sabato 26 febbraio 2011
Statuti di Ateneo: le prime LINEE GUIDA
Per la democrazia negli Statuti degli Atenei italiani
Elementi irrinunciabili per gli statuti
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CoNPAss - Coordinamento Nazionale dei Professori Associati
10 punti per la revisione degli Statuti
Dieci proposte, elaborate in maniera condivisa dalle principali organizzazioni di studenti, dottorandi, precari, ricercatori e professori associati, per aiutare il lavoro dei rappresentanti nelle commissioni per la revisione degli statuti d'ateneo
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ADI – Associazioni Dottorandi e Dottori diRicerca Italiani
CoNPAss – Coordinamento Nazionale deiProfessori Associati
CPU – Coordinamento Precari dell'Università
LINK - Coordinamento Universitario
Rete 29 Aprile
STATUTtO QUI
Come evitare le trappole della riforma
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LINK - Coordinamento Universitario
SEGRETI E BUGIE, COSI’ CAMBIA L’UNIVERSITÀ IN CAMPANIA
Rete29aprile e CoNPAss esprimono la più viva preoccupazione per l’accordo di programma, siglato il 23 febbraio 2011 tra MIUR, Regione Campania e i sette Rettori degli Atenei campani, in cui si prevedono tagli dei corsi di laurea, soppressione di sedi universitarie distaccate e accorpamento di corsi ritenuti equivalenti. Il governo, per confermare ulteriormente la vocazione allo smantellamento del sistema universitario pubblico, decide di iniziare la propria ‘meritoria’ opera dalle realtà meridionali, già estremamente penalizzate dalla carenza di risorse e investimenti. Opera che sa più di spot politico preconfezionato mesi addietro, visto che nell’accordo viene citato il DDL Gelmini approvato al Senato il 29 luglio 2010 e non la Legge 240, approvata alla Camera a dicembre 2010. Tutto ciò, ovviamente, grazie alla complicità di governi regionali politicamente vicini e di Rettori ormai privi di qualsiasi autonomia organizzativa, investiti dalla legge di enormi poteri decisionali ma tenuti al giogo dei ricatti ministeriali.
Nonostante l'obiettivo ufficiale dell'accordo di migliorare i servizi agli studenti e potenziare la ricerca, ci sembra che gli strumenti impiegati non siano all'altezza delle ambizioni e lascino inalterata la sostanza e anzi preludano persino ad un peggioramento. Al di là del merito degli interventi, i ricercatori e i docenti stigmatizzano con forza l’assoluta mancanza di dialogo e trasparenza con cui è stata condotta l’intera manovra. La comunità accademica ha appreso dalla stampa ciò che era stato confezionato sulla sua pelle, senza essere mai consultata e neppure informata fino alla firma dell’accordo. Ancora una volta la realtà dei fatti smentisce inequivocabilmente le affermazioni del ministro Gelmini, che, all’indomani dell’intesa, sosteneva, in un’intervista a un quotidiano, di non aver mai smesso di “interfacciarsi con i sindacati come con tutto il mondo accademico” e che “in questa fase di stesura dei decreti attuativi sia ancora più importante il confronto per affinare ulteriormente i contenuti della riforma” (Il Mattino, 24 febbraio 2011).
Le prime fasi di realizzazione della Legge 240, detta legge Gelmini, confermano la deriva centralizzatrice con cui il governo ha deciso di trasformare l’università pubblica, rimuovendo ogni forma residuale di autonomia in nome dell’obbedienza politica e della più completa indifferenza per le idee e le proposte di chi vive e lavora nell’accademia- studenti, personale tecnico e amministrativo, precari, docenti, ricercatori. Allo stesso modo, nell’assenza di partecipazione e confronto, si sta procedendo negli Atenei campani alla formazione delle commissioni Statuto, deputate alla riscrittura degli statuti degli atenei secondo quanto prescritto dalla legge Gelmini.
Di fronte ai continui episodi di indifferenza da parte delle istituzioni nei confronti del dialogo e del confronto democratico, rete29aprile e ConPAss esprimono una ferma condanna e annunciano nuove iniziative di protesta, già da marzo 2011, all’insegna di un’università libera e aperta al dialogo e per opporre un argine alle spinte verticistiche che stanno attraversando il mondo universitario.
