mercoledì 31 marzo 2010

5x1000

Recentemente l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato gli elenchi degli importi assegnati ai vari destinatari sulla base delle scelte espresse nell’anno 2008 dai contribuenti (link).

Per quanto riguarda l'Università dell'Insubria, le scelte espresse nel 2008 sono state 467, a fronte di 580 nel 2007 e di 557 nel 2006 (-16/20% circa), nonostante gli studenti iscritti nell’a.a. 2007/2008 fossero 9.599 (fonte MiUR – link), mentre erano 8.991 nel 2006/2007. Il valore del rapporto tra scelte espresse e studenti iscritti è quindi di 0,067 per il 2006 e solo di 0,049 nel 2008 (-27%). Conseguentemente, mentre per il 2006 il nostro Ateneo si vide assegnare 41.707,66 Euro, per il 2008 riceverà solamente 37.066,35 Euro.

Già nel 2006 il valore del rapporto scelte/iscritti per il nostro Ateneo era stato particolarmente sfavorevole (54° su 73 università considerate - link). In base ai dati di quell'anno, il raggiungimento di un livello di ‘consensi’ analogo a quello dell’Università di Pavia o meglio ancora della LIUC di Castellanza avrebbe garantito entrate non del tutto irrilevanti. Quelle considerazioni sono oggi del tutto attuali, specie considerando che per valore assoluto di singola scelta il nostro Ateneo era e resta ai primi posti in assoluto tra le università statali, con 60,02 Euro (+8% rispetto al 2006). Se la proporzione tra scelte e iscritti fosse per noi la medesima di Atenei limitrofi quali ad esempio Pavia (0,204) o meglio ancora la LIUC di Castellanza (0,573), riceveremmo tra i 154.000,00 e i 435.000,00 Euro. Se poi idealmente fossimo in grado di “intercettare” le scelte delle famiglie di tutti i nostri iscritti le entrate ammonterebbero almeno in teoria a 757.000,00 Euro.

Si tratta di cifre forse non elevate in assoluto (dipende dai punti di riferimento), ma di tutto rispetto se si considera che una borsa triennale di dottorato "costa" circa 45.000,00 Euro (e quest'anno per il momento ne mancano all'appello oltre una dozzina...) mentre un'annualità di assegno di ricerca "costa" intorno ai 20.000,00 Euro.

Promuovere organicamente la donazione del 5x1000 alla propria Università avrebbe un costo molto ridotto, vicino allo zero. Potrebbero ad esempio essere organizzate campagne informative nei confronti della popolazione studentesca (con il coinvolgimento dei docenti, in forme e secondo modalità da stabilire). Potrebbe inoltre essere utile chiedere la collaborazione delle associazioni studentesche, tanto più se la campagna informativa si incentrasse sulla realizzazione di uno o comunque pochi e ben definiti progetti di interesse per gli studenti (ad esempio, incrementare le borse di dottorato per numero e/o importo). Iniziative del genere potrebbero anche contribuire a consolidare il senso di appartenenza degli studenti al proprio Ateneo, attraverso la partecipazione - in certo qual modo ‘diretta’ - sia al reperimento di risorse che alla formulazione di scelte in ordine al loro impiego. Complessivamente, dovrebbe risultare chiaro agli studenti e alle loro famiglie come una scelta di fatto priva di oneri avrebbe come conseguenza sul medio periodo un incremento delle opportunità nel campo della ricerca per i neo-laureati e per l'Università nel suo complesso.

Sarà possibile lavorare in questa direzione?

1 commento:

  1. Sarebbe una cosa auspicabile, ma credo che per motivare la gente a donare il 5x1000 all'Insubria piuttosto che ad una qualsiasi associazione umanitaria, uno deve sapere come questi soldi vengono spesi. Se l'Ateneo si esprimesse chiaramente magari dicendo che i fondi saranno utlizzati per servizi agli studenti (borse, dottorati, infrastrutture ....) allora ci si sentirebbe più motivati. Altrimenti a che pro??

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