010/09/20/387210-insubria_como.shtml - Insubria senza soldi, La scure si abbatte su Economia - Un iter paradossale ha portato alla cancellazione del corso di laurea in Economia al polo comasco dell’Università degli Studi dell’Insubria - http://www.ilgiorno.it/como/cronaca/2010/09/17/385892-insubria_senza_soldi.shtml - Studenti in campo per salvare l’università, L’iniziativa Critiche ai vertici dell’ateneo: «Vogliamo una gestione più chiara» Impegno per la sede comasca dell’Insubria e per la parità di trattamento. «Da oggi scendiamo in campo noi. Per il bene della nostra università». Se ateneo e territorio non si parlano, se l’Insubria apre e chiude corsi di laurea a Como senza interpellare nemmeno di striscio gli enti locali lariani, i rappresentanti degli studenti - nel tentativo di salvare il salvabile - si offrono come interlocutori alle istituzioni comasche. «Noi siamo qui» - http://insubria-associazione-professori-ricercatori.pbworks.com/f/100920%20-%20Studenti%20in%20campo.pdf - Como al capezzale dell'ateneo, "Autonomia? Mancano i soldi" - http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/155190_como_al_capezzale_dellateneo_autonomia_mancano_i_soldi/ - "Spaccare l'Insubria? Una follia", E sale la rabbia tra i ricercatori - http://www.laprovinciadivarese.it/stories/varese%20citt%C3%A0/155148_spaccare_linsubria_una_follia_esale_larabbia_tra_i_ricercatori/
  • 20 set '10 - Università Palermo, esami truccati: dipendente licenziata - http://www.notiziarioitaliano.it/sicilia/cronaca/51843/universita-palermo-esami-truccati-dipendente-licenziata.html
  • 20 set '10 - Università/ Ddl, studenti Link: mozione ricercatori punto svolta - Segna avvio fronte unico in difesa atenei e no a riforma Gelmini - http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/9_settembre/17/universita_ddl_studenti_link_mozione_ricercatori_punto_svolta,26094874.html
  • 20 set '10 - UNIVERSITA': APPELLO RETTORI DI CAGLIARI E SASSARI AI RICERCATORI - http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201009171738-eco-rt10298-universita_appello_rettori_di_cagliari_e_sassari_ai_ricercatori
  • 20 set '10 - Università - Senato Accademico Bari rinvia inizio lezioni - http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=491647
  • 20 set '10 - Di particolare interesse - Insubria - Stato di agitazione: giurisprudenza rinvia l'inizio delle lezioni - http://www.bur.it/2010/N_G_102096.php
  • 20 set '10 - E SE FOSSE L'ANNO DELLA RICERCA? - http://ondaperugia.noblogs.org/post/2010/09/19/e-se-fosse-lanno-della-ricerca/
  • 20 set '10 - Indisponibili. I ricercatori e l’autunno caldo dell’università italiana - http://www.indipedia.it/%20/news/indisponibili-i-ricercatori-e-lautunno-caldo-dell%E2%80%99universita-italiana/
  • 20 set '10 - Universita’ di Roma Tor Vergata, Presidenza della Facolta’ di Scienze M.F.N. - COMUNICATO AGLI STUDENTI DELLA FACOLTA’ SULL ‘ INIZIO DELLE LEZIONI DELL ‘ AA 2010-2011 - http://www.scienze.uniroma2.it/wp-content/uploads/2010/09/Comunic-Fac-rinvio.pdf
  • 20 set '10 - "Dai presidi un pasticcio sul nulla. Dobbiamo alzare la voce con Roma" Vincenzo Balzani, chinico di fama mondiale, creatore di macchine molecolari, si schiera con i suoi allievi - http://sci-list.ing.unitn.it/BalzaniRiformafinalmentevoceintellettualmenteonesta.pdf
  • 20 set '10 - Università, le proteste ritardano le lezioni - http://www.giornaledibrescia.it/in-citta/universita-le-proteste-ritardano-le-lezioni-1.449025
  • 20 set '10 - Alcuni presidi prorogano i bandi dei corsi vacanti per evitare ritardi nell'avvio dell'anno accademico - Precari al posto dei prof che scioperano, Sapienza nella bufera L'esercito dei contrattisti che lavora gratis potrebbe salvare la didattica - http://www.iltempo.it/roma/2010/09/19/1201666-precari_posto_prof_scioperano.shtml?refresh_ce
  • 20 set '10 - Di particolare interesse - Università, la riforma valga per tutti - http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=7849&ID_sezione=&sezione=
  • 20 set '10 - Cambia classifica migliori università mondo: Harvard prima - http://www.apcom.it/news/rss/20100918_051630_146646f_97594.html
  • 20 set '10 - Consueti aggiornamenti dall'ANDU: 1. DDL: a. Cresce la protesta contro il DDL. Articoli su Corriere della Sera, Messaggero, Manifesto, Liberazione, Repubblica di Milano. Rinvio dell'inizio delle lezioni: a Bari, a Brescia, a Pisa. b. Prima la Confindustria. Il 23 settembre 2010 la Commissione Cultura della Camera inizia le audizioni sul DDL (ora n. 3687). La Confindustria sara' ascoltata per prima, prima degli Organi universitari e prima delle Organizzazioni della docenza. Ed e' giusto cosi' visto che il DDL e' 'dettato' dalla Confindustria, la cui linea e' condivisa dalla Maggioranza e dal PD. c. "Valga per tutti". Paolo Bertinetti sulla Stampa: "se la riforma e' buona perche' deve valere solo per le universita' statali e non per quelle private e quelle telematiche?" Per approfondire le notizie cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/ 2. Il "3 + 2" e i "maldestri ministri becchini". Luigi La Spina sulla Stampa: il "3 + 2" e' il frutto della "volonta' dei vari ministri che si sono succeduti su quella poltrona di iscrivere il proprio nella storia delle 'svolte epocali' di questa istituzione. Con il risultato di rischiare di essere ricordati come i volenterosi ma meldestri becchini del futuro di tanti giovani". La Spina conclude affermando che "questo pessimo bilancio della piu' importante riforma che si e' abbattuta sugli atenei italiani, pero', sembra non insegnare nulla ai successori di quelli sciagurati portatori di questa insana febbre riformista che, come un contagioso focolaio di pericolosi germi, infetta inesorabilmente i ministri competetenti (?!)". Sulla stessa questione Salvatore Carrubba sul Sole 24-ore: il "3 + 2" "e' il frutto dell'eterna illusione di fare le riforme a tavolino, inseguendo modelli astratti". Per leggere le opinioni di La Spina e Carrubba e le posizioni dell'ANDU cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/04/20/fallimento-3-2/ - riproponiamo: 3. Appello a Napolitano. E' in corso la sottoscrizione di un Appello al Presidente della Repubblica contro la rottamazione dei ricercatori. Per leggere l'Appello e per sottoscriverlo (v. Aggiornamento 6.9.10 b) cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/