Rete29aprile
CoNPAss - Coordinamento Nazionale Professori Associati
Nonostante l'obiettivo ufficiale dell'accordo di migliorare i servizi agli studenti e potenziare la ricerca, ci sembra che gli strumenti impiegati non siano all'altezza delle ambizioni e lascino inalterata la sostanza e anzi preludano persino ad un peggioramento. Al di là del merito degli interventi, i ricercatori e i docenti stigmatizzano con forza l’assoluta mancanza di dialogo e trasparenza con cui è stata condotta l’intera manovra. La comunità accademica ha appreso dalla stampa ciò che era stato confezionato sulla sua pelle, senza essere mai consultata e neppure informata fino alla firma dell’accordo. Ancora una volta la realtà dei fatti smentisce inequivocabilmente le affermazioni del ministro Gelmini, che, all’indomani dell’intesa, sosteneva, in un’intervista a un quotidiano, di non aver mai smesso di “interfacciarsi con i sindacati come con tutto il mondo accademico” e che “in questa fase di stesura dei decreti attuativi sia ancora più importante il confronto per affinare ulteriormente i contenuti della riforma” (Il Mattino, 24 febbraio 2011).
Le prime fasi di realizzazione della Legge 240, detta legge Gelmini, confermano la deriva centralizzatrice con cui il governo ha deciso di trasformare l’università pubblica, rimuovendo ogni forma residuale di autonomia in nome dell’obbedienza politica e della più completa indifferenza per le idee e le proposte di chi vive e lavora nell’accademia- studenti, personale tecnico e amministrativo, precari, docenti, ricercatori. Allo stesso modo, nell’assenza di partecipazione e confronto, si sta procedendo negli Atenei campani alla formazione delle commissioni Statuto, deputate alla riscrittura degli statuti degli atenei secondo quanto prescritto dalla legge Gelmini.
Di fronte ai continui episodi di indifferenza da parte delle istituzioni nei confronti del dialogo e del confronto democratico, rete29aprile e ConPAss esprimono una ferma condanna e annunciano nuove iniziative di protesta, già da marzo 2011, all’insegna di un’università libera e aperta al dialogo e per opporre un argine alle spinte verticistiche che stanno attraversando il mondo universitario.
Rete29aprile
CoNPAss - Coordinamento Nazionale Professori Associati
domenica 20 febbraio 2011
Commissione statuto Uninsubria - Prove tecniche di democrazia?
Giovedì 17 febbraio scorso SA e CdA hanno provveduto a designare i componenti della commissione che dovrà occuparsi nei prossimi mesi della revisione del nostro statuto, per adeguarne i contenuti alla legge 240/10, cosiddetta di "riforma" dell'università.
I componenti designati sono i seguenti:
* Emanuele BOSCOLO
* Laura CASTELVETRI
* Simona DALLA VALLE
* Giuseppe DI BIASE
* Nicoletta LANDSBERGER
* Anna MARENZI
* Franca MARINO
* Fabio MINAZZI
* Andrea PENONI
* Andrea POZZI
* Simone VENDER
* Paolo ZUDDAS
A questi vanno aggiunti i due rappresentanti designati dagli studenti, e precisamente Giuseppe D'AQUARO e Federico GILARDONI, già rappresentanti degli studenti il primo in CdA e il secondo in SA, nonchè il Rettore Renzo DIONIGI, il quale avrà anche il compito di presiedere la commissione.
I componenti designati sono stati tutti scelti tra il personale di ruolo dell'Ateneo e la composizione finale della commissione vede quindi 5 PO, 3 PA, 3 RU, 2 PTA e 2 studenti, il che evidentemente non rappresenta propriamente il migliore risultato auspicabile, anche rispetto a quanto richiesto con la petizione per la costituzione della commissione per lo Statuto sottoscritta da ben 223 persone (corrispondenti ad oltre un terzo del personale dell'Ateneo, escludendo i PO che come di consueto hanno complessivamente preferito in larghissima maggioranza affidarsi ad altre "logiche"). In particolare, il terzo punto della petizione impegnava SA e CdA "a designare i membri maggiormente votati, rispettando altresì la pari rappresentanza tra le fasce e la presenza del personale tecnico e amministrativo."
