lunedì 8 novembre 2010

Per una Ricerca di Qualità


Un disastro! Uno tra i tanti che l'Italia di questi anni si trova ad affrontare. L'ennesimo colpo alle infrastrutture culturali, scientifiche e tecnologiche del Paese. Una zavorra che potrebbe far affondare definitivamente il sistema nazionale della conoscenza.


La traduzione in concetti immediati è semplice: cosa pensereste di un ente di ricerca trasformato in ministero (di quelli italiani di cui è nota l'inefficienza)? O peggio, se è possibile, in una sorta di ente di governo, modello RAI? Come valutereste il fatto che un direttore generale (direttamente scelto dal ministro) abbia a decidere della gestione degli istituti di ricerca? Cosa direste sul fatto che le risorse di un progetto scientifico acquisite in una gara europea debbano essere approvate non dal direttore scientifico ma dall'amministrativo fiduciario del ministro? Quale impressione vi darebbe il fatto che tra un Presidente di riconosciuto merito scientifico e un Tecnico di Amministrazione fedele al politico di turno, sia il secondo a prevalere nelle scelte decisive per il futuro dell'ente scientifico?

La chiamano (e lo teorizzano nel marketing politico che accompagna questa vergognosa manovra) scelta di "governance duale"; e ne glorificano le qualità parlando di cultura manageriale, di efficienza nella gestione dei flussi di risorse, insomma un fondamentale problema di management. Da risolvere con la burocrazia ministeriale!

La sostanza invece sta nella VOLONTA' DI CONTROLLO E DI INFLUENZA che la politica vuole prepotentemente avere sulla GESTIONE e sull'AUTONOMIA degli Enti Pubblici di Ricerca, mettendo in discussione l'importanza (che in certi casi è fondamentale) della terzietà della ricerca pubblica.

(continua a leggere e sottoscrivi l'appello su: http://www.osservatorio-ricerca.it)

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