  • 17 set '10 - Di particolare interesse - PARZIALE RASSEGNA STAMPA SULL'ASSEMBLEA DI R29A IN CORSO OGGI A ROMA - Da il Manifesto: http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20100916/pagina/06/pezzo/286938/ - Assemblea nazionale della ricerca alla Sapienza; da il Velino.it: http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1199985 - Università, domani Marino a riunione ricercatori Rete29Aprile a Roma; da Virgilio.it: Università: oggi la seconda assemblea nazionale dei ricercatori - <http://www.articolo21.info/1752/notizia/universita-oggi-la-seconda-assemblea.html> http://roma.virgilio.it/notizielocali/Universita-oggi-la-seconda-assemblea-nazionale-dei-ricercatori-26081502.html - da regionesardegna.it: http://www.regione.sardegna.it/j/v/492?s=149043&v=2&c=1489&t=1 - LA NUOVA SARDEGNA - Cultura e istruzione : Università, i ricercatori non cedono; da esserecomunisti.it: http://www.esserecomunisti.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=33149 - I ricercatori, «non cediamo al ricatto difendiamo l'università pubblica»; da Partitodemocratico.it http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=107357 - Ignazio Marino domani all'assemblea dei ricercatori di Rete29Aprile; da CorriereUniv.it: Rete 29 Aprile, nuovo appuntamento per la ricerca - http://www.corriereuniv.it/cms/2010/09/ricerca-rete-29-aprile-convoca-la-ii-assemblea-nazionale/; da UniRiot.org: L'università fa la differenza: il 17 .09 a Roma la II assemblea nazionale dei ricercatori - http://www.uniriot.org/uniriotII/index.php?option=com_content&view=article&id=1838:luniversita-fa-la-differenza-a-roma-la-ii-assemblea-nazionale-dei-ricercatori-&catid=85:comunicati&Itemid=279; da Artcolo21.info: Università: oggi la seconda assemblea nazionale dei ricercatori - http://www.articolo21.org/1752/notizia/universita-domani-la-seconda-assemblea.html
  • 17 set '10 - Di particolare interesse - Dal CUN: Mozione attività didattica Ricercatori - http://www.cun.it/media/105817/mo_2010_09_15_002.pdf
  • 17 set '10 - Di particolare interesse - Dal CUN: Parere su FFO 2010 - http://www.cun.it/media/105881/pa_2010_09_15.pdf ("Il CUN esprime un giudizio negativo sul fatto che si operi per la prima volta una diminuzione del FFO del 3.72% rispetto all’anno precedente e grande preoccupazione sulle pesanti conseguenze che il taglio di 279 milioni di euro avrà sugli Atenei (per una disponibilità totale finale di 7.206 milioni di euro a fronte dei 7.485 del 2009)." Ancora nessun Rettore si è lagnato: probabilmente sono tuttora muti e basiti. Speriamo si riprendano presto...
  • 17 set '10 - Di particolare interesse - «Fate lezione o l'ateneo va in crisi» I rettori ammoniscono i ribelli. Decleva: «Tagli insostenibili, ma la didattica va garantita» - http://news-notizie.wineuropa.it/notizie/2-notizie-nazionali/18-attualit%C3%A0/142926-Fate-lezione-o-lateneo-va-in-crisi-I-rettori-ammoniscono-i-ribelli-.html. Dall'articolo: "[...] «Non è che il ricercatore che rinuncia all'insegnamento non abbia doveri didattici. Come giustificheranno la retribuzione che prendono? Facendo solo ricerca? E no [...]". Straordinario, Decleva ora sostiene che i Ricercatori sono pagati per insegnare: esilarante!
  • 17 set '10 - Le università: troppi tagli, siamo al collasso - http://www.ultimenotizie.tv/notizie-di-cronaca/le-universita-troppi-tagli-siamo-al-collasso.html
  • 17 set '10 - Università in subbuglio - Continua la protesta dei ricercatori contro i tagli del decreto Gelmini. La Cgil: 'Rinviare l'inizio dell'anno accademico'.- http://www.viaemilianet.it/rssre.php?id=18290
  • 17 set '10 - Nessuna università italiana tra le migliori del Times Higher Education - http://www.in-dies.info/17/09/2010/nessuna-universit%C3%A0-italiana-tra-le-migliori-del-times-higher-education/4869
  • 17 set '10 - "Libera università A. Volta". L'idea: Como indipendente - http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/154903_la_liber_universita._volta_lidea_como_indipendente/ (http://insubria-associazione-professori-ricercatori.pbworks.com/f/100917%20-%20Como%20indipendente.pdf).
  • 17 set '10 - Sapienza, assemblea dei ricercatori "Pronti a bloccare l'attività didattica". Nella facoltà di Chimica dell'Università romana si riuniscono per una giornata di protesta gli aderenti alla Rete29aprile. "Va rivisto il disegno di legge di riforma approvato al Senato" - http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/09/17/news/sapienza_asssemblea_dei_ricercatori_pronti_a_bloccare_l_attivit_didattica-7162620/
  • 17 set '10 - Insubria - Viviani Schlein: "La protesta non penalizza il corso" - La preside della facoltà di Giurisprudenza interviene sulla decisione dei docenti di far slittare di una settimana l'inizio delle lezioni - http://www3.varesenews.it/insubria/articolo.php?id=182439
  • 17 set '10 - Insubria - Quali sono i meriti di Bossi? - http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id_articolo=182426
  • 17 set '10 - Insubria - Insubria senza soldi. La scure si abbatte su Economia. Un iter paradossale ha portato alla cancellazione del corso di laurea in Economia al polo comasco dell’Università degli Studi dell’Insubria - http://www.ilgiorno.it/como/cronaca/2010/09/17/385892-insubria_senza_soldi.shtml
  • 17 set '10 - Università di Palermo, esami fantasma: dipendente licenziata - http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/127246/. Dall'articolo: "L'impiegata ha ammesso di aver caricato su un piano di studi esami mai sostenuti. Altri due sono stati sospesi per negligenza".
  • 17 set '10 - Ricercatori campani, rinvio inizio anno accademico contro tagli - http://www.dentrosalerno.it/web/2010/09/16/ricercatori-campani-rinvio-inizio-anno-accademico-contro-tagli/
  • 17 set '10 - Ricercatori campani chiedono di rinviare l'inizio dell'anno accademico - http://www.salernoinprima.it/unisa/speciale-protesta-unisa/4095-ricercatori-campani-chiedono-di-rinviare-linizio-dellanno-accademico
  • 17 set '10 - Di particolare interesse - Demolizione e autocritica - http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/universita/2010/16-settembre-2010/demolizione-autocritica-1703771928945.shtml?fr=correlati. Dall'articolo: "L’aspetto forse più preoccupante dell’intera questione è lo scarto fra la gravità oggettiva della situazione e il livello di consapevolezza diffuso nella pubblica opinione. Grazie all’indubbia abilità comunicativa dei ministri competenti, e alla complicità talora involontaria dei grandi organi di informazione, nell’immaginario collettivo è ormai passata, e si è anzi consolidata, un’immagine dell’Università italiana come luogo degli abusi e degli sperperi, come sede nella quale si compiono le peggiori nefandezze, come paradiso dei fannulloni e degli incompetenti.[...]".