La pari rappresentanza è stata rispettata dunque unicamente per la fascia dei ricercatori e almeno nominalmente degli associati, tra i quali però figurano solo due nomi dei quattro designati dall'assemblea, in quanto il criterio "dominante" delle scelte è stato ancora una volta quello della ripartizione tra facoltà, evidentemente "comodo" per raccogliere consenso specie in SA ma certo sempre più distante dalle reali esigenze dell'Ateneo (e anche dalla realtà della sua composizione, se si pensa che i PO sono al momento 110, tanti quanti i PA, ma certo destinati nel breve periodo a ridursi ulteriormente, venendo di conseguenza a costituire una componente "minoritaria" dell'Ateneo).
Nonostante questo, ben sette dei dodici componenti designati (Dalla Valle, Di Biase, Landsberger, Marino, Penoni, Pozzi e Zuddas) corrispondono ai nominativi indicati a larghissima maggioranza in libere assemblee e votazioni da parte di ricercatori, personale amministrativo e tecnico e professori associati (in quest'ultimo caso, i quattro nominativi indicati godevano addirittura dell'approvazione unanime di tutta l'assemblea, il che rimarca ulteriormente - se mai ce ne fosse bisogno - le frequenti difficoltà, ormai "storiche", degli organi di governo ad essere effettivamente in sintonia con l'Ateneo).
In ogni caso, considerando anche i due rappresentanti degli studenti, questa commissione ha una netta maggioranza di componenti che godono dell'esplicita fiducia della comunità accademica e di conseguenza di un mandato estremamente solido. Va dato quindi nonostante tutto merito a Rettore, SA e CdA di aver alla fine conseguito un risultato complessivo molto migliore di quello di tanti altri Atenei ben più grandi e "importanti" del nostro, che si stanno invece "spaccando" su soluzioni spesso addirittura contrastanti con il libero e trasparente orientamento delle comunità accademiche di riferimento.
Non si può quindi che augurare "buon lavoro" alla neodesignata commissione, auspicando confronto e condivisione ampi e partecipati dei lavori. Ognuno di noi si impegni da subito a fornire tutto il supporto e la collaborazione necessari.
Marco Cosentino
(Rappresentante dei Professori di II fascia
della sede di Varese nel Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo)
Nota bene: il testo esprime opinioni personali dell'autore, in nessun modo riconducibili alle posizioni di APeR sullo specifico tema.
venerdì 11 febbraio 2011
Per la democrazia negli Statuti degli Atenei italiani
Elementi irrinunciabili per gli statuti
documento approvato dal CoNPAss - Coordinamento Nazionale dei Professori Associati
http://www.professoriassociati.it/
Riunione nazionale CoNPAss, Napoli, 4-5 febbraio 2011
Le commissioni hanno il mandato di adeguare gli statuti ai principi previsti dalla nuova legge e di conseguenza eventuali norme di democrazia, rappresentanza e partecipazione già contenute negli statuti preesistenti vanno preservate e semmai migliorate.
Si auspica che i lavori della commissione si svolgano dando pubblicità agli atti, anche nelle bozze intermedie, con tempi tali da consentire un’ampia condivisione dei contenuti con tutte le componenti dell’ateneo.
Si considerano irrinunciabili i seguenti contenuti:
- potenziamento dei poteri di tutti gli organi collegiali rispetto all’organo gestionale, sfruttando tutte le possibilità integrative che la legge non vieta espressamente;
- conseguente fissazione di criteri e procedure per l’adozione degli atti da parte del Consiglio di Amministrazione in difformità dai pareri obbligatori resi dal Senato Accademico;
- pubblicità delle sedute e degli atti degli organi collegiali (salvo la tutela della privacy dei singoli);
- Senato Accademico integralmente elettivo, garanzia nell’organo della pari rappresentanza di professori ordinari, professori associati e ricercatori e delle aree, nella misura massima consentita dalla legge, limitando al minimo di legge il numero dei direttori di dipartimento;
- nella composizione del Consiglio di Amministrazione limitare i membri esterni al minimo legale, garantire nell’organo la equilibrata rappresentanza di professori ordinari, associati e ricercatori, prevedere l’elezione dell’intero organo (compresi i membri esterni), fissare criteri stringenti di definizione dell’elettorato passivo dei membri esterni in relazione alla garanzia di assenza di cointeressenze passate presenti e future e alla specchiata condotta morale;
- stabilire a livello statutario che "la partecipazione dei professori e dei ricercatori agli organi esecutivi di governo universitario o agli organi di gestione dei centri di spesa universitari integra il requisito della «comprovata competenza in campo gestionale ovvero di un'esperienza professionale di alto livello con una necessaria attenzione alla qualificazione scientifica culturale» ai fini della loro eleggibilità nei consigli di amministrazione";
- gli apporti finanziari esterni dovranno essere tali da non condizionare la libertà di ricerca e insegnamento e da non essere determinanti per il funzionamento ordinario dell’Università;
- elezione del rettore da parte dei professori ordinari, dei professori associati e dei ricercatori, con voto unico libero e uguale, e da parte degli studenti e del personale tecnico amministrativo con voto pesato;
- stabilire a livello statutario che nell'organo deliberante delle strutture di cui alla lettera c) dell'art. 2 comma 2, ove esistenti, il numero dei componenti sia fissato nella misura del 10% dei componenti dei consigli dei dipartimenti stessi e che essi siano eletti tra i professori e i ricercatori componenti delle giunte dei dipartimenti, tra i coordinatori di corsi di studio o di dottorato, tra i responsabili delle attività assistenziali di competenza della struttura, ove previste, in modo che la rappresentanza stessa assicuri la presenza paritaria delle tre fasce all'interno di tale organo.
