venerdì 10 dicembre 2010

MINISTRO GELMINI: "INCONTRI RAVVICINATI", MA DI CHE TIPO?

Il CoNPAss - Coordinamento Nazionale dei Professori Associati manifesta sconcerto e disappunto nell’apprendere la notizia dell'incontro tra il ministro Gelmini ed una sola rappresentanza sindacale, peraltro minoritaria, dei ricercatori universitari. Durante l'incontro - secondo lo stringato comunicato stampa ministeriale - si sarebbe discusso delle "principali esigenze dei ricercatori italiani" e il ministro si sarebbe impegnato "a valutare attentamente le proposte..., tra cui quella riguardante la progressione al ruolo di II fascia per un maggior numero di ricercatori".

Il CoNPAss rileva in primo luogo l'irritualità dell'atteggiamento del ministro, che probabilmente trova comodo scegliersi interlocutori compiacenti evitando al contempo di confrontarsi con soggetti maggiormente rappresentativi e rappresentativi anche di altre componenti dell'università. Il ministro Gelmini nel corso di tutto il dibattito che ha accompagnato il tormentato iter del "suo" disegno di legge ha sempre e sistematicamente evitato di incontrare le maggiori associazioni e le organizzazioni dei professori, dei ricercatori e più in generale dell'università, e ora, in evidente difficoltà politica, cerca forse una "sponda" disponibile ad accordi corporativistici al ribasso per riguadagnare punti in vista dell'improbabile ripresa del dibattito parlamentare?

Nel merito, poi, il CoNPAss ritiene deprecabile e offensivo incentrare la discussione su ipotesi di "regali fuori sacco" tanto corporativi da risultare quasi ad personam (anche in considerazione dell'esiguità delle risorse messe a disposizione) e stigmatizza l'incapacità (o forse meglio dire il rifiuto?) da parte del ministro di affrontare i veri nodi cruciali per avviare una discussione concreta sulla riforma, ovvero la mancanza di risorse e lo strapotere di pochi "baroni" ai quali il ddl Gelmini consegnerebbe definitivamente l'università pubblica.

Non si illuda il ministro di poter spendere politicamente e strumentalmente un incontro "occasionale" con due ricercatori, quando la maggior parte, la parte sana e migliore dell'università - ricercatori e professori insieme a studenti, personale di ruolo e precario - è costretta nelle piazze e sui tetti da una politica che si ostina a non ascoltare, ed a favorire invece interessi perversi e lobbistici, come dimostrano gli ultimi "giapponesi" rimasti a difendere l'indifendibile ddl, ovvero il presidente della CRUI e la presidentessa di Confindustria.

Il CoNPAss è pronto in qualsiasi momento ad offrire il proprio contributo in un confronto aperto sui contenuti del disegno di riforma. Ha il ministro Gelmini il coraggio e la responsabilità istituzionale di sospendere in extremis il forzoso e autoreferenziale percorso di approvazione del ddl che porta il suo nome e aprire finalmente un dialogo leale e costruttivo con tutto il mondo universitario?

CoNPAss - Coordinamento nazionale dei professori associati
http://www.professoriassociati.it

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