  • 17 set '10 - Di particolare interesse - La nemesi dei ricercatori - http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2010-09-16/nemesi-ricercatori-080828.shtml?uuid=AYJeEMQC
  • 17 set '10 - Insubria - Bufera sull’Insubria: il senatore Butti si schiera con i ribelli - http://insubria-associazione-professori-ricercatori.pbworks.com/f/100917%20-%20Como%20ribelle.pdf
  • 17 set '10 - Insubria - Il rettore trova un accordo con i presidi ribelli - Dionigi accetta la richiesta della Facoltà di Economia di non attivare il corso anche a Como ma rimane una forte polemica sullo stato finanziario dell'ateneo - http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=182281
  • 17 set '10 - Insubria - Dionigi replica a Cherubino: "Non mi dimetto dall'Insubria" - http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/154668_dionigi_replica_a_cherubino_io_non_mi_dimetto/
  • 17 set '10 - LA CURA NON PEGGIORI LA MALATTIA! - http://www.cipur.it/COMUNICATI/Comunicati%202010/70-%20COMUNICATO%20CIPUR-%20LA%20CURA%20NON%20PEGGIORI%20LA%20MALATTIA.pdf
  • 17 set '10 - La Gelmini alla Camera parla di università e precariato - http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=23730
  • 17 set '10 - Insubria - Il rettore trova l'accordo con i presidi - http://www.varesenotizie.it/index.php?option=com_content&view=article&id=58663:il-rettore-trova-laccordo-con-i-presidi&catid=6:varese&Itemid=275
  • 17 set '10 - Suicida contro i "baroni" dell'università, l'accusa del padre del dottorando. Norman Zarcone, 27 anni, si è tolto la vita ieri gettandosi dal settimo piano della facoltà - http://notizie.virgilio.it/cronaca/dottorando-morto-suicida-padre.html
  • 17 set '10 - UNIVERSITA': RAPPORTO FEDERCONSUMATORI, ATENEI PIU' CARI AL NORD - http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201009151430-eco-rt10155-universita_rapporto_federconsumatori_atenei_piu_cari_al_nord. Dall'articolo: "[...] L'universita' piu' cara (prendendo in considerazione la prima fascia) e' l'Universita' degli studi di Parma con una retta di 865,52 Euro annui per le facolta' scientifiche e di 740 Euro per quelle umanistiche, pari al 71% in piu' rispetto alla media nazionale. Al secondo posto si trova invece l'Universita' degli studi di Milano (con una retta annuale di 685 Euro per le facolta' umanistiche e 789 Euro per le facolta' scientifiche).[...]". Strano, le nostre tasse sono senza dubbio più alte di quelle di Milano statale... http://aperinsubria.googlecode.com/files/090704%20-%20TASSE%20STUDENTESCHE.pdf
  • 17 set '10 - Università,Padova: Ricercatori di Lettere contro il Ddl Gelmini. Piano didattico di emergenza:riduzione drastica insegnamenti - http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/9_settembre/15/universitapadova_ricercatori_di_lettere_contro_il_ddl_gelmini,26057849.html
  • 17 set '10 - I ricercatori rispondono al Rettore: «La protesta continua, si unisca a noi» - http://www.sassarinotizie.com/articolo-1810-i_ricercatori_rispondono_al_rettore_la_protesta_continua_si_unisca_a_noi.aspx
  • 17 set '10 - Atenei, ricercatori in trincea. "Siamo alla guerra tra poveri". La Rete 29 aprile contesta la decisione dei rettori di ricorrere a docenti a contratto per sostituire chi si astiene dalla didattica. "Così si abbassa la qualità". Venerdì una grande assemblea alla Sapienza di Roma - http://www.repubblica.it/cronaca/2010/09/15/news/ricercatori_in_guerra-7108058/
  • 17 set '10 - Di particolare interesse - Precari crumiri per Mariastella Gelmini? - http://www.gennarocarotenuto.it/13822-precari-crumiri-per-mariastella-gelmini/
  • 17 set '10 - Flc-Cgil: L'ateneo revochi la decisione. Epifani: "Regressione della libertà" - I sindacati intervengono in difesa dei ricercatori: "Non va bene questo clima che c'è sullo sciopero". E proclamano "una settimana di mobilitazione e il primo ottobre un'ora di fermo". No comment dal rettore Ivano Dionigi. Il predecessore, Roversi Monaco: "Gesto legittimo e non vessatorio. L'Ateneo ne ha diritto" - http://www.repubblica.it/scuola/2010/09/15/news/ricercatori-bologna_cgil-7099894/
  • 17 set '10 - La protesta: "Rettori, serve un altro rinvio delle lezioni" - La protesta dei ricercatori: nessuno all'appello per il corso di analisi ad Architettura. Deserto anche il bando per le 1.500 ore di didattica ad Economia Roda: senza risorse per assumere professori - http://torino.repubblica.it/cronaca/2010/09/15/news/rettori_serve_un_altro_rinvio_delle_lezioni-7089627/
  • 17 set '10 - Dottorando si suicida all'università, per me non c'è futuro. Cercava lavoro per sposarsi. I genitori, un omicidio di stato - http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/09/14/visualizza_new.html_1783294540.html
  • 17 set '10 - Si uccide all’Università Gli avevano negato il posto - http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2010/09/15/AM2pkE3D-universita_uccide_avevano.shtml
  • 17 set '10 - UNIVERSITA': BOLOGNA, "SOSTITURE I RICERCATORI CHE PROTESTANO" - http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201009141805-eco-rt10293-universita_bologna_sostiture_i_ricercatori_che_protestano
  • 17 set '10 - Insubria - Il rettore che vuole laureare Bossi “sfiduciato” dal suo ateneo - http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/14/il-rettore-che-vuole-laureare-bossi-sfiduciato-dal-suo-ateneo/60682/
  • 17 set '10 - Bologna: ultimatum ai ricercatori - http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-9a62e86f-7c65-40eb-9f06-78fdaa1e817c-tg3.html
  • 17 set '10 - Alma Mater nella bufera. Il caso dei ricercatori ribelli. I ricercatori sembrano decisi ad andare avanti con il blocco della didattica e la Cgil invita allo sciopero, contestando duramente la decisione dell'Alma Mater di rimpiazzare chi protesta con docenti a contratto. Il rettore prova a stemperare la polemica con una lettera in cui spiega le ragioni dell'Ateneo. E riconvoca il Senato accademico la prossima settimana. Tutta la vicenda: l'annuncio, le reazioni e le polemiche, le interviste e i ritratti ai protagonisti - http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/09/14/news/blocco_della_didattica_l_alma_mater_sostituiremo_i_ricercatori_che_aderiscono-7068745/?ref=HRER1-1
  • 17 set '10 - Di particolare interesse - SCIENZIATI ITALIANI IN CLASSIFICA - http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001893.html
  • 17 set '10 - Di particolare interesse - A MEDICINA VA CURATA LA DISTRIBUZIONE DEGLI STUDENTI - http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001891.html. Interessanti statistiche e tabelle e alcune proposte che al nostro Ateneo piacerebbero poco...
  • 17 set '10 - Insubria - Dionigi: "Risponderò alle critiche nelle sedi opportune" - Il rettore dell'università dell'Insubria non fa dichiarazioni ma parlerà direttamente ai suoi colleghi nel senato accademico - http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=182091
  • 17 set '10 - Insubria - All'Insubria volano gli stracci. Presidi e prof contro Dionigi - http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/154268_allinsubria_volano_gli_stracci_presidi_e_prof_contro_dionigi/
  • 17 set '10 - Insubria - Pace fatta all' Insubria: il rettore resta, ma Como rinuncia al corso di economia - La replica Dionigi: «Non sono un autoritario. Le accuse danneggiano l' immagine dell' ateneo. La laurea a Bossi? Finora nessuno ha avanzato la proposta» - http://archiviostorico.corriere.it/2010/settembre/16/Pace_fatta_all_Insubria_rettore_co_7_100916047.shtml. Dall'articolo: "[...] Tuttavia - aggiunge - abbiamo accettato la proposta di un gruppo di studio che possa fare nuove proposte agli organi collegiali. Insomma, non certo un rettore autoritario». E l' accusa di voler dare la laurea a Bossi per ingraziarsi un politico e coprire altri problemi? «È una sciocchezza. Sono in buoni rapporti con Umberto Bossi - fa notare il chirurgo - ma quella onorificenza viene proposta al consiglio di facoltà e va diretta al ministro, non passa certo da me. A tutt' oggi nessuno ha presentato una richiesta in tal senso»".
  • 17 set '10 - Insubria - Il terremoto spacca l'Insubria. Oggi in Senato Dionigi replica - http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/154469_il_terremoto_spacca_linsubria_oggi_in_senato_dionigi_replica/
  • 17 set '10 - SCUOLA / Gelmini, autunno caldo: verso lo sciopero nazionale del 16 ottobre - http://www.direttanews.it/2010/09/14/scuola-gelmini-autunno-caldo-verso-lo-sciopero-nazionale-del-16-ottobre/
  • 17 set '10 - I ricercatori dell'università: "Blocchiamo la didattica" - Contro il decreto Gelmini di riforma del sistema universitario, i ricercatori rispondono con il blocco dell'insegnamento. Assemblea in via Belmeloro - http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2010/09/13/383910-ricercatori_dell_universita_blocchiamo_didattica.shtml
  • 17 set '10 - Palermo,dottorando muore cadendo da settimo piano dell'università - Studiava Filosofia, inquirenti non escludono una tragedia - http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/9_settembre/13/palermodottorando_muore_cadendo_da_settimo_piano_delluniversita,26023040.html
  • 17 set '10 - "Salvate l'università di Pisa" l'appello dei ricercatori al rettore - In vista delle elezioni per il nuovo rettore, lettera aperta di un gruppo di sette ricercatori precari dell'ateneo. Che chiedono certezze sul loro futuro, nuove assunzioni e un pronunciamento chiaro sul Ddl Gelmini - http://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/09/13/news/salvate_l_universit_di_pisa_l_appello_dei_ricercatori_al_rettore-7041979/
  • 17 set '10 - Atenei in rete per il placement - http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-09-13/atenei-rete-placement-080124.shtml?uuid=AYYe9RPC
  • 17 set '10 - Universita', 15 atenei italiani tra i primi 500 al mondo - http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=57661&titolo=Universita%27,%2015%20atenei%20italiani%20tra%20i%20primi%20500%20al%20mondo
  • 17 set '10 - Insubria - Pajetta, un insubrico che meriterebbe la laurea - http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id=181961
  • 17 set '10 - Tremonti se la prende con l’università: “I rettori? Come l’Urss” - http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/tremonti-universita-rettori-urss-541224/
  • 17 set '10 - Meno soldi? I ricercatori dell’Università non ci stanno - http://palermo.blogsicilia.it/meno-soldi-i-ricercatori-delluniversita-non-ci-stanno/2364/
  • 17 set '10 - TREMONTI: "UNIVERSITÀ? SENZA RIFORME SAREBBE COME SANITÀ" - http://www.leggo.it/articolo.php?id=79175&sez=ECONOMIA
  • 17 set '10 - Consueti aggiornamenti dall'ANDU: 1. Preside UNIPI: "ritirare il DDL". Intervista a Umberto Mura, preside di Scienze di Pisa: "Ci saranno delle menti eccelse dell'accademia che l'hanno suggerita (la riforma, ndr) al ministro, ma un confronto e' assolutamente necessario. Il ritiro del Ddl sarebbe benvenuto. Noi auspichiamo un riforma concordata con il mondo universitario e gli studenti." Per leggere l'intervista cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/03/09/a-pisa/http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/ 3. Lettera a Repubblica. Stefano Azzara' di Urbino: "Purtroppo, quella CRUI che ai tempi della Moratti minacciava dimissioni in massa questa volta si e' presentata divisa (gli 'autoeccellenti' a caccia di finanziamenti contro tutti gli altri) e ha ceduto al ricatto del governo: vi restituisco un po' dei soldi tagliati e voi in cambio fate passare il DDL senza troppe proteste. Il DDL, inoltre, divide gia' a monte il corpo accademico, perche' massacra i ricercatori e i giovani mentre rafforza chi e' gia' forte di suo: rettori, presidi e ordinari. Va poi sottolineato il fatto che si tratta di un provvedimento sostanzialmente condiviso da destra, sinistra e Confindustria." Per leggere la lettera cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/09/16/a-urbino/ 4. IL 23 ottobre 2010 Congresso nazionale ANDU a Firenze. Il Congresso nazionale sara' preceduto negli Atenei dalle Assemblee congressuali aperte anche ai non iscritti. - riproponiamo: 5. Appello a Napolitano. E' in corso la sottoscrizione di un Appello al Presidente della Repubblica contro la rottamazione dei ricercatori. Per leggere l'Appello e per sottoscriverlo (v. Aggiornamento 6.9.10 b) cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/17 set '10 - Consueti aggiornamenti dall'ANDU: 1. Il SA di Pisa contro il DDL rinvia l'inizio dell'Anno Accademico. Per leggere gli articoli cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/03/09/a-pisa/ 2. Il SA di Bologna contro i ricercatori. Per leggere gli articoli cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/04/12/a-bologna/ 3. IL 23 ottobre 2010 Congresso nazionale ANDU a Firenze. Il Congresso nazionale sara' preceduto negli Atenei dalle Assemblee congressuali aperte anche ai non iscritti. - riproponiamo: 4. Appello a Napolitano. E' in corso la sottoscrizione di un Appello al Presidente della Repubblica contro la rottamazione dei ricercatori. Per leggere l'Appello e per sottoscriverlo (v. Aggiornamento 6.9.10 b) cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/ 2. "Nemesi dei ricercatori". Intervento di Sergio Luzzatto: "Logica avrebbe voluto che una simile realta' delle cose - l'evidenza per cui i ricercatori sono professori de facto, docenti a tutti gli effetti - trovasse un riscontro de iure, un formalizazzione giuridica. E infatti, piu' volte negli ultimi lustri sono stati discussi in parlamento disegni di legge che avrebbero istituito la cosiddetta 'terza fascia di docenza': soddisfacendo cosi' la naturale aspirazione dei ricercatori di non essere piu' considerati professori-fantasma, manovalanza innominabile. Ma ogni volta, un'altrettanto naturale alleanza dei 'baroni' universitari e delle forze politiche piu' retrive ha vanificato il proposito." Per leggere l'intevento (v. Aggiornamento del 16.9.10) cliccare:
  • 17 set '10 - Consueti aggiornamenti dall'ANDU: 1. Tremonti: contro i rettori piu' potere ai rettori. Tremonti, vero ministro dell'Universita', vuole "porre fine ai poteri dei baroni", ritiene che "la conferenza dei rettori" dia l'"idea di cosa era l'universita' sovietica" e lamenta che i "concorsi sono locali". Contro tutto questo lo stesso Ministro vuole aumentare i poteri dei baroni, accrescere enormemente il potere dei rettori, rendere piu' locali i concorsi, cosi' come prevede il DDL sull'Universita' approvato al Senato e che a Tremonti piace: "la riforma dell'Universita' e' positiva", "e' una buona riforma". Tremonti con i tagli sta continuando la distruzione dell'Universita' statale che sara' completata dal DDL voluto da tutti i Gruppi parlamentari, ma nel frattempo ha finanziato profumatamente il 'suo' "Istituto italiano di Tecnologia (Iit) con sede a Genova per introdurre in Italia un laboratorio di cervelli sul modello del bostoniano Mit." Un Istituto a gestione 'privatistica', ma fatto finanziare "ingentemente" dallo Stato e fortemente sostenuto dalla Confindustria. Di fronte a tutto questo e' indispensabile che TUTTI i docenti (ordinari, associati, ricercatori), con le stesse modalita' di mobiltazione, assieme ai precari e agli studenti, si oppongano con forza all'approvazione del DDL in discussione alla Camera e si battano per eliminare i tagli e per ottenere una riforma che renda democratica ed efficiente l'Universita': vero diritto allo studio, eliminazione del precariato e nuovo reclutamento con concorsi nazionali, ruolo unico in tre fasce e avanzamento per idoneita' nazionale, poteri di programmazione e indirizzo a Senati accademici senza Presidi, Organismi di Ateneo senza 'esterni', ecc. (v. proposte dell'ANDU). Per leggere l'articolo sulle affermazioni di Tremonti, per conoscere meglio il 'suo' Istituto e per leggere le proposte dell'ANDU (v. Aggiornamento 14.9.10) cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/ 2. IL 23 ottobre 2010 Congresso nazionale ANDU a Firenze. Il Congresso nazionale sara' preceduto negli Atenei dalle Assemblee congressuali aperte anche ai non iscritti. 3. A Bologna. "I ricercatori in lotta. Per leggere gli articoli cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/04/12/a-bologna/ 4. A Firenze. Ingegneria rivia inizio lezioni. Per leggere l'articolo cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/04/02/a-firenze/ 5. A Milano. ?Ricercatori universitari, ?sciopero? delle lezioni?. Per leggere l'articolo cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/04/18/a-milano/ 6. A Padova. "Esplode la protesta dei ricercatori". Per leggere l'articolo cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/04/13/a-padova/ 7. A Parma. "I ricercatori bloccano le lezioni", "Ricercatori, via alla protesta": Per leggere gli articoli cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/07/11/parma/ 8. A Pisa. ?Anche a Scienze e Medicina salta la programmazione? - "Si allarga la protesta" - Tre candidati a rettore contro la rottamazione dei ricercatori - Economia rinvia inizio - Ex preside: "andro' via. Non mi riconosco in quest'universita'" Per leggere gli articoli cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/03/09/a-pisa/ 9. A Reggio Calabria. Diversi documenti. Per leggere i documenti cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/09/11/reggio-c/ 10. A Verona. "Lezioni a rischio in 4 facolta'" Per leggere l'articolo cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/09/09/verona/ - riproponiamo: 11. Appello a Napolitano. E' in corso la sottoscrizione di un Appello al Presidente della Repubblica contro la rottamazione dei ricercatori. Per leggere l'Appello e per sottoscriverlo (v. Aggiornamento 6.9.10 b) cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/ 12. Martinotti su PD. ANDU su DDL, PD e precariato. Riproponiamo l'intervento di Guido Martinotti sul PD ("La breve vita infelice della campagna d'estate del compagno Marco Meloni") e l'intervista all'ANDU su DDL e PD. Sulle questioni dell'eta' dei docenti di ruolo e del precariato invitiamo a leggere un commento dell'ANDU del giugno 2007 (ministro era Mussi). Per leggere l'intervento di Martinotti, l'intervista e il 'vecchio' commento (punto b) cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/
  • 08 set '10 - Di particolare interesse - Procedure per la valutazione quinquennale della ricerca 2004-2008 - Franco Cuccurullo - Università di Cagliari, 19 maggio 2010 (link: http://www.unipi.it/ricerca/Valutazion/VQR/Slides-_Presidente_CIVR.pdf).
  • 08 set '10 - Di particolare interesse - Riforma Gelmini, i ricercatori confermano il blocco delle lezioni (link: http://universita-parma.blogautore.repubblica.it/2010/09/07/riforma-gelmini-i-ricercatori-confermano-il-blocco-delle-lezioni/)
  • 08 set '10 - Di particolare interesse - La fine dell'Università pubblica ?! (link: http://zinnoscorner.blogspot.com/2010/09/di-gianfranco-viesti-lanno-accademico.html).
  • 08 set '10 - Di particolare interesse - Salviamo le nostre Università pubbliche (link: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDCategoria=1&IDNotizia=363642). Dall'articolo: "...Questo definanziamento potrebbe essere aggravato per molti atenei, se anche nel 2010 si procederà con i criteri cosiddetti di “premialità” per ripartire parte dei tagli fra gli atenei (siamo a settembre,ma ancora non si sa). I criteri definiti l’estate scorsa, e validi per il 2009 sono risibili: le regole sono state costruite dopo aver ben studiato i numeri, in modo tale da premiare non chi “si comporta meglio”, ma le sedi più piccole del Nord con più facoltà scientifiche. Le risorse statali per le borse di studio sono state ridotte dai 246 milioni del 2009 ai 99 del 2010 e scenderanno a 76 nel 2011. Già in passato il 40% degli studenti meritevoli di borsa nel Mezzogiorno non riuscivano ad ottenerla per carenza di fondi; l’80%, pur meritevoli, non riuscivano ad avere un alloggio. Quote che non potranno che crescere. E si consideri che tra il 2001 e il 2007 le tasse universitarie in Italia sono cresciute del 53%. La recente manovra ha operato poi un forte taglio degli stipendi ai docenti, bloccando le anzianità (senza restituzione); per come è stato costruito, penalizza moltissimo i ricercatori più giovani, già con retribuzioni basse. Infine, il disegno di legge in discussione in Parlamento – che ben poco potrà fare per l’Università nel quadro che è stato ricordato – crea incertezze notevoli tanto per i sistemi di governo degli atenei quanto per il futuro professionale degli attuali ricercatori.[...] In questi giorni, le autorità accademiche sono alle prese con scelte non semplici e responsabilità gravi: è possibile, in questa situazione, avviare regolarmente l’anno accademico? Probabilmente no...."
  • 08 set '10 - Grande foto Sakineh su facciata rettorato a Palermo - Iniziativa dell'ateneo per iraniana condannata a lapidazione (link: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sicilia/2010/09/04/visualizza_new.html_1787054121.html).
  • 08 set '10 - Pd: "La scuola un valore di tutti"(link: http://www.nuovasocieta.it/attualita/7462-pd-qla-scuola-un-valore-di-tuttiq.html).
  • 08 set '10 - Insubria - Riceratore senza soldi a Varese va in Svizzera a fare il maestro (link: http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/152527_riceratore_senza_soldi_a_varese_va_in_svizzera_a_fare_il_maestro/).
  • 08 set '10 - Introna: «Università malata terminale» Allarme del presidente del Consiglio della Puglia: «Penalizzare gli studi sarebbe una sciatteria politica» (link: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/6-settembre-2010/introna-universita-malata-terminale-1703708605727.shtml).
  • 08 set '10 - Irregolarità nel test di Medicina. L'ateneo chiede: "Stop alla graduatoria". In due aule di viale Morgagni era appesa la tavola periodica degli elementi che avrebbe potuto avvantaggiare i candidati. L'università segnala l'incidente al ministero che adesso dovrà decidere cosa fare (link: http://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/09/06/news/irregolare_il_test_di_medicina_l_ateneo_chiede_la_sospensione-6811242/).
  • 08 set '10 - Di particolare interesse - L'Italia non investe in istruzione. Ocse: "Spesa per scuola a ultimi posti". Solo la Repubblica Slovacca dietro di noi. Gli insegnanti sono pagati meno della media, soprattutto ai livelli più alti di anzianità di servizio. Studenti inchiodati sui banchi di scuola per ore e ore ma con poco o scarso rendimento (link: http://www.repubblica.it/scuola/2010/09/07/news/ocse_scuola-6828593/).
  • 08 set '10 - Di particolare interesse - TUTTI I NUMERI DEL MINISTRO GELMINI (link: http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001884.html)
  • 08 set '10 - Università/ Salgono a 2 gli atenei italiani in top 200 (link: http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/09_settembre/08/universita_salgono_a_2_gli_atenei_italiani_in_top_200_-2-,25939551.html).
  • 08 set '10 - Una federazione d'Atenei - Se la forza del Sud parte dall'Università (link: http://www.loccidentale.it/articolo/se+la+forza+del+sud+parte+dell%27universit%C3%A0.0095366).
  • 08 set '10 - PALERMO, UNIVERSITÀ: ESAMI MAI SOSTENUTI A VERBALE (link: http://www.leggo.it/articolo.php?id=78567&sez=ITALIA).
  • 08 set '10 - L'Alma Mater prima tra le italiane nella lista dei migliori atenei del mondo (link: http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2010/7-settembre-2010/alma-mater-prima-le-italiane-lista-migliori-atenei-mondo-1703717723360.shtml).
  • 08 set '10 - Indagato per corruzione il direttore di Ostetrica all'università Federico II - Carmine Nappi accettò una Bmw da una società per organizzare un convegno. Lui: solo insinuazioni (link: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2010/7-settembre-2010/indagato-corruzione-direttore-ostetrica-universita-federico-ii-1703711755182.shtml).
  • 08 set '10 - Lo studio come parcheggio (link: http://www.affaritaliani.it/cronache/lo_studio_come_parcheggio070910.html).
  • 08 set '10 - Università/ Oua: Da Gelmini sì a confronto su numero chiuso (link: http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/9_settembre/04/universita_oua_da_gelmini_si_a_confronto_su_numero_chiuso_legg,25891073.html).
  • 08 set '10 - Riprendono dopo la pausa estiva le consuete notizie dall'ANDU: 1. Ricatto. Rispondendo ad un articolo sulla Stampa riguardante i tagli all'Universita' il Ministro ha chiarito, ma non era necessario, che l'obiettivo e' quello dello "scambio tra riforma e risorse". In altri termini, per rivedere i tagli che stanno massacrando l'Universita' occorrerebbe accettare una legge che demolirebbe del tutto l'Universita' statale. Una legge contro la quale va crescendo la protesta del mondo e che la Confindustria vuole ad ogni costo imporre, con il sostanziale accordo di tutti i Gruppi parlamentari e il sostegno della CRUI. Per leggere l'articolo e l'intervento del Ministro (v. Aggiornamento 6.9.10 a) cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/; 2. Appello a Napolitano. E' in corso la sottoscrizione di un Appello al Presidente della Repubblica contro la rottamazione dei ricercatori. Per leggere l'Appello e per sottoscriverlo (v. Aggiornamento 6.9.10 b) cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/; 3. Ruolo unico della docenza. L'on. Eugenio Mazzarella del PD propone per "gli attuali ricercatori ed associati che maturino 12 anni di anzianita'" il passaggio da una fascia all'altra attraverso l'abilitazione nazionale e la "chiamata diretta", "con l?incremento di budget garantito da un apposito fondo ministeriale". L'ANDU ha sempre sostenuto che per i docenti (non solo quelli attuali) debba essere previsto il "passaggio di fascia per idoneita' nazionale individuale (a numero aperto), con immediato e pieno riconoscimento della nuova qualifica, senza l?ulteriore chiamata della Facolta' dove il docente gia' lavora e continuera' a lavorare" e che "per il passaggio di fascia e? indispensabile prevedere uno specifico budget nazionale per i connessi incrementi stipendiali". La proposta dell'on. Mazzarella - la prima proveniente dal mondo politico che si avvicini a quella dell'ANDU - ha i seguenti limiti: - ha una validita' transitoria; - prevede troppi anni (12) di 'attesa' per il passaggio di fascia; - con la "chiamata diretta" si mantiene un immenso potere nelle mani del "maestro" locale che di fatto decidera' se 'convalidare' il giudizio di merito dato a livello nazionale. Lo ripetiamo, la proposta dell'ANDU e' l'unica che puo' debellare sul serio il nepotismo e il localismo. Per leggere le proposte dell'on. Mazzarella e dell'ANDU (v. Aggiornamento 6.9.10 c) cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/ 4. Martinotti su PD. ANDU su DDL, PD e precariato. Riproponiamo l'intervento di Guido Martinotti sul PD ("La breve vita infelice della campagna d'estate del compagno Marco Meloni") e l'intervista all'ANDU su DDL e PD. Sulle questioni dell'eta' dei docenti di ruolo e del precariato invitiamo a leggere un commento dell'ANDU del giugno 2007 (ministro era Mussi). Per leggere l'intervento di Martinotti, l'intervista e il 'vecchio' commento (punto b) cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/ 5. IL 23 ottobre 2010 Congresso nazionale ANDU a Firenze. Il Congresso nazionale sara' preceduto negli Atenei dalle Assemblee congressuali aperte anche ai non iscritti. 6. A Pisa. A Scienze Politiche didattica bloccata. Per leggere l'articolo cliccare: http://www.andu-universita.it/2010/03/09/a-pisa/
  • 04 set '10 - Di particolare interesse - Ateneo. Protesta contro i tagli. Esami e lezioni rinviati. Il consiglio di facoltà di Scienze Politiche ha così deciso di mobilitarsi contro i provvedimenti ministeriali. I primi a muoversi sono stati i ricercatori, precari e strutturati (link: http://www.lanazione.it/pisa/cronaca/2010/09/03/379328-universita_esami_lezioni_rinviati_protestare.shtml).
  • 04 set '10 - Di particolare interesse - Insubria - Boom di aspiranti medici: In 856 per soli 150 posti. Gettonatissimo anche l’indirizzo di Odontoiatria con 268 domande arrivate alla segreteria dell’ateneo per soli 17 posti disponibili. Il test si svolgerà il 3 settembre (link: http://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/2010/09/01/377940-boom_aspiranti_medici.shtml). Titolo molto generoso quanto fuorviante! Lo scorso anno gli sicritti erano 946 (http://www3.varesenews.it/universita/articolo.php?id=149584) e se ne sono poi presentati 771 (http://www3.varesenews.it/insubria_uni/articolo.php?id=149799). Il che significa che quest'anno gli iscritti sono gia' 90 in meno, in netta controtendenza rispetto al resto d'Italia e in particolare alle università lombarde che fanno ben 38% in più rispetto allo scorso anno (http://archiviostorico.corriere.it/2005/agosto/30/Universita_mila_test_ammissione_co_7_050830018.shtml). Il fenomeno è analogo in tutta Italia (meno che a Varese, a quanto pare): Università, aspiranti medici in crescita (http://www.doctornews.it/cont/pagine-di-servizio/20/invia-articolo.asp?a=304). Forse qualche riflessione andrebbe dedicata anche a questi aspetti.
  • 04 set '10 - Insubria - La carica degli ottocento che sognano di diventare dottori (link: http://www3.varesenews.it/insubria/articolo.php?id=181278). Lo stile neutrale di VareseNews.
  • 04 set '10 - Di particolare interesse - Insubria - A Varese dottori fuori moda. Meglio diventare infermieri (link: http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/151498_a_varese_dottori_fuori_moda_meglio_diventare_infermieri/) (link al pdf dal nostro Wiki: http://insubria-associazione-professori-ricercatori.pbworks.com/f/100901%20-%20A%20Varese%20dottori%20fuori%20moda.pdf). Chimica bestia nera a Varese. E spunta pure il Grande Fratello (link: http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/152091_chimica_bestia_nera_a_varese_e_spunta_pure_il_grande_fratello/) (link al pdf dal nostro Wiki: http://insubria-associazione-professori-ricercatori.pbworks.com/f/100904%20-%20Chimica%20bestia%20nera%20a%20Varese.pdf).
  • 04 set '10 - Di particolare interesse - Insubria - Da Agrigento a Varese per i test "Per fare il dottore 4mila euro" (link: http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/151948_corsa_ai_test_da_agrigento_a_varese_quattromila_euro_per_fare_il_dottore/) (link al pdf dal nostro Wiki: http://insubria-associazione-professori-ricercatori.pbworks.com/f/100904%20-%20Da%20Agrigento%20a%20Varese.pdf). La Provincia di Varese infatti coglie il "punto" cruciale: "...ma a quanto pare entrare in facoltà qui è molto più semplice che in altri atenei. «Per entrate a medicina non occorre realizzare un punteggio altissimo – spiega Andrea Spertino, arrivato apposta da Domodossola - Secondo le statistiche degli anni precedenti, per cui basta avere una media di 43 punti per aggiudicarsi un posto, Varese è tra gli atenei con il punteggio più basso. Per questo ho deciso di provare anche qui». Prima naturalmente si tenta al San Raffaele di Milano e alla Cattolica di Roma." Chiaro il messaggio?
  • 04 set '10 - Di particolare interesse - Universita': nasce Federazione Puglia, Basilicata e Molise (link: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/puglia/2010/09/02/visualizza_new.html_1787261729.html).
  • 04 set '10 - Di particolare interesse - LA NOTA - La federazione delle Università deve essere un'idea condivisa (link: http://www.altromolise.it/notizia.php?argomento=universita&articolo=44470).
  • 04 set '10 - I precari non abitano solo in Italia (link: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2010-09-03/precari-abitano-solo-italia-080613.shtml?uuid=AYEnWDMC). Dall'articolo: "...Ma le cose non stanno così. Non stanno così in Francia, non stanno così in Italia, non stanno così in alcun paese d'Occidente dove abbia prevalso - da trent'anni - la religione del "governo minimo" nelle sue varie salse più o meno genuine o pasticciate, alla Thatcher o alla Reagan, alla Blair o alla Berlusconi. Perché non è la stessa cosa (non ha un identico impatto economico, sociale, culturale, etico) tagliare sulle scuole o sulle poste, sui trasporti o sulle forze armate, sugli ospedali o sui teatri d'opera. Resi comunque necessari da ragioni strutturali, i tagli alla spesa pubblica possono essere - secondo i casi, i settori, i contesti - opportuni o incauti, ragionevoli o assurdi, meritori o catastrofici. Dunque, e al di là di ogni polemica spicciola (pro o contro Gelmini, pro o contro Sarkozy) la domanda che vale veramente la pena di porsi è la seguente: i tagli nel settore della scuola e dell'università sono o non sono compatibili con quanto resta, in Occidente, di un'idea del "pubblico"? Un "pubblico" inteso non soltanto come spesa, né soltanto come servizio, ma come qualcosa di altrimenti importante e prezioso: una somma non aritmetica di individui e di famiglie; un tessuto comunitario e, insieme, uno spazio civico? In questa riflessione possono riuscire significativi anche certi piccoli dettagli. Per esempio, il fatto che quello di via Trastevere si chiami ora ministero dell'Istruzione, e non più ministero della Pubblica Istruzione. È solo un aggettivo in meno, è il "taglio" di una singola parola. Ma è un taglio che dice tanto, sia della logica che lo ha ispirato, sia del mondo che abbiamo perduto."
  • 04 set '10 - «No ai test per l’università: medici assunti dagli ospedali» (link: http://www.ilgiornale.it/milano/no_test_luniversita_medici_assunti_ospedali/04-09-2010/articolo-id=471145-page=0-comments=1).
  • 04 set '10 - Medicina, scattano i test blindati. Gli aspiranti: «Prove troppo difficili». Code agli ingressi: oltre 2500 alle selezioni per 346 posti. Vietato introdurre telefonini, penne e orologi digitali (link: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/3-settembre-2010/medicina-scattano-test-blindatigli-aspiranti-prove-troppo-difficili-1703690010809.shtml).
  • 04 set '10 - Una conferenza per rispondere ai precari. Il gioco delle tre carte del ministro Gelmini (link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/02/una-conferenza-per-rispondere-ai-precariil-gioco-delle-tre-carte-del-ministro-gelmini/55988/).
  • 04 set '10 - I tagli all'Università, il rettore: "Possiamo appena garantire gli stipendi". L'Università di Padova si mobilita contro la riforma Gelmini e i tagli alla ricerca. E torna in strada anche il rettore Giuseppe Zaccaria, che lancia l'allarme: "Siamo senza soldi". Uomini-sandwich in centro per sensibilizzare l'opinione pubblica. Per il 30 settembre è annunciato un corteo (link: http://mattinopadova.gelocal.it/dettaglio/i-tagli-alluniversita-il-rettore:-possiamo-appena-garantire-gli-stipendi/2313314).
  • 04 set '10 - Da 'appello' a 'webcattedra' il vocabolario degli Atenei. L'ABC della matricola, tutte le parole da conoscere. Piccolo manuale di sopravvivenza per familiarizzare con il lessico universitario (link: http://www.repubblica.it/speciali/universita/2010/09/02/news/da_appello_a_webcattedra_il_vocabolario_degli_atenei-6708299/).
  • 04 set '10 - Università: la Gelmini è “contraria” ad abolire i test (link: http://www.giornalettismo.com/archives/79183/gelmini-test-ingresso-universita-contraria/).
  • 04 set '10 - Le Università del Mezzogiorno sono pronte alla sfida della qualità (link: http://www.barilive.it/News/news.aspx?idnews=18235).
  • 04 set '10 - I leader politici ospiti dell'UniCal - Discuteranno con i professori e gli studenti della "riforma Gelmini" (link: http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=117097&Edizione=6&A=20100902).
  • 04 set '10 - Padova, ricercatori-sandwich. L'Università in piazza contro la Gelmini. L'Università di Padova scende in piazza contro la riforma Gelmini. Dopo le proteste di luglio, torna in strada anche il rettore Giuseppe Zaccaria, vicino alla protesta di precari e ricercatori. Uomini-sandwich in centro per sensibilizzare l'opinione pubblica. Per il 30 settembre è annunciato un corteo (link: http://mattinopadova.gelocal.it/dettaglio/padova-ricercatori-sandwich-in-centro-contro-la-gelmini/2309629).
  • 04 set '10 - Università/ Numero chiuso, allo studio prova oggettiva maturità (link: http://www.apcom.net/newscronaca/20100901_200645_3c110d8_96219.html).
  • 04 set '10 - Medicina, in cinquemila per il test alla Cattolica. Il preside: "Serve una pre-selezione e dal 2011 conterà il curriculum liceale". I candidati ieri erano così tanti che hanno dovuto trovare posto anche nei tendoni. Numerose le domande di storia: 'Cosa c'entrano con la medicina' (link: http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/09/02/news/medicina_in_cinquemila_per_il_test_alla_cattolica-6694994/).
  • 04 set '10 - Università/ Numero chiuso, al via atenei pubblici con medicina (link: http://www.apcom.net/newscronaca/20100901_185114_3518543_96206.html).
  • 04 set '10 - Con medicina al via i test per entrare all'università (link: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-09-01/test-entrare-universita-134410.shtml?uuid=AYy9YgLC).
  • 04 set '10 - Università, al via la lotteria dei quiz. Ma l'anno prossimo pre-test alle superiori. Dopo le polemiche allo studio un progetto di valutazione a cura dell'Invalsi. Solo un'aspirante matricola su dieci potrà iscriversi. L'Anaao: un sistema inadeguato (link: http://www.repubblica.it/scuola/2010/09/01/news/universit_al_via_la_lotteria_dei_quiz_ma_lanno_prossimo_pre-test_alle_superiori-6673419/).
  • 04 set '10 - Test universitari? Peggio della lotteria (link: http://www.ilgiornale.it/interni/test_universitari_peggio_lotteria/numero_chiuso-test-universita/02-09-2010/articolo-id=470574-page=0-comments=1).
  • 04 set '10 - "Niente sorveglianza durante i test di ammissione a Medicina". Continua la protesta dei ricercatori (link: http://www.studenti.it/universita/riforma/proteste-ricercatori-sun-test-ammissione-medicina.php).
  • 04 set '10 - UNIVERSITA’/ Decleva (Crui): senza risorse aggiuntive "salta" l’autonomia degli atenei (link: http://www.ilsussidiario.net/News/Educazione/2010/9/1/UNIVERSITA-Decleva-Crui-senza-risorse-aggiuntive-salta-l-autonomia-degli-atenei/109842/).
  • 04 set '10 - Di particolare interesse - Grazie baroni per le bocciature (link: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2010-09-01/grazie-baroni-bocciature-084615.shtml?uuid=AYsKldLC). Dal testo: "Sono entrato all'università come ricercatore 35 anni fa e ne sono uscito sempre come ricercatore, senza il minimo avanzamento, un anno fa. Ho scritto 20 libri di cui almeno quattro adottati come testi fondamentali in Italia e all'estero nei corsi di antropologia, di gender studies, di antropologia urbana e di linguistica. Ho fatto cinque concorsi per diventare professore e sono stato respinto in tutti e cinque senza che nemmeno mi arrivasse una comunicazione ufficiale. Questa mia banale vicenda biografica non avrebbe importanza se non aprisse uno spaccato esemplare sulla storia recente dell'università italiana e se non servisse a quelli più giovani di me a farsi due conti su come vanno le cose nell'accademia...."
  • 04 set '10 - Università/ Giovedì test a numero chiuso tra proteste... Link: quadro tragicomico,ma tra un mese riprenderà contestazione (link: http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/8_agosto/31/universita_giovedi_test_a_numero_chiuso_tra_proteste_2,25827564.html).
  • 04 set '10 - Università, i test inutili di medicina (link: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=7771&ID_sezione=&sezione=). Dall'articolo: "...Al di là di qualsiasi altra considerazione sulla capacità dei Test di fornire qualche indicazione sulle attitudini degli aspiranti medici, sulla loro capacità di «prendersi cura» e di comunicare, c’è da dire che a scorrere l’elenco delle domande di cultura generale, si ha l’impressione di trovarsi in un altro tempo e in un’altra scuola. Quanti studenti, anche tra i più brillanti, sono in grado di rispondere, in pochi minuti, a domande come queste, scelte, a caso, come le altre, tra quelle degli anni scorsi: «Contro la pratica diffusa delle detenzioni arbitrarie, una norma ha imposto la sollecita conduzione dell’imputato al cospetto di un magistrato che potesse, valutate le motivazioni dell’arresto, convalidarlo oppure annullarlo» (Placet, Non expedit, Exequatur, Habeas corpus, Dictatus papae)? E, ancora: «Come si definisce un provvedimento di carattere generale con il quale lo Stato rinuncia a punire i soggetti che hanno commesso dei reati o rinuncia ad eseguire la pena già comminata» (amnistia, indulto, grazia, indulgenza, perdono)? Nello scorrere la lunga sequenza di domande, l’occhio cade sulla parola «stetoscopio». Una domanda sul ruolo che questo primo strumento diagnostico, inventato nel 1816, ha avuto nel trasformare la pratica della medicina e il rapporto medico-paziente? No. Il candidato doveva solo specificare a quale categoria di beni appartiene per la scienza economica. Un bene durevole, non durevole, strumentale, complementare o succedaneo? Limitare gli accessi è indispensabile, si sa. Ma occorre ripensare a come fare. Da anni si parla di una modifica delle procedure per l’ammissione alle Facoltà di Medicina. Non se n’è fatto niente, ancora. In Italia, si sa, niente è più definitivo del provvisorio."

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