venerdì 28 gennaio 2011
LA LEGGE 240/2010 (ex "ddl Gelmini") - I documenti discussi in assemblea
La "governance"
* link alle diapositive in pdf - 3,1 Mb
* link alle diapositive in ppt - 2,2 Mb
La riunione di R29A a Roma il 20 gennaio
* link al riassunto in pdf - 30,8 Kb
* link al riassunto in word - 26,5 Kb
Il link alla petizione di Ateneo per la costituzione della commissione per lo Statuto dell'Università degli Studi dell'Insubria, che tutto il personale di ruolo è invitato a firmare e a far firmare a sostegno delle designazioni che verranno espresse dalle diverse componenti dell'Ateneo.
venerdì 21 gennaio 2011
LA LEGGE 240/2010 (ex "ddl Gelmini") - Documenti per l'assemblea
In preparazione all'assemblea di lunedi' 24 si segnalano alcuni documenti di rilievo, tra cui:
* Il testo della legge 240/2010
* Un utile scadenziario a cura del CNU - Comitato Nazionale Universitario
* La petizione promossa da CoNPAss e R29A che verra' presentata nel corso dell'assemblea e che è gia' possibile sottoscrivere
mercoledì 19 gennaio 2011
LA LEGGE 240/2010 (ex "ddl Gelmini"): Quali conseguenze per l'Università?
24 gennaio 2011
ore 14.30
ASSEMBLEA GENERALE DI ATENEO
in videoconferenza
Aula 12MTG di Via Montegeneroso – Varese
Aula Magna di Sant'Abbondio – Como
Busto Arsizio (in via di definizione)
LA LEGGE 240/2010
(ex "ddl Gelmini")
Quali conseguenze per l'Università?
ore 14.30
ASSEMBLEA GENERALE DI ATENEO
in videoconferenza
Aula 12MTG di Via Montegeneroso – Varese
Aula Magna di Sant'Abbondio – Como
Busto Arsizio (in via di definizione)
LA LEGGE 240/2010
(ex "ddl Gelmini")
Quali conseguenze per l'Università?
La "riforma" Gelmini è stata definitivamente approvata e pubblicata il 14 gennaio scorso (G.U. n. 10 del 14.01.2011, S.O. n. 11) e tutti gli Atenei statali sono ora chiamati a ridefinire la loro organizzazione e il loro funzionamento in base alle nuove norme.
* Chi governa le Università "riformate"?
* Come cambiano il reclutamento e la carriera dei professori?
* E i ricercatori universitari?
* Cosa è previsto per il personale tecnico e amministrativo?
* Le facoltà scompaiono davvero?
* Quanto sarà tutelato il diritto allo studio?
APeR - Associazione dei Professori e dei Ricercatori dell'Università dell'Insubria
http://aperinsubria.blogspot.com/
Rete 29 Aprile - Insubria
http://www.rete29aprile.it
http://r29ainsubria.wordpress.com
CoNPAss - Coordinamento Nazionale dei Professori Associati - Insubria
http://www.professoriassociati.it
Link al manifesto dell'assemblea in pdf (67,2 Kb)
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