Il blog della Libera Associazione dei Professori e dei Ricercatori dell'Università degli Studi dell'Insubria
mercoledì 31 marzo 2010
Le notizie di Marzo 2010 - parte 2 di 2
31 mar '10 - Di particolare interesse - Da http://cnu.cineca.it/ "COMUNICATO DELLA PRESIDENZA CNU" (link al pdf). Dal comunicato: "Il CNU ha atteso che la discussione sul DDL Gelmini nella Commissione Istruzione del Senato arrivasse ad uno stadio avanzato, con la speranza che qualcuna delle più macroscopiche incongruenze presenti nel DDL governativo fosse focalizzata e avviata a sostanziale modifica.[...] L’analisi dei risultati è sconfortante: basta scorrere la lista degli emendamenti proposta dal relatore della legge, Senatore Valditara, per constatare che la commissione del Senato partorirà ben poche norme migliorative. Né gli emendamenti proposti dall’opposizione risolvono alcune questioni. In particolare, l’ignoranza del destino dei ricercatori, che oggi permettono la sopravvivenza del sistema universitario italiano, è la più eclatante fra le omissioni che si possono riscontrare.[...]"
31 mar '10 - Da http://www.repubblica.it "La scomparsa dell'italiano "All'università senza Lingua e letteratura"" (link).
30 mar '10 - DI PARTICOLARE INTERESSE - I Ricercatori degli atenei di Cagliari, Milano, Napoli e Torino propongono un’Assemblea Nazionale dei Ricercatori italiani (strutturati e precari) in cui discutere: (1) un documento nazionale di analisi delle maggiori criticità della situazione dell’università italiana e dei contenuti del DdL Gelmini; (2) una lista condivisa di richieste prioritarie di modifica al DDL 1905 S.; (3) le azioni possibili (già intraprese / da intraprendere) per evitare che il testo venga approvato nella forma attuale e per riavviare il ragionamento sul Sistema universitario Italiano; (4) una estensione nazionale della dichiarazione di indisponibilità alla didattica non dovuta ai sensi della L. 382 /80. Tutte le università italiane sono invitate a partecipare attraverso proprie rappresentanze e a organizzare assemblee preparatorie in ciascun ateneo. Una proposta di piattaforma verrà diffusa quanto prima. L’assemblea si terrà a Milano in data 23/4/2010 (il pdf del comunicato stampa dal nostro Wiki).
30 mar '10 - Di particolare interesse - L'assemblea dei ricercatori della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Siena ha deliberato, all'UNANIMITA', il ritiro della disponibilità a svolgere incarichi didattici aggiuntivi a quelli previsti da contratto per il prossimo A.A. se il Ministero non dara' riscontro positivo alle istanze indicate nella proposta pubblicizzata online (link). Risoluzione sostanzialmente analoga era stata sottoscritta giorni addietro dai Ricercatori della Facoltà di econnomia "R. Godwin" del medesimo Ateneo. Ora i Ricercatori di Siena intendono chiedere ai Rappresentanti in CdA la convocazione di un'assemblea dei Ricercatori di Ateneo in preparazione dell'assemblea nazionale.
30 mar '10 - Di particolare interesse - Insubria - Da http://www.ilmanifesto.it "I rettori temono lo sciopero e aprono sulla trattativa" (link). Dall'articolo: "[...] questa soluzione non risolverebbe il problema dei precari e non rispecchia l'orientamento dei ricercatori autoconvocati che hanno convocato lo «sciopero bianco» e presto stabiliranno la data di un'assemblea nazionale. [...] Dello stesso tenore è il documento approvato dai ricercatori di Scienze dell'Università dell'Insubria (Como e Varese): «Tali cambiamenti cruciali per il bene del Paese - si legge - non possono avvenire a costo zero»".
30 mar '10 - Da http://www.gazzettadelsud.it "Università, la parola al Riesame - Due indagati sono in carcere, tre ai domiciliari, quattordici all'obbligo di firma" (link).
30 mar '10 - Da http://www.estense.com "Rete Universitaria Attiva e Udu per un’università migliore" (link).
30 mar '10 - Da http://www.ecodibergamo.it "Università: esami dati in anticipo. Ragazza bacchettata dai compagni" (link).
27 mar '10 - APeR Insubria - Di particolare interesse - In adempimento a quanto a suo tempo deliberato, APeR Insubria ha provveduto a versare un contributo di 100,00 Euro a favore dell'Università dell'Aquila, colpita dal sisma dello scorso anno. Nella cartella del Wiki dedicata ai documenti è disponibile copia del bonifico effettuato dal Tesoriere (link). Si tratta di una cifra irrisoria, che però rappresenta una cospicua percentuale delle quote di iscrizione 2009. Questo versamento si unisce così al contributo spontaneo devoluto lo scorso anno dal personale amministrativo e tecnico del nostro Ateneo. L'elenco completo di chi ha contribuito alla raccolta di fondi a favore dell'Università dell'Aquila è disponibile qui (link).
26 mar '10 - Di particolare interesse - Da http://www.miur.itil testo del Decreto riguardante la valutazione quinquennale delle università (VQR 2004-2008) (link). Estremamente interessante notare che in questa tornata (che per inciso parte nonostante l'ANVUR non ci sia ancora, ma forse è meglio così...) per la prima volta si valuteranno i DIPARTIMENTI: val la pena dedicare qualche minuto all'esame dei parametri di valutazione previsti. Gli spunti anche al fine di una valutazione autonoma interna ad ogni singolo Ateneo sono molteplici.
26 mar '10 - Di particolare interesse - Da http://www.andu-universita.it "DDL: la protesta dei ricercatori di ruolo e precari" (link).
26 mar '10 - Di particolare interesse - Dall'Università Politecnica delle Marche (tramite UNILEX) il testo del documento con il quale i Ricercatori della Facoltà di Scienze MMFFNN dichiarano di aderire allo stato di agitazione nazionale volto ad indurre la trasformazione delle norme vessatorie presenti nel DdL Gelmini e si riservano la facoltà di non ricoprire alcun incarico didattico non integrativo per il prossimo anno accademico, a meno di un sostanziale miglioramento della posizione dei Ricercatori nel DdL (il testo completo in pdf dal nostro Wiki).
26 mar '10 - Di particolare interesse - Dalla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Genova il documento con cui i Ricercatori "dichiarano la loro indisponibilità ad assumere incarichi di insegnamento che non rientrino in quelli previsti dagli obblighi attuali di legge per la figura del Ricercatore Confermato e l’indisponibilità a contribuire alla definizione dell’Offerta Formativa (indicazioni operative relative all’art. 4 DM 544 del 31.10.07, circolare della direzione generale per l'università, MIUR) per i Corsi di Studio della Facoltà per l’anno accademico 2010/11 chiarendo che tale indisponibilità non rappresenta una forma di protesta bensì la presa d’atto del ruolo riservato, a chiare lettere, dal Disegno di Legge ai ricercatori universitari" (il testo completo in pdf dal nostro Wiki).
26 mar '10 - Di particolare interesse - Dalla Facoltà di Scienze MMFFNN dell'Università di Milano, la mozione con la quale il Consiglio di Facoltà nella seduta del 24 marzo 2010, esprime preoccupazione per le scelte che il Governo intende intraprendere in relazione al Disegno di Legge “Gelmini” per l’Università, attualmente in discussione al Senato della Repubblica (il testo completo in pdf dal nostro Wiki).
26 mar '10 - Da UNILEX grazie a Marco Merafina (Roma1 e CNRU) il resoconto dell'incontro tra il consulente del Ministro Gelmini, prof. Alessandro Schiesaro, e una delegazione del CNRU formata dai componenti del Direttivo Nazionale Marco Merafina, Annalisa Monaco e Oscar Ascenzi (link al testo completo in pdf dal nostro Wiki).
26 mar '10 - Da http://www.ilgiornale.it "Sanità, a Milano Multimedica investe 30 milioni per rilancio del San Giuseppe" (link).
26 mar '10 - Da http://torino.repubblica.it "L'università manda i libri al macero, studenti e prof salvano 4mila volumi" (link).
26 mar '10 - Da http://www.admaioramedia.it "RICERCA, Dalla Regione 1,3 milioni alle Università" (link). Dall'articolo: "Un milione e 300mila euro dalla Regione alle Università sarde per finanziare la ricerca. E' il risultato di un protocollo d'intesa firmato oggi dall'assessore regionale alla Programmazione, Giorgio La Spisa e dai rettori degli atenei di Cagliari e Sassari. Si tratta di fondi stanziati in base alla legge regionale 7 del 2007 sulla "Promozione e ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica in Sardegna". Permetteranno di finanziare il 30 per cento dei costi ammissibili dei progetti, fino ad un massimo di 10mila euro. Si terrà conto, per l'assegnazione dei fondi, dei progetti di ricerca giudicati idonei ma non finanziati in bandi internazionali, nazionali e comunitari.[...]". Formula interessante (e soprattutto chiara e semplice)...
26 mar '10 - Da http://www.agi.it "UNIVERSITA': "FEDERICO II" NAPOLI, E-LEARNING SU ITUNES U" (link).
26 mar '10 - Da http://www.andu-universita.it "DDL: la confisca dell’Università" (link). Dal post: "Abbiamo già commentato i contenuti del DDL sull’Università presentato dal Governo (‘governance’ e docenza) e del DDL del PD. Alla luce degli emendamenti presentati dal Relatore i contenuti del DDL governativo sono ulteriormente peggiorati, come risulta dall’analisi che segue. Considerando anche gli emendamenti presentati dal PD e dall’IDV, risultano ancora più evidenti la natura e le finalità dell’operazione bipartisan in corso in Parlamento: scardinare e confiscare il Sistema nazionale delle Università statali, assegnando a una ristretta oligarchia nazionale la gestione delle risorse pubbliche e alle oligarchie locali la gestione degli Atenei. Contro questo progetto di distruzione dell’Università statale occorre opporsi in tempo, contrapponendovi un progetto di riforma democratica. [...]".
26 mar '10 - Insubria - Da http://www.sateliosnews.it "Fontana: “Gettate le basi per diventare città universitaria"" (link). Dall'articolo: "Varese città universitaria? Per il sindaco Attilio Fontana è questione ancora di qualche tempo. Il motivo per il quale la città-giardino non ha ancora questa fama, per Fontana è legato alla giovane età dell’ateneo. Nonostante i grandi passi avanti che ogni giorno l’università varesina compie, nonostante i successi conquistati in questi dodici anni di vita, traguardi che esulano dai confini locali, l’Insubria è una struttura giovane e come tale non ancora “metabolizzata” dalla città. [...] “Sono molto contento – precisa il primo cittadino - che l’ateneo varesino continui a crescere, che sempre più matricole scelgano le facoltà dell’Insubria. E’ un bel vanto per una città come Varese avere un’università che consegua importanti successi.”".
23 mar '10 - Di particolare interesse - I commenti del CNU agli emendamenti del Sen. Valditara al DDL Gelmini (link al file MS Word dal nostro Wiki). Dagli emendamenti da lui proposti (o non proposti) sulle questioni più importanti del disegno di legge risulta chiaro che le posizioni di Valditara rimangono molto distanti dalle nostre. Osserviamo infatti che (a) continua mancare un riferimento forte alla “ricerca”; (b) non viene ancora riconosciuta formalmente ed economicamente la funzione docente dei ricercatori attuali, ma vengono anzi obbligati, gratis, allo stesso carico didattico (350 ore) dei professori; (c) permangono i due ruoli separati di associati e ordinari, con le due abilitazioni; (d) permangono sia i contratti che gli assegni e non sono stati indicati ulteriori limiti alla permanenza precaria nell'università; (e) il risultato della valutazione del singolo, per inciso affidata impropriamente all’ANVUR, resta legato a penalizzazioni (blocco scatti) più che non a incentivi; (f) la definizione della progressione di carriera, per professori vecchi e nuovi (con la penalizzante trasformazione degli scatti da biennali a triennali), resta comunque affidata al governo tramite la predisposizione di un regolamento invece che di una delega legislativa; (g) una nuova norma (art. 1) apre la porta a deroghe locali sulla normativa nazionale su reclutamento e stato giuridico, (h) il Senato Accademico continua ad essere esautorato di molti compiti che gli spetterebbero. E’ vero che su altri aspetti una decina degli emendamenti del relatore vanno nel senso proposto dal CNU (vedi ad es. la “sfiducia “ al rettore e la possibilità di chiamata diretta estesa ai ricercatori a tempo indeterminato). Ma è troppo poco per modificare un giudizio complessivo che resta molto critico.
23 mar '10 - Di particolare interesse - Insubria - Dalla Prealpina di oggi, un articolo sull'inaugurazione del nostro anno accademico (scarica il pdf dal nostro Wiki). A parte il titolo non felicissimo (un po' nostalgico, un po' casalingo), notevoli alcuni passaggi dal discorso rettorale: "non è opportuno continuare a riservare una quota di maggioranza del consiglio di amministrazione a coloro che - in quanto docenti - sono i destinatari delle decisioni e soprattutto delle risorse amministrate". Si tratta in effetti di uno dei punti "qualificanti" del DDL Gelmini, e tutto sommato l'unico vero aspetto cruciale di tutto il testo: in poche parole, si liquida l'autonomia e il principio di autogoverno degli Atenei, giocando sull'equivoco tra responsabilità degli Atenei verso gli interlocutori esterni (stakeholder, come usa dire...) e la cessione in saldo a terzi delle prerogative decisionali interne alla comunità accademica. Si può essere o meno d'accordo: quel che è certo è che una scelta del genere, per la sua radicalità, deve essere attentamente meditata e discussa collegialmente in tutte le sue implicazioni, specie da chi ha prospettive di restare nell'università ancora per molto tempo.
23 mar '10 - Da http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it "Riforma Gelmini. A pensar male si fa peccato…" (link). Dal testo: "E se un giorno di questi i ricercatori delle università italiane incrociassero le braccia, non in assoluto, ma decidendo semplicemente di sospendere la didattica? Non è un’ipotesi peregrina, ma sarebbe un disastro. Perché i ricercatori sono all’incirca il 40 per cento del corpo docente delle università italiane. Corpo docente, sì, perché tengono corsi, tanti corsi, spesso a costo zero per l’università, anche se percepiscono uno stipendio decisamente inferiore a quello degli associati (o se preferite “professori di seconda fascia”). In teoria, non sarebbe il loro mestiere. Eppure si fanno carico anche della didattica. Quando gli ho chiesto quanto si percepisce per un corso (che non comporta solo le ore di lezione, ma anche la preparazione e i relativi esami), un caro amico mi ha risposto così: “Non c’è una “tariffa” fissa, perché dipende solo da quanti soldi ci sono in cassa. Io ad esempio faccio un corso (60 ore) per 600 euro e altri due (120 ore) gratuiti. Con annessi esami, ovviamente. La regola dalle mie parti è che un ricercatore prima si fa un corso gratuito, e poi se ci sono soldi e ne fa altri può prendere qualche briciola. Altrimenti zero. Il punto è che quasi tutti, come faccio io, accettiamo di tenere corsi per puro spirito di servizio, perché non c’è nessun altro che potrebbe farli. Di fatto molti corsi di laurea letteralmente non starebbero in piedi se non ci fosse la didattica dei ricercatori, che non è neanche prevista dalla legge” [...]". Grazie a MB per la segnalazione.
23 mar '10 - Di particolare interesse - Da UNILEX il Comunicato dell'assemblea dei Ricercatori della Facoltà di Medicina e Chirurgia della "Federico II" di Napoli inviata ai vertici Accademici con cui si annuncia la indisponibilità a svolgere compiti di didattica non obbligatori (in pdf dal nostro Wiki).
23 mar '10 - Da http://www.universitas.bo.it/ "Il FFO - Fondo di Finanziamento Ordinario per il 2010 - Fine delle illusioni: -4,4 % rispetto al 2009" (link).
23 mar '10 - Di particolare interesse - Da http://www.andu-universita.it "DDL: la protesta dei ricercatori di ruolo e precari" (link).
23 mar '10 - Da http://www.repubblica.it "Università, in Africa per studio - Un mare di nuove opportunità" (link).
23 mar '10 - Insubria (?) - Da http://www3.varesenews.it "Da tutta Italia alla Liuc perchè "piccolo è bello"" (link).
23 mar '10 - Da http://www.gazzettadelsud.it "Corso chiuso, studenti amareggiati - «Dai politici promesse elettorali, speriamo che i vincitori si ricordino di noi»" (link).
23 mar '10 - Di particolare interesse - Da http://www.newnotizie.it "Università: rivolta ricercatori, corsi di laurea a rischio" (link).
23 mar '10 - Da http://www.flcgil.it "Il DDL Gelmini sull'Università tra iniziative di protesta e articoli di stampa" (link).
23 mar '10 - Da http://www.step1magazine.it "Università Catania. Sospeso il pagamento delle indennità ai docenti di Medicina. Riunione in rettorato" (link).
21 mar '10 - Di particolare interesse - Su UNILEX Marco Merafina (UniRM 1 e CNRU) informa che "allo stato attuale (domenica 21 marzo) i ricercatori delle seguenti università hanno ritirato la disponibilità a ricoprire corsi nel prossimo anno accademico (esitando documenti in tal senso): - Università di Torino; - Università di Napoli Federico II; - Università di Cagliari; - Università di Urbino; - Università di Bari; - Politecnico di Bari; - Università di Napoli L'Orientale; - Università della Tuscia; - Università di Genova (Architettura); - Università di Palermo (Medicina); - Università del Piemonte Orientale (Scienze)" e annuncia una prossima Assemblea nazionale dei Ricercatori (la mail in pdf dal nostro Wiki).
21 mar '10 - Di particolare interesse - Da http://w3.uniroma1.it/cnru/ un comunicato ufficiale del CNRU (link). Dal comunicato: "Il CNRU [...] PROCLAMA lo stato di agitazione dei Ricercatori Universitari e, estendendo le iniziative già in atto in numerose sedi, invita i Ricercatori di tutti gli atenei a riservarsi di non accettare incarichi per affidamento e supplenza per il prossimo anno accademico, sviluppando inoltre forme di lotta immediate che comprendano anche la sospensione dell’attività didattica, con la sola esclusione dei Ricercatori Universitari minacciati dal licenziamento che nell’esercizio dell’attività didattica hanno elemento di difesa giudiziaria; chiede inoltre ai docenti delle altre fasce di partecipare a tale forma di protesta non accettando ulteriori incarichi di docenza al di fuori di quelli istituzionali.". Vedremo...
21 mar '10 - Di particolare interesse - Da http://www.universita.rdbcub.it "RETTORI, CONFINDUSTRIA E POLITICI LOCALI ALL'OPERA: L'UNIVERSITA' DI STATO ALL'INCANTO!" (link). Dall'articolo: "E' ormai di dominio pubblico la cessione dell'Università di Trento alla Provincia di Trento. La Provincia si propone di mettere a punto nuove regole per il reclutamento dei docenti e l'integrazione con i centri di ricerca privata e perciò ha già provveduto a reclutare esperti di parte confindustriale: Cipolletta ora presidente delle Ferrovie, Santarelli vicepresidente della LUISS, e l'A.D. di Telecom Bernabè. Dunque l'ateneo fuoriesce dal sistema universitario di stato e solleva parecchi interrogativi che, per quanto ci riguarda, chiamano in causa il trattamento e il futuro del personale tecnico-amministrativo. La vicenda sembra aver favorevolmente impressionato più di un Rettore tra cui quello di Padova che si spinge a reclamare, complice la campagna elettorale, leggi bipartisan per la Regione Veneta perché possa svolgere un ruolo analogo a quello della Provincia di Trento in favore degli atenei veneti. Cosa significhi veramente questa frase ci sembra evidente: la Regione deve “comprarsi” gli atenei statali del veneto!! Altrove, in Piemonte, Rettori, Politici Locali e Confindustria si sono appena riuniti a convegno per censire il patrimonio degli atenei statali della regione. Il convegno è stato duramente contestati dai lavoratori della RdB Università della regione che denunciano una prossima messa all'incanto degli atenei regionali. I segnali di una vocazione sempre più da imprenditoria privata da parte dei Rettori sono ormai tanti, allarmanti e non giustificabili - come dichiarano al mondo intero – dai tagli di bilanci ma proprio da questa trasformazione di ruolo (da dirigenti pubblici a imprenditori privati che il DDL Gelmini avalla) che li vede protagonisti di un opera di smantellamento dell'Università Statale e con gli ultimi episodi di una vera e propria messa all'incanto dell'Università Pubblica. [...] L'elenco potrebbe continuare ma una cosa è chiara i Rettori, parandosi dietro la valorizzazione del territorio e i tagli ai bilanci, stanno mettendo all'incanto l'Università Statale e i suoi pezzi più pregiati incuranti degli effetti sociali sul territorio delle loro scelte. Questa scelta di appoggiarsi alle Regioni più che una scelta “federalista” appare come la scelta meditata e concertata con i poteri forti del territorio (Confindustria in primis e anche Istituzioni Locali) di dar corso a un vero e proprio processo di di smantellamento del sistema universitario nazionale pubblico. Tutto ciò è scritto all'interno del DDL Gelmini, la discussa “riforma universitaria” che sulla stampa viene presentata come una soluzione organica alla drammatica crisi dell'università italiana e una svolta epocale ma che invece si rivela essere l'approdo di quel ventennale processo di smantellamento del sistema universitario pubblico che la baronia e la confindustria stanno inseguendo dagli anni '80. Su questo terreno stupisce non l'inerzia ma la collaborazione attiva dei sindacalisti confederali locali, sempre più impegnati nel ruolo di tramite territoriali tra politicanti, baronia e confindustria locale e sempre meno attenti a tutelare lavoratori e diritto allo studio mentre a livello nazionale i loro vertici continuano a protestare contro l'attacco all'Università Pubblica! [...]".
21 mar '10 - Di particolare interesse - Da http://www.universita.rdbcub.it "DLGS.150: LE UNIVERSITA' SI ORGANIZZINO PER CONTO LORO NEL VALUTARE IL PERSONALE" (link). Dal comunicato: "[...] La Commissione Nazionale per la valutazione, con delibera 9 dell’11 marzo, ha stabilito che le Università non sono tenute ad istituire gli Organismi Indipendenti di valutazione di cui all’art. 14 del d.lgs 150/09, ma dal 30 aprile 2010 utilizzeranno i propri Nuclei di Valutazione e potranno, in piena autonomia e con modalità organizzative proprie, valutare strutture e personale ai fini di promuovere il merito e il miglioramento delle performances. In sostanza la Commissione ha demandato alle autonomie degli atenei l'applicazione dei principi del decreto Brunetta.[...]"
20 mar '10 - Di particolare interesse - Da UNILEX si segnala la comparsa sul sito web di UniUD (link) di una bozza non ufficiale del Bando PRIN 2009 (!) (link al pdf dal nostro Wiki). Le scadenze sarebbero: modelli B 24 maggio, modelli A 31 maggio. Ma che calendari hanno al MiUR?!?
20 mar '10 - Da http://www.lascienzainrete.it "Valutazione della ricerca? No, grazie ..." (link). Dal post: "[...] ho disaggregato i dati, e ne è venuto fuori che il 27,9 % dei 986 progetti finanziati ha ottenuto il punteggio di 60/60. Avete capito bene? Quasi un terzo dei progetti finanziati ha ottenuto il massimo punteggio! Ed i 59/60, 58/60, e 57/60 hanno dato percentuali virtualmente eguali ai 60/60! Di più: i 58-59-60/60 sono stati circa il 20% di tutti i progetti PRESENTATI! Perbacco, si dirà, che meraviglia, che successo strepitoso, siamo proprio un popolo di geni! Altro che America, Inghilterra, Svizzera, eccetera. Ma di che si lamentano tutte queste cornacchie? Bene, ecco di cosa si lamentano: del fatto che queste percentuali simil-bulgare sono una burla o una truffa. In entrambi i casi, per parlar chiaro, ci dicono che la valutazione - questa valutazione - è stata un fallimento totale. Ma avete capito che cosa è successo? E’ successo che la inesauribile inventiva italica - ma ti pareva - ha escogitato un modo semplice, indolore, e molto astuto di annullare la valutazione, attribuendo a tutti votazioni pindariche. E praticamente tutti i valutatori, come si è visto, hanno seguito questa regola, tutti meno i pochissimi sprovveduti - quorum ego - che hanno attribuito a buoni progetti il voto che pareva altissimo di 56/60 solo per vederli respingere... . Per non parlare delle telefonate tra i co-valutatori (so di cosa parlo) per accordarsi, obtorto collo magari, su un 60/60, “perché altrimenti il progetto non passa”.[...]"
20 mar '10 - Da http://temi.repubblica.it "Lettera di una professoressa a don Milani" (link). Dall'articolo: "[...] A che serve se nessuno si rende conto che quella ad essere davvero messa in discussione, con la distruzione della scuola pubblica italiana, è la natura stessa della democrazia? Chi vuole veramente assicurare ai nostri figli oggi quel pensiero critico e libero che solo una scuola pubblica sana e voluta da tutti potrebbe ottenere? Chi? Mi giro intorno e vedo solo qualcun altro come me, qualche altro professore. E nemmeno tutti. Non vedo classi dirigenti che gridano allo scandalo. No. Non vedo intellettuali. Non vedo scrittori, artisti, giornalisti. Non ne vedo nessuno che sia sceso con me a darmi forza e a sostenermi. Nemmeno quelli che hanno denunziato altri fatti terribili, ma, lasciamelo dire, meno gravi. Perché che senso ha denunziare la criminalità e l’illegalità e il non rispetto delle regole se poi si tace di fronte alle cause primarie della criminalità diffusa e dell’assenza di valori sani e di cultura? [...]"
L'Associazione ha come scopo: * lo studio dei problemi connessi alla ricerca e alla didattica nell'Università e la realizzazione di iniziative tese alla formulazione di proposte per la loro soluzione; * la tutela degli interessi morali ed economici degli iscritti.
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