martedì 5 ottobre 2010

Ddl Gelmini-Tremonti e manovre finanziarie: il dissenso dei Professori Associati di UniPA


L'Assemblea dei Professori Associati dell'Università di Palermo, riunitasi il 29 settembre, ribadisce ancora una volta che il dissenso nei confronti del DDL 1905 in discussione alla Camera e delle manovre finanziarie che penalizzano fortemente il sistema universitario italiano attraversa indistintamente tutte le fasce delle docenza.


I professori associati stigmatizzano in particolare le previsioni normative che tendono a ridimensionarne ulteriormente il ruolo limitandone fortemente il peso in tutti gli organi rappresentativi negli atenei.

I firmatari del presente documento ritengono altresì del tutto inaccettabili i tentativi, condotti a livello ministeriale e auspicabilmente non supportati da analoghi orientamenti in Ateneo, di barattare il consenso dei ricercatori ad una riforma fortemente penalizzante per l'intero sistema universitario (spingendoli così al ritiro delle manifestate indisponibilità allo svolgimento di attività didattiche) con promesse di generalizzati passaggi alla fascia degli associati. Tali promesse, la cui effettiva onorabilità in termini economici rimane peraltro tutta da verificare, perdono inoltre qualunque capacità di persuasione (anche laddove qualche ricercatore fosse stato tentato dall'aderirvi) nella misura in cui il ruolo degli associati viene al contempo ridimensionato ed indebolito.

I sottoscritti professori associati dell'Università di Palermo ritengono che la mancanza di qualunque risposta alle richieste di:
• sostanziale modifica del DDL 1905 nella direzione concordemente indicata dalla quasi totalità degli organi accademici italiani;
• completo ed effettivo ritiro dei tagli al FFO previsti nella L. 133/08 (come modificata dalla L. 1/09);
• eliminazione delle penalizzazioni previste per i docenti universitari dal DL 78/10 (convertito in L. 122/10)
impedisce di prendere in considerazione il ritiro delle manifestazioni di indisponibilità allo svolgimento dei carichi didattici non previsti per legge.

I professori associati riuniti in assemblea il 29 Settembre invitano quindi tutti i colleghi di ruolo, i professori ordinari ed i ricercatori dell'ateneo che hanno già espresso tali indisponibilità a mantenerle invariate fino a quando non giungeranno risposte adeguate da parte del Governo e del Parlamento, monitorando al contempo quanto avverrà negli altri atenei italiani.

Invitano altresì tutti gli altri colleghi dell'ateneo a:
• aderire convintamente a tale legittima e responsabile forma di manifestazione del proprio dissenso, ritirando le disponibilità a svolgere compiti didattici non obbligatori;
• non dare seguito ad alcuna richiesta di svolgere i corsi attualmente scoperti per le indisponibilità dei colleghi;
• rifiutare decisamente qualunque ipotesi di avvio dell'anno accademico in condizioni non compatibili con il necessario rispetto della qualità dell'offerta didattica (modifiche del calendario che contraddicano le necessarie propedeuticità, affidamenti dei corsi a docenti non qualificati, accorpamento di corsi con superamento delle numerosità massime previste dalle norme).

I sottoscritti professori associati ritengono che l'assunzione di responsabilità nei confronti degli studenti, da più parti e sempre più pressantemente richiesta a quanti aderiscono all'attuale mobilitazione, richiederebbe da parte degli organi apicali dell'Ateneo e delle Facoltà precise e determinate prese di posizione, a partire dalla remissione del proprio mandato. Tali dimissioni, accompagnate da denuncie pubbliche e clamorose dell'impossibilità di avviare l'anno accademico per il rifiuto delle forze politiche di governo di avviare adeguate interlocuzioni con il mondo dell'università, contribuirebbero in maniera determinante a porre in maniera chiara a tutta l'opinione pubblica italiana la necessità di un ripensamento radicale delle attuali politiche sull'università e sulla formazione superiore. In questo senso, i firmatari del presente documento ritengono altresì indispensabili precise prese di posizione dei candidati alla carica di Preside che in diverse Facoltà dell'Ateneo si propongono per lo svolgimento di questo ruolo cruciale.

Seguono firme

http://www.forumunipa.it/

http://associati.kaloscam.com/

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