mercoledì 3 marzo 2010

Le notizie di Febbraio 2010 - parte 1 di 2

  • 12 feb '10 - Da http://ricercatoriprecari.blogspot.com "Arrivano le prime rettifiche..." (link). Dall'articolo: "Dopo molti sforzi, articoli di giornali, lettere e fax, arrivano finalmente le prime rettifiche dei bandi di concorso per ricercatore non conformi alle nuove regole.[...]"
  • 12 feb '10 - Da http://notizie.alguer.it "Università: mazzata del Ministero su Sassari" (link).
  • 12 feb '10 - Di particolare interesse - Da http://www.giurdanella.it "Il CGA di Palermo riconosce la piena equiparazione dei medici universitari al personale ospedaliero" (link).
  • 10 feb '10 - Di particolare interesse - Da http://www.ilgiornale.it "Università A Pavia un campus all’americana: sarà il più grande d’Italia" (link). Dall'articolo: "Nascerà a Pavia il più grande campus universitario di medicina d’Italia, in grado di ospitare fino a 4.500 studenti. Sul modello americano, la nuova «città nella città» sarà un luogo di studio che animerà la vita dell’intera città a pochi chilometri da Milano. Grazie all’intesa sottoscritta ieri al Pirellone tra l’ospedale San Matteo e l’università, con il patrocinio della Regione Lombardia, a partire dal 2011 l’ospedale metterà infatti a disposizione della facoltà di Medicina i padiglioni delle cliniche mediche, chirurgiche e di quella dermatologica che si trasferiranno al Dea, la nuova struttura in cui verranno spostate le attività dell’Istituto di Ricerca." Cose (belle) che succedono dove si costruiscono ospedali nuovi... O no?
  • 10 feb '10 - Da http://www.repubblica.it "Villa Giardinetto, l'università liberale del premier" (link). Belle foto...
  • 10 feb '10 - Da http://www.ilgiornale.it "Non la fanno laureare, non "avrebbe firmato" verbale esame" (link). Quante volte ci si perde dietro a "regole" e "regolamenti"?
  • 10 feb '10 - Di particolare interesse - Da http://w3.uniroma1.it/cnru "Lettera aperta ai ricercatori" (link). Dal testo: "[...]Per essere ancora più chiari vi faccio un esempio che conosco molto bene perché attiene alla mia realtà spazio-temporale: l’Ateneo dell’Aquila. Il nostro Ateneo è un Ateneo cosiddetto “virtuoso”. Cioè appartiene a quella categoria di Atenei che grazie al proprio bilancio può permettersi di investire in nuove assunzioni il 50% di quanto recuperato nei pensionamenti di Professori Ordinari. Il nostro soggetto “individualista” dovrebbe mettere anche questo parametro nella sua formula: potrebbe scoprire con un certo disagio che lui/lei appartiene ad un Ateneo “non virtuoso” (sono tanti ma tanti) e che i conti che seguiranno sono su base 20% e non 50%. Comunque, solo il 10-30% di tale 50% andrebbe per nuovi associati. Il 20% del 50% fa una cifra bella piccola. Provare per credere. Chiedete all’amministrazione quanti Professori Ordinari vanno in pensione ogni anno nel vostro Ateneo. Moltiplicate la cifra per 120.000 euro (costo medio annuo per Professore Ordinario), dividetela per 2 o per 5 (virtuosi o non virtuosi), dividetela ancora per 4 o 5 (circa il 20% del 50%) e quello che rimane sono i soldi disponibili per eventuali Associati, un associato costa circa 75.000 euro. Adesso contatevi, cari Ricercatori, mettete a frutto la vostra formula e scoprirete la sua applicabilità nella realtà. A L’Aquila il conto fa 2 nuovi associati all’anno su 227 ricercatori. Essendo “merce ad esaurimento” (leggi DDL Gelmini) saremo esauriti mentalmente molto prima di essere associati. O forse pensate che all’Aquila non ci siano decine e decine di “meritevoli”? venite a trovarci quando volete e potrete constatare di persona, o pensate che solo chi propende per il “correre da solo” abbia le qualifiche per poterlo fare?[...]"
  • 09 feb '10 - Di particolare interesse - Da UniPI la segnalazione di tre recenti articoli comparsi sul quotidiano "Il Tirreno" a proposito della proposta, che il Senato Accademico pisano sta esaminando, di introdurre incentivi al pensionamento anticipato dei docenti. In pratica, si punta su un prepensionamento volontario, aperto alle tre fasce, e l'obiettivo è rappresentato da 86 nuovi ricercatori da bandire nel 2010, e per fare questo occorre che l'Università di Pisa rimanga sotto il 90%, e adesso, 2009, ha raggiunto l'89 (sono cifre molto simili alle nostre, in percentuale. Noi in valore assoluto siamo ovviamente un po' più bassi...). Secondo stime, basterebbero 20 prepensionamenti volontari di ordinari, su 600 che sono. Con il prepensionamento volontario il docente assumerebbe un contratto per una durata che scavalca il precedente termine di pensionamento, pagato 10-12 mila l'anno. Stime ufficiose indicano che la convenienza economica ce l'avrebbe soprattutto chi è a due anni dalla pensione o giù di lì... Qui di seguito gli articoli de "Il Tirreno":
  • 09 feb '10 - Da http://cnu.cineca.it/ "Legislatura 16º - 7ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 166 del 04/02/2010 - IN SEDE REFERENTE (1905) Norme in materia di organizzazione delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario" (link al pdf dal sito CNU) con gli interventi della senatrice Maria Pia Garavaglia (PD) e del senatore Vita (PD). Avrei voluto aggiungere il consueto "di particolare interesse" ...
  • 09 feb '10 - Di particolare interesse - Da http://www.senato.it "7ª Istruzione pubblica, beni culturali - Indagine conoscitiva sui problemi economici e finanziari delle università" con i resoconti relativi all'Audizione del Direttore Generale per l'università del Miur, all'Audizione presidente del Consiglio universitario nazionale (CUN), all'Audizione del presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI), all'Audizione di rappresentanti di ADU, ADI, ANDU, APU, CISAL Università, CISL Università, CNU, CNRU, FLC CGIL, SUN, UIL PA-UR AFAM, UDU, UGL Università e ricerca, all'Audizione del professor Vincenzo Milanesi, rettore dell'Università degli studi di Padova e coordinatore dell'Associazione per la qualità delle università italiane statali (AQUIS), all'Audizione del prof. Francesco Tomasello, rettore dell'università degli studi di Messina e del prof. Silvano Focardi, rettore dell'università degli studi di Siena, all'Audizione di rappresentanti del CNVSU (link). Buona lettura...
  • 09 feb '10 - Di particolare interesse - Da http://www.lavoce.info "ISTRUZIONI PER L'USO DELLA BIBLIOMETRIA" (link). L'abstract dell'articolo: "Valutare la ricerca è indispensabile. E per farlo la comunità accademica giudica la qualità delle pubblicazioni scientifiche attraverso due metodi: la recensione dei pari e gli indicatori bibliometrici basati sulle citazioni. I secondi hanno il vantaggio di essere più democratici ed economici dei primi, ma anche due gravi limiti. Non esistono infatti dati di buon livello per tutte le discipline e manca un metodo bibliometrico standard. Meglio allora affidarsi a una saggia cooperazione tra revisione dei pari e bibliometria."
  • 09 feb '10 - Da http://www.blitzquotidiano.it "“L’Università inutile”: meno iscritti e lauree svalutate in un paese ignorante" (link). Critica condivisibile, ma sui canali di informazione di massa non fa certo un bel "servizio" all'Università, specie a fronte dell'esigenza di contrastare la chiara volontà politica di definanziare il sistema. L'equazione "università inutile" = "non diamole soldi" è fin troppo facile da cogliere, e di questi tempi di semplificazione dei messaggi secondo i ben noti modelli della pubblicita' televisiva...
  • 09 feb '10 - Da http://notizie.virgilio.it "Università/ Sempre meno studenti e sempre più ricchi" (link).
  • 09 feb '10 - Da http://www.blitzquotidiano.it "Villa Gernetto: sede dell’Università del pensiero liberale e “rifugio” di Berlusconi" (link). Sarà per questo che il DDL Gelmini si applicherà (forse) unicamente alle università pubbliche? ;-)
  • 08 feb '10 - Di particolare interesse - Da http://www.uilpa-ur.org "A.A.A. OFFRESI: VENDUTA L’UNIVERSITA’ DI TRENTO PER 4.1 MILIONI DI EURO!" (link). Una notizia di cui nessuno parla ma che potrebbe essere in prospettiva la più importante e dirompente per il futuro dell'Università in Italia: in sintesi, pare concluso l'accordo che attribuisce alla Provincia di Trento delle competenze statali in materia di Università. Difficile dire ora quali saranno le implicazioni in futuro, certo colpisce che nessun giornale abbia dato risalto a quel che potrebbe di fatto essere il primo passo concreto per lo smantellamento di un sistema universitario nazionale.
  • 08 feb '10 - Di particolare interesse - Da http://www.lastampa.it "L'università ritorna un lusso per pochi" (link) e "Il circolo vizioso tra caste e amicizie" (link) sul tema del crollo drastico delle iscrizioni negli ultimi anni. Si dice tra l'altro: "[...] Non è una flessione temporanea: questo dato si inserisce in un trend negativo che si protrae ormai da diversi anni. Rispetto all’anno accademico 2003-04 le immatricolazioni sono calate di quasi 52.000 unità, un dato impressionante, sia in termini assoluti che percentuali. Infatti, se nel 2003 si sono iscritti all’Università il 74,4% dei ragazzi usciti dalla superiori, quest’anno solo il 59% lo ha fatto. Un calo di oltre 15 punti percentuali in poco più di un quinquennio. Un trend che sta impoverendo la nostra società e che mina pesantemente le basi della nostra economia. [...] Il meccanismo si è inceppato in parte per colpa di un sistema universitario incapace di trasmettere competenze al passo con i tempi e con le esigenze del sistema produttivo di oggi. Ma anche per colpa di un panorama delle opportunità che è sempre più chiuso e cristallizzato. Il nostro mercato del lavoro funziona ancora in modo molto informale, localistico e personalistico. Come ci mostrano i dati dell’ultima indagine Excelsior sulle assunzioni delle imprese, circa il 54% delle assunzioni avvengono per conoscenza diretta o per segnalazione di conoscenti. Un altro 25% da banche dati interne alle aziende. Questo significa che chi non ha conoscenze personali o non è già inserito in azienda ha davvero poche probabilità di trovare lavoro. Centri d’impiego, Internet e mezzi stampa coprono una percentuale irrisoria delle assunzioni. La storia che ai giorni nostri si può trovare lavoro semplicemente mandando un curriculum in Italia pare sia davvero un mito. [...] È questo infatti che ci dicono gli ultimi dati di Almalaurea: tra gli iscritti all’Università aumenta la percentuale di chi è figlio di laureati e diminuisce la percentuale di chi invece ha genitori che si sono fermati alla scuola dell’obbligo. E questo non farà che alimentare un circolo vizioso che irrigidirà ulteriormente la nostra società e la nostra economia. Perché se i giovani provenienti dai ceti più poveri perdono anche l’università come occasione di confrontarsi con un mondo diverso dal loro, di mescolarsi con persone di varia estrazione, saranno davvero condannati a restare inchiodati ai blocchi di partenza, e non saranno in grado di offrire né a se stessi né ai propri figli orizzonti e prospettive migliori. Ed è molto triste pensare che nell’era in cui Paesi come l’India o la Cina stanno sperimentando l’abbattimento di vecchie caste e un nuovo senso di libertà e opportunità, in Italia i giovani stanno scivolando verso nuove gabbie e soffrendo frustrazioni e rinunce che nessun Paese sano e moderno dovrebbe tollerare."
  • 08 feb '10 - Da http://www.repubblica.it "Cambridge, sesso troppo rumoroso, studentesse richiamate alla discrezione" (link). Sarà questo il motivo per cui i lavori per il collegio studentesco di Bizzozero vanno a rilento? Timore di "inquinamento acustico"? Mah...
  • 08 feb '10 - Da http://notizie.virgilio.it "Università/ Roma, in arrivo centri per l'impiego negli atenei" (link).
  • 04 feb '10 - Di particolare interesse - Da http://www.miur.it "Criteri per la stipula di contratti di diritto privato a tempo determinato per lo svolgimento di attività di ricerca e di didattica integrativa presso le Università, ai sensi dell'art. 1, comma 14, della legge 4 novembre 2005, n. 230" Decreto Interministeriale 16 settembre 2009 prot. n. 94/2009 (link).
  • 04 feb '10 - Di particolare interesse - Da http://www.step1.it "Università. Nuovi parametri per valutare la ricerca" (link) a proposito del DDL sulla valutazione segnalato ieri l'altro, con il commento della Giunta CRUI: "PARERE DELLA CRUI SULLO SCHEMA DI DM RELATIVO ALLE LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA DI VALUTAZIONE QUINQUENNALE DELLA RICERCA".
  • 04 feb '10 - Da http://www.teramonews.com "Lettera al nuovo Rettore dell'Università" (link).
  • 04 feb '10 - Da http://www.andu-universita.it "PD e DDL: “buona convenienza” e “cattiva connivenza”. ‘Compagni’ che sbagliano?" (link). Dall'intervento di Paolo Bertinetti (Preside Facoltà di Lingue, UniTO): "Qualche settimana fa, Ignazio Marino ha dichiarato che l’opposizione non dovrebbe discutere questo o quell’aspetto del disegno di legge, ma contrastarlo in blocco. Le controproposte e, peggio ancora, le coincidenze con vari articoli del disegno di legge, sono l’alibi che il Pd rischia di offrire a un progetto indifendibile di stravolgimento dell’Università. I deputati dell’opposizione dovrebbero sfruttare tutti gli strumenti offerti dai regolamenti, in Commissione, in aula, in Transatlantico per impedire che esso vada in porto. In un recente intervento sulla riforma della Costituzione, Gustavo Zagrebelsky ricordava che l’uomo politico degno di questo nome conosce bene il conflitto tra l’imperativo di evitare l’isolamento e quello di difendere principi irrinunciabili. Ma questa alternativa non si pone quando è in gioco l’essenza stessa di ciò che si deve difendere: perché in tal caso la buona convenienza appare come cattiva connivenza."
  • 04 feb '10 - Da http://parma.repubblica.it "Corte dei Conti, a processo sindaco e rettore dell'Università" (link).
  • 02 feb '10 - Di particolare interesse - Da indiscrezioni "l'adeguamento stipendiale ISTAT 2010 (non ancora ufficializzato, ma ufficiosamente dichiarato) probabilmente sara' superiore al 3% (verso 3.5%?). Per prevenire giaculatorie e sensi di colpa (a causa dell'inflazione = 0.8%), non si dimentichi che l'adeguamento e' ritardato di un anno, perche' legato ai miglioramenti stipendiali della Pubblica Amministrazione (che a loro volta sono ritardati di UN ANNO per la dinamica contrattuale!). Per l'anno prossimo (2011) l'ISTAT prevede un adeguamento attorno a 0.8%". Buon per noi, ma in bocca al lupo per il nostro bilancio di Ateneo...
  • 02 feb '10 - Di particolare interesse - Dalla rassegna stampa di UniPI un articolo di grande interesse comparso su ItaliaOggi del 2.2.10, dal titolo "Ricerca in stile lascia o raddoppia" (link al pdf dal nostro Wiki) a proposito di un decreto che la Gelmini starebbe per dare alla luce in tema di criteri di valutazione dei "risultati della ricerca" (leggi il decreto in pdf dal nostro Wiki). Tutto molto interessante, compreso il fatto che su questo come su qualunque altro tema sembra che gli unici veri interessati, ovvero gli universitari, siano del tutto tagliati fuori...
  • 01 feb '10 - Da http://www.lastampa.it "Atenei, la rivolta dei lettori" (link). Dall'articolo: "Nelle università tengono i corsi di lingua straniera, ricevono gli studenti, fanno gli esami. Ma non sono docenti. Sono tecnici da 900 euro al mese, come i bidelli. «Non fanno ricerca», si difendono i rettori. «Ma insegniamo», attaccano loro, i lettori. La battaglia va avanti da vent’anni, e da un po’ si combatte nelle aule di tribunale. Ora rischia di sommergere gli atenei sotto una valanga di ricorsi e risarcimenti per almeno cento milioni di euro. Pochi giorni fa l’università di Padova è stata condannata a pagare oltre cinque milioni di stipendi arretrati a 14 ex lettori che il tribunale ha equiparato a ricercatori a tempo indeterminato. Vent’anni fa, era il 1989, la Corte di Giustizia europea stabilì che il trattamento riservato dall’Italia ai lettori era discriminatorio: avrebbero dovuto essere equiparati ai ricercatori. Ma l’Italia tirò avanti [...]"
  • 01 feb '10 - Di particolare interesse - Da http://www.andu-universita.it "L’interesse pubblico dell’Università di Messina è rottamare i ricercatori?" (link). Ancora sul tema del pensionamento "coatto" del personale con 40 anni di anzianità contributiva. Sull'argomento il nostro Ateneo si è già pronunciato, decidendo per il pensionamento forzoso. Come diceva Brecht a proposito degli zingari?
  • 01 feb '10 - Da http://www.ilgiornale.it "Ora per laurearsi in medicina la mecca è il Paese di Dracula" (link).
  • 01 feb '10 - Di particolare interesse - "Sabato 6 febbraio alle ore 10.30 nell'Aula della Presidenza della II Universita' di Napoli in Via Costantinopoli, 104 - NAPOLI, si svolgera' il CONVEGNO: "Il DdL Gelmini. Prospettive generali e proposte per i Docenti delle Facolta' di Medicina". Vi parteciperanno il Rettore della II Universita' di Napoli ed i Presidi delle due Facolta' di Medicina di Napoli, Amore del CUN, esponenti politici tra cui l'on. Tocci e sindacali tra cui Manzini e Incoronato. Moderatore Pasquale Santé. Il presente vale come comunicazione ed invito."
  • 01 feb '10 - Da http://www.repubblica.it "La Pantera, venti anni dopo l'eredità di un movimento breve" (link).
  • 01 feb '10 - Da http://www.tempostretto.it "Tagli ai ricercatori, sindacati e associazioni rispondono al Rettore e tornano a chiedere la revoca del provvedimento In un documento, contestano la posizione assunta dall’Amministrazione e si chiedono inoltre come mai, per fare cassa, l’Amministrazione non favorisce, incentivandola, l’uscita dei professori Ordinari" (link).
  • 01 feb '10 - Da http://notizie.alguer.it "Ispezione travolge l´Università" (link). SASSARI - Conti sballati, incarichi incompatibili, spese inutili: è il resoconto dell'attività ispettiva ministeriale condotta a carico dell'Università di Sassari dal 21 aprile al 10 luglio 2009. Il funzionario da Roma, durante questi mesi, ha studiato carte su carte provenienti dagli uffici dell'ateneo, scoprendo tutta una serie di irregolarità..
  • 01 feb '10 - Da http://www.ecodibergamo.it "Università: super nella ricerca ma è a corto di finanziamenti" (link). Dall'articolo: "Un numero di iscritti raddoppiato in dieci anni, altrettanto dicasi del personale tecnico amministrativo, triplicato il numero dei docenti e dei ricercatori, tre volte più esteso il patrimonio immobiliare. L’Università degli studi di Bergamo è cresciuta, e parecchio, nell’ultimo decennio, in termini quantitativi (spazi, numero di studenti e personale) ma anche qualitativi se si pensa, solo per fare un esempio, che sono triplicate in poco meno di cinque anni le produzioni scientifiche, sono stati registrati 14 brevetti tra il 2008 e il 2009, è nato da poco il Centro per la gestione dell’Innovazione e del trasferimento tecnologico al Kilometro Rosso di Stezzano, il settimo centro di ricerca e di servizio di Ateneo. L’unica voce rimasta pressoché stabile negli ultimi due anni è quella dei contributi provenienti dalla Stato (fondo ordinario) e l’orizzonte lascia intravedere addirittura la possibilità di un assottigliamento per il 2010. Come dire: il merito non si premia nel sistema Italia..." Bergamo e Varese sono città accomunate da diversi "fili rossi" (e non solo, molti sono - come noto - anche "verde padano"...), e anche per questo il modello bergamasco va guardato con interesse. Altre cifre dall'articolo: "Gli studenti iscritti quest’anno sono 15.415, con un sensibile aumento rispetto all’anno precedente (in cui erano 15.244). Un dato raddoppiato negli ultimi dieci anni: nel 2000 gli studenti iscritti infatti erano 8.066. Nell’ultimo anno si sono laureati 2.312 giovani. A disposizione degli studenti 339 docenti e ricercatori, 231 dipendenti del settore tecnico e amministrativo. Anche gli spazi si sono notevolmente ampliati con un patrimonio immobiliare di proprietà dell’ateneo di 41.970 metri quadrati sulle sedi di Bergamo e di Dalmine oltre ad altri 19.643 metri quadri a disposizione dell’ateneo in città, a Dalmine e Treviglio." Ispirazioni?
  • 01 feb '10 - Da http://www.step1.it "Università. La Gelmini frena in salita" (link). Dal testo: "A sorpresa, alla fine dell'estate, il ministro Mariastella Gelmini aveva annunciato un nuovo giro di vite, per un ulteriore taglio di corsi "inutili". Il provvedimento era stato anticipato a luglio, a settembre il ministro Gelmini aveva promesso che sarebbe stato approvato per la fine di ottobre e, per fare in modo che le università sapessero che cosa si stava preparando, aveva anche inviato una lettera (nota n. 160 del 4 settembre 2009). La CRUI (conferenza dei rettori) aveva pubblicato una nota ufficiale per spiegare tutte le sue perplessità sul decreto in adozione. Ora, a soli quattro giorni dal termine di legge che gli atenei hanno per definire l’organizzazione dei corsi dell’anno successivo, la Gelmini comunica che ci sarà una frenata. Fin dalle prime righe il ministero ammette un certo ritardo nell’adozione del provvedimento promesso e ripete che «il predetto D.M. è in corso di adozione». E, poiché il decreto significherebbe «per diversi Atenei una riprogettazione complessiva della propria offerta formativa», si dice che si preferisce far slittare di un anno la sua applicazione. In realtà al ministero contavano sull’effetto-minaccia dell’annuncio...."
  • 01 feb '10 - Di particolare interesse - Da http://www.andu-universita.it "PER UNA UNIVERSITA’ DEMOCRATICA" (link). La proposta organica dell'ANDU su GOVERNO DEL SISTEMA NAZIONALE E ORGANIZZAZIONE DEGLI ATENEI e suDOCENZA E CONCORSI UNIVERSITARI.
  • 01 feb '10 - Da http://rettorevirtuoso.blogspot.com "Il boom silenzioso degli studenti lavoratori e delle università telematiche" (link). Dal Blog di un Collega del PoliBA alcune interessanti cifre (e considerazioni